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Agenzie di Rating: necessità di nuove norme a livello europeo

Nuove norme sulle agenzie di rating del credito erano già previste nel quadro del nuovo sistema di vigilanza del settore finanziario approvato dai leader dell'UE l'anno scorso. Oggi però si levano nuove richieste di una vigilanza più rigorosa su queste agenzie, che sono società private.
Gli investitori fanno riferimento alle agenzie di rating per valutare il rischio insito negli strumenti finanziari. Le agenzie svolgono un ruolo importante per la stabilità dei mercati finanziari e la loro valutazione ha un'enorme incidenza sulla disponibilità e il costo del credito. Esse sono state criticate per aver creato i presupposti per la crisi finanziaria sottovalutando i rischi e, ultimamente, per essersi comportate in modo da far precipitare la situazione del debito greco.
Finora, la vigilanza è stata esercitata soprattutto a livello nazionale. Nel nuovo sistema, le agenzie di rating registrate nell'UE, comprese le filiali europee di agenzie basate fuori dell'UE, sarebbero soggette al controllo diretto ed esclusivo di un'autorità di vigilanza europea . Tre delle agenzie più conosciute - Fitch, Moody's e Standard & Poor's - hanno la loro sede principale a New York.
Secondo le norme proposte oggi, l'autorità per gli strumenti finanziari, che dovrebbe essere istituita e funzionare entro il 2011, avrebbe il potere di svolgere indagini e ispezioni e proporre penali e multe. Gli istituti finanziari, le banche e le imprese d'investimento dovrebbero fornire informazioni anche alle agenzie da loro non utilizzate in modo che queste possano esprimere una valutazione indipendente.
Si ritiene che una vigilanza centralizzata delle agenzie promuoverà una maggiore trasparenza delle operazioni, una più efficace protezione degli investitori e una più forte concorrenza nel settore della valutazione del credito.
La Commissione ha inoltre lanciato una consultazione pubblica sulle regole di governo societario nel settore finanziario, comprese le banche e le imprese di assicurazione. Tra i temi trattati sono la supervisione degli alti dirigenti e il coinvolgimento delle autorità di vigilanza nel governo societario.
Si chiede anche come evitare che la struttura delle retribuzioni degli operatori bancari li incentivi ad assumere rischi eccessivi. La Commissione ha già pubblicato raccomandazioni sulle politiche retributive ma, da due relazioni dell'UE pubblicate oggi, risulta che molti paesi non vi hanno ancora dato seguito.

fonte: Commissione europea