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Cosa è l'andamento degli indici Euribor, IRS, BCE

 Gli indici Euribor, IRS e BCE sono tutti collegati ai tassi di interesse e influenzano diversi aspetti del sistema finanziario e dell'economia.

  1. Euribor (Euro Interbank Offered Rate): L'Euribor è un indice di riferimento che indica il tasso di interesse medio al quale le banche europee si prestano denaro l'una con l'altra nel mercato interbancario dell'euro. Viene calcolato sulla base dei dati forniti da un gruppo selezionato di banche europee e pubblicato giornalmente per diverse scadenze, come 1 mese, 3 mesi, 6 mesi e 12 mesi. L'Euribor è ampiamente utilizzato come riferimento per determinare il costo di finanziamenti a breve termine, come mutui ipotecari, prestiti bancari e contratti finanziari.
  2. IRS (Interest Rate Swap): L'IRS è un derivato finanziario che consente alle parti coinvolte di scambiare flussi di interessi basati su diverse modalità di calcolo dei tassi di interesse. In un contratto di IRS, le parti si accordano per scambiare periodicamente pagamenti basati su tassi di interesse diversi, come tassi fissi o tassi variabili (come l'Euribor). L'IRS viene utilizzato per gestire e coprire il rischio di interesse, nonché per speculare sui movimenti dei tassi di interesse.
  3. BCE (Banca Centrale Europea): La BCE è la banca centrale dell'Eurozona e ha il compito di stabilire e attuare la politica monetaria nell'area dell'euro. La BCE prende decisioni sul tasso di interesse chiave dell'euro, noto come tasso di rifinanziamento principale, che influisce sui tassi di interesse a breve termine nel sistema bancario. Le decisioni della BCE riguardo al tasso di interesse influenzano il costo dei prestiti bancari, il rendimento dei titoli di stato e l'andamento generale dell'economia.

L'andamento di questi indici è seguito da istituzioni finanziarie, investitori e operatori di mercato per valutare le condizioni del mercato dei tassi di interesse, monitorare l'evoluzione dell'economia e prendere decisioni di investimento e finanziamento informate. Cambiamenti significativi in questi indici possono influenzare il costo del denaro, le condizioni di prestito e il clima economico complessivo.

Cos'è il TAN

 Il TAN è l'acronimo di Tasso Annuo Nominale, ed è un parametro utilizzato per indicare il tasso di interesse di un finanziamento o di un prestito.

Il TAN rappresenta il costo degli interessi sul prestito senza considerare eventuali spese accessorie o commissioni aggiuntive. È espresso in forma percentuale e indica il tasso di interesse annuo applicato sul capitale preso in prestito.

Il TAN è importante perché consente ai consumatori di valutare il costo dei finanziamenti in modo comparativo. Tuttavia, è necessario tenere presente che il TAN non include altri costi associati al prestito, come spese di istruttoria, assicurazioni o altre commissioni. Pertanto, il TAN potrebbe non rappresentare il costo effettivo totale del finanziamento.

Per ottenere una valutazione più accurata del costo del finanziamento, è consigliabile considerare anche il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale), che tiene conto di tutti i costi aggiuntivi e offre una visione più completa del costo complessivo del prestito.

Quando si confrontano diverse offerte di finanziamento, è importante valutare sia il TAN che il TAEG per ottenere una panoramica completa del costo effettivo del prestito e prendere decisioni informate in base alle proprie esigenze finanziarie.

Cos'è il TAEG

 TAEG è l'acronimo di Tasso Annuo Effettivo Globale ed è un indicatore che rappresenta il costo totale di un finanziamento o di un prestito, inclusi sia gli interessi che le spese accessorie.

Il TAEG è espresso in forma percentuale e rappresenta il costo annuo effettivo del finanziamento rispetto all'importo erogato. Esso tiene conto di diversi elementi, come il tasso di interesse nominale, le commissioni, le spese di istruttoria, le assicurazioni obbligatorie e altri oneri associati al prestito.

Il TAEG consente ai consumatori di confrontare facilmente le diverse offerte di prestito, poiché tiene conto di tutti i costi associati e fornisce una visione globale del costo effettivo del finanziamento. In pratica, un TAEG più basso indica che il prestito comporta un costo totale inferiore, mentre un TAEG più alto indica un costo totale più elevato.

Tuttavia, è importante sottolineare che il TAEG è un indicatore standardizzato e può variare in base alla durata del finanziamento e ad altri fattori specifici dell'offerta. Pertanto, è sempre consigliabile leggere attentamente tutte le informazioni relative al finanziamento, inclusi gli eventuali costi aggiuntivi e le condizioni contrattuali specifiche, al fine di comprendere appieno il costo complessivo dell'operazione finanziaria.

Cos'è un CFD

 Un CFD, acronimo di Contract for Difference (Contratto per Differenza), è un contratto finanziario tra un acquirente e un venditore che consente di speculare sui movimenti dei prezzi di un'ampia gamma di strumenti finanziari, come azioni, indici, valute, materie prime e altri asset, senza la necessità di possedere fisicamente l'attività sottostante.

Nel trading di CFD, l'acquirente e il venditore si accordano per scambiare la differenza tra il prezzo di apertura e il prezzo di chiusura dell'attività sottostante. Se il prezzo dell'attività sottostante aumenta, l'acquirente riceve dal venditore la differenza di valore positiva; al contrario, se il prezzo scende, l'acquirente deve pagare la differenza al venditore.

I CFD consentono ai trader di sfruttare sia i movimenti dei prezzi al rialzo (posizione long) che al ribasso (posizione short) dell'attività sottostante. Inoltre, i CFD offrono l'opportunità di utilizzare la leva finanziaria, che consente di negoziare con un importo maggiore rispetto al capitale effettivamente investito. Ciò significa che anche un piccolo deposito chiamato margine può consentire al trader di avere un'esposizione più ampia sul mercato.

È importante sottolineare che il trading di CFD comporta rischi significativi. Poiché i CFD sono prodotti finanziari complessi, i trader possono subire perdite che superano l'importo del loro investimento iniziale. Inoltre, i CFD non offrono la proprietà fisica dell'attività sottostante, ma solo il diritto di trarre profitto dalle variazioni di prezzo.

I CFD sono negoziati tramite intermediari finanziari autorizzati, come broker online, che forniscono una piattaforma di trading per eseguire le transazioni. Prima di iniziare a fare trading di CFD, è consigliabile acquisire una conoscenza approfondita dei mercati finanziari, comprendere i rischi associati e adottare adeguate strategie di gestione del rischio.

Cos'è un contratto put

 Un contratto put è un tipo di contratto finanziario che conferisce all'acquirente il diritto, ma non l'obbligo, di vendere un'attività sottostante (come ad esempio azioni, valute, materie prime o indici) a un prezzo specifico, noto come prezzo di esercizio o prezzo di esercizio, entro una data di scadenza predeterminata.

L'acquirente di un contratto put, detto anche titolare del put, paga un premio al venditore del contratto, noto come scrittore del put. Il premio rappresenta il costo dell'opzione e può variare in base a diversi fattori, tra cui il prezzo di mercato dell'attività sottostante, il prezzo di esercizio, la volatilità del mercato, il tempo residuo fino alla scadenza e il tasso di interesse.

L'obiettivo principale dell'acquirente di un put è trarre profitto da una diminuzione del prezzo dell'attività sottostante. Se il prezzo di mercato scende al di sotto del prezzo di esercizio entro la data di scadenza, l'acquirente può esercitare l'opzione e vendere l'attività sottostante al prezzo di esercizio. In alternativa, l'acquirente può anche vendere il contratto put sul mercato prima della scadenza per realizzare un guadagno sulla differenza tra il prezzo di esercizio e il prezzo di mercato.

Tuttavia, se il prezzo di mercato rimane al di sopra del prezzo di esercizio o aumenta entro la scadenza, l'acquirente può scegliere di non esercitare l'opzione e la sua perdita sarà limitata al premio pagato inizialmente. In questo caso, il venditore del contratto put mantiene il premio come profitto.

I contratti put sono ampiamente utilizzati nel trading di opzioni come strumenti finanziari per sfruttare le opportunità di mercato, coprire il rischio o speculare sui movimenti dei prezzi dell'attività sottostante.

Cos'è un contratto call

 Un contratto call è un tipo di contratto finanziario che conferisce all'acquirente il diritto, ma non l'obbligo, di acquistare un'attività sottostante (come ad esempio azioni, valute, materie prime o indici) a un prezzo specifico, noto come prezzo di esercizio o prezzo di esercizio, entro una data di scadenza predeterminata.

L'acquirente di un contratto call, detto anche titolare della call, paga un premio al venditore del contratto, noto come scrittore della call. Il premio rappresenta il costo dell'opzione e può variare in base a diversi fattori, tra cui il prezzo di mercato dell'attività sottostante, il prezzo di esercizio, la volatilità del mercato, il tempo residuo fino alla scadenza e il tasso di interesse.

L'obiettivo principale dell'acquirente di una call è trarre profitto da un aumento del prezzo dell'attività sottostante. Se il prezzo di mercato supera il prezzo di esercizio entro la data di scadenza, l'acquirente può esercitare l'opzione e acquistare l'attività sottostante al prezzo di esercizio. In alternativa, l'acquirente può anche vendere il contratto call sul mercato prima della scadenza per realizzare un guadagno sulla differenza tra il prezzo di esercizio e il prezzo di mercato.

Tuttavia, se il prezzo di mercato non supera il prezzo di esercizio entro la scadenza, l'acquirente può scegliere di non esercitare l'opzione e la sua perdita sarà limitata al premio pagato inizialmente. In questo caso, il venditore del contratto call mantiene il premio come profitto.

I contratti call sono ampiamente utilizzati nel trading di opzioni come strumenti finanziari per sfruttare le opportunità di mercato, coprire il rischio o speculare sui movimenti dei prezzi dell'attività sottostante.

ETF strutturati

 Cos'è un ETF strutturato?

Gli ETF strutturati sono OICR ovvero fondi o Sicav, negoziati in tempo reale esattamente come le azioni, gestiti con tecniche finalizzate al conseguimento di rendimenti che non si basano unicamente sull'andamento del mercato a cui si riferiscono, ma che possono essere finalizzati a:

Partecipare in maniera più che proporzionale all'andamento di un indice (ETF con leva);

Partecipare in direzione contraria ai movimenti dei mercati di riferimento (ETF short con o senza leva).

ETF strutturati: differenze con gli ETF

L'elemento che accomuna ETF strutturati ed ETF è la politica di investimento che si può definire sinteticamente “passiva” in considerazione del fatto che una volta definito il modello matematico in base al quale verranno gestiti gli asset, la discrezionalità del gestore è limitata.

Come per gli ETF, le azioni possono essere continuamente create e riscattate da intermediari autorizzati (partecipanti autorizzati), garantendo che il prezzo di mercato sia sempre allineato al NAV del fondo (di conseguenza, il rischio di acquistare un ETF a premio o di venderlo a sconto è ridotto, anche se questo rischio non può essere eliminato) e garantire che l'ETF strutturato sia liquido quanto il mercato di riferimento.

Vantaggi degli ETF strutturati

Gli ETF strutturati hanno il vantaggio di:

Massimizzare la performance di ciascuna strategia: consentono agli investitori di combinare i vantaggi dell'investimento in ETF (strategia passiva) con quelli di una gestione dinamica, grazie a una metodologia trasparente di allocazione delle risorse del portafoglio gestito;

Riduzione del costo del proprio portafoglio: consentono di accedere a strategie di investimento più complesse rispetto alla semplice replica del mercato di riferimento a un costo molto contenuto. Hanno una commissione annua totale (TER) che viene ridotta e applicata automaticamente in proporzione al periodo di detenzione, mentre non vengono addebitate all'investitore commissioni di "Entry", "Exit" o "Performance". I risparmiatori devono solo considerare le commissioni applicate dalla propria banca o intermediario per la compravendita sul mercato;

Beneficiare di un reddito periodico: i dividendi o gli interessi guadagnati dall'ETF strutturato possono essere distribuiti periodicamente agli investitori o capitalizzati in modo permanente nelle attività dell'ETF strutturato. In entrambi i casi, il beneficiario è solo l'investitore;

Riduzione del rischio emittente: gli ETF strutturati quotati su ETFplus sono, a seconda dello strumento, Fondi di investimento o Sicav (OICVM). Come noto, gli OICR hanno un patrimonio separato da quello delle società che ne gestiscono l'attività di costituzione, gestione, amministrazione e commercializzazione. Pertanto, gli ETF strutturati non sono esposti al rischio di insolvenza anche in caso di fallimento delle suddette società.

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