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Austerità, Crescita e i distratti di excel


E' una guerra a colpi di percentuali quella che si stanno facendo ormai da mesi 3 economisti: da una parte, Carmen Reinhart Kenneth Rogoff, due tra i più illuminati economisti di Harvard; dall'altra, il premio Nobel Paul Krugman. L'oggetto della contesa? Le politiche di austerità, scientificamente calcolate e provate dai due esperti, sicuri - dati alla mano - che un debito troppo elevato, ad esempio del 90% del Pil, è un'ostacolo insormontabile per la crescita di un Paese e che quindi ridurlo con tasse e tagli è l'unica soluzione necessaria per rilanciare la crescita. 

Una tesi che è stata negli ultimi anni accettata come un dogma di fede dai big dell'economia mondiale, applicandola in quei Paesi, come la Grecia, in pericolo di recessione. Fino a qualche mese fa, quando a uno studente di dottorato, Thomas Herndon, gli viene affidata come tesi il compito di provare a "riformulare", con gli stessi dati, i calcoli di questa prestigiosa ricerca. Scoprendo che i dati di Rogoff e Reinhart erano completamente sbagliati, per "colpa" di un problema del software Excel che ha escluso alcuni dati di Paesi e alcuni anni che avrebbero cambiato il risultato. Un vero e proprio shock per il mondo dell'economia, uno scandalo da contrattaccare immediatamente, secondo Paul Krugman, soprattutto perchè quella ricerca "ebbe un ruolo cruciale nella svolta delle politiche economiche, con l’abbandono delle manovre anti-recessive sostituite prontamente con politiche di austerity". 

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Redditometro: gli Elementi indicativi di Capacità contributiva

Come funziona in pratica il nuovo redditometro? I giornali in questi giorni scrivono che tutte le spese di un’ipotetica famiglia potranno essere usate per stimare il suo reddito e compararlo con quello effettivamente dichiarato. Nella tabella sono riportate le 100 voci di spesa che contribuiranno a determinare la capacità contributiva.

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IMU, calcolatore online


calcolare-imuL’ Imposta Municipale UnicaIMU, è un’imposta introdotta inizialmente dal Governo Berlusconi con  con il d. lgs. n. 23 del 14 marzo 2011, che prevedeva il pagamento di un’imposta esclusivamente sugli immobili che non costituissero abitazione principale. Con il decreto legge n. 201 del 6 dicembre 2011 poi convertito, con modificazioni, dalla legge n. 214 del 22 dicembre 2011 il Governo Monti ne ha modificato la struttura riportandola effettivamente ad una nuova imposta sulla prima casa, equivalente alla vecchia ICI. L’IMU è stata introdotta nel 2012 come esperimento in previsione di un’entrata a regime nel 2015.

La definizione di immobile principale assegnata dal Decreto Salva Italia è la seguente: «l’immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore dimora abitualmente e risiede anagraficamente»; questa descrizione è stata in seguito modificata dall’art. 4, d.l. 16/2012 in cui è definita come «l’immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore e il suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente».

fonte: comecalcolare.com


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Calcolatore Performance Obbligazioni

Consente di determinare la performance e il rendimento medio annuo relativo alla compravendita di un titolo obbligazionario

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Calcolatore mutuo Casa

Consente di determinare il valore della casa che si desidera acquistare e l’ammontare del prestito necessario

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Guarda anche Rata Mutuo

Calcolatore mutuo Auto

Consente di determinare l’ammontare del prestito e il valore dell’automobile che si desidera acquistare

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Spostamento dei benchmark nei mercati monetario e obbligazionario - Robert N. McCauley


La possibilità che si riduca in misura considerevole lo stock dei titoli in esseredel Tesoro americano induce a domandarsi in che modo potrebbe funzionare inloro assenza il più vasto mercato del reddito fisso in dollari USA. Finora gli operatori hanno fatto ampiamente ricorso a tali titoli come parametro di riferimento per la fissazione del prezzo di altri valori, come strumento per costituire posizioni di copertura e speculative sulla durata finanziaria e sulla volatilità, come base per i contratti futures e come garanzia a fronte di crediti.
Una risposta a tale questione può essere ricercata risalendo indietro nel tempo di quasi un secolo, per osservare come funzionasse il mercato obbligazionario USA nel periodo anteriore alla prima guerra mondiale, allorché il debito pubblico americano era di entità esigua. A quell'epoca, tuttavia, mancavano molti degli strumenti che occupano oggi un posto importante nei mercati finanziari, come i titoli emessi a fronte di prestiti ipotecari, i futures e le opzioni. Di conseguenza, potrebbe essere difficile trarre conclusioni affidabili
da quella esperienza passata. La presente nota affronta la questione analizzando lo spostamento del ruolo di benchmark dai titoli del Tesoro ad altre passività intervenuto nel  mercato monetario del dollaro nell'arco
dell'ultima generazione, al fine di ricavare indicazioni sul modo in cui potrebbero evolvere i ruoli rispettivi nel  mercato obbligazionario. L'analisi prende pertanto in considerazione un'epoca in cui erano in uso i moderni
strumenti finanziari

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Globalizzazione dell’attività bancaria internazionale - Robert N. McCauley, Judith S. Ruud, Philip D. Wooldridge


Nel corso dell’ultima generazione le banche attive a livello internazionale hanno mostrato la tendenza a passare da un’operatività transfrontaliera a una strategia di posizionamento globale. Varie istituzioni, anziché raccogliere depositi in una giurisdizione ed erogare crediti in un’altra, hanno preferito finanziarsi e concedere prestiti al consumo, ipotecari o alle imprese all’interno dei diversi mercati nazionali, attraverso una presenza diretta in loco. Altre hanno adottato un approccio analogo sul mercato dei capitali, cercando di finanziare il proprio portafoglio di titoli esteri con risorse reperite nel paese di emissione. Sia che il modello operativo scelto si orienti al dettaglio oppure all’ingrosso, le banche tendono sempre più a servire la clientela attraverso
unità insediate e finanziate sul posto. La strategia di una banca  globale (o multinazionale) come dianzi descritta differisce da quella di una banca internazionale, qui intesa come banca che raccoglie depositi in un paese diverso da quello in cui effettua gli impieghi. La prima sezione del presente saggio delinea la predetta tendenza a livello dei vari gruppi nazionali di banche dichiaranti e dei vari mercati cui è rivolta l’attività. La seconda sezione esamina le ragioni del fenomeno. La terza ne evidenzia le implicazioni per quanto concerne la tipologia dei rischi. L’ultima sezione solleva alcuni quesiti circa l’evoluzione futura. Il riquadro nella pagina
seguente illustra il modo in cui l’attività bancaria globale può essere distinta da quella transfrontaliera sulla scorta dei dati disponibili.

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