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E' in arrivo una recessione a W?

Gli americani la chiamano Double dip recession, conosciuta anche come recessione a W, proprio a causa dell’andamento che la caratterizza, ovvero due cadute dell’attività economica molto ravvicinate tra loro. Le recessioni di questo tipo sono estremamente rare, tanto che dal dopoguerra se ne ricorda una sola, a cavallo tra la fine degli anni ‘70 e l’inizio degli anni ‘80.
Ciò nonostante, l’alta volatilità dei mercati registrata nelle ultime settimane segnala il timore di andare incontro ad una nuova fase di recessione, almeno in Europa, creando così un circolo vizioso. Infatti, sovente è il sentiment stesso degli investitori che finisce per diventare un rischio.
“L’ultima recessione a W si è verificata nel momento in cui i Paesi sviluppati sono passati dalla fase inflazionistica degli anni Settanta alla più bilanciata crescita dei decenni successivi”, afferma Ad Van Tiggelen, senior investment specialist di ING IM nel suo ultimo report mensile. Il mondo occidentale sta affrontando anche oggi una fase di transizione. “Sembra infatti che il periodo di inflazione modesta degli ultimi decenni si stia trasformando in un trend disinflazionistico, non privo tra l’altro di un rischio di delfazione”. Insomma, la possibilità di ricadere in uno scenario recessivo non sembra poi così lontana.

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L'inflazione non fa paura, aumenta il peso dei bond nei portafogli

Più obbligazioni tradizionali e meno inflation-linked. Come ogni trimestre, Ibbotson Associates, società del gruppo Morningstar specializzata nei servizi di asset allocation, ha rivisto i portafogli, studiati per tre tipologie di investitori con differente propensione al rischio.

Mercati in ribasso nel trimestre

Il secondo trimestre del 2010 è stato caratterizzato da perdite sui mercati azionari globali, in particolare le azioni italiane ed europee hanno segnato la peggiori performance delle Borse occidentali. La svalutazione dell’euro rispetto alle maggiori valute è proseguito, attenuando i risultati negativi degli strumenti finanziari in divisa estera detenuti dagli investitori italiani. Anche il mercato immobiliare del Vecchio continente ha registrato rendimenti negativi in linea con l’azionario. Le obbligazioni governative e corporate, invece, hanno terminato il trimestre con un risultato leggermente positivo.

Performance di portafoglio

Il portafoglio più conservativo è andato meglio rispetto agli altri due più aggressivi. Il moderato ha sovraperformato il benchmark nel trimestre, grazie al sovrappeso dei corporate bond in euro. Nonostante la minore esposizione alle azioni italiane, i portafogli dinamico e bilanciato hanno reso meno dei propri benchmark, a causa del sovrappeso dell’equity e del settore immobiliare.
Il ribilanciamento dei portafogli, sulla base dei segnali del secondo trimestre, ha portato a una riduzione del settore immobiliare, mentre le azioni continuano ad essere sovrappesate rispetto alle obbligazioni. E nel reddito fisso è stato accresciuta la quota di bond tradizionali rispetto a quelli legati all’inflazione.

Origine ed evoluzione del Trading Online

  Il trading online nasce intorno agli anni 90 negli Stati Uniti, dove alcune banche, grazie allo sviluppo sempre più veloce di internet, decisero di fornire ai loro clienti un metodo nuovo di operare sui mercati, andando a risparmiare anche le tariffe legate all’operatore.
  Al giorno d’oggi, per colpa del continuo abbassamento dei tassi d’interesse di tutti i prodotti bancari (esempio clamoroso i BOT) e della dinamicità inarrestabile delle borse, tutti i sistemi bancari forniscono ai loro clienti un conto corrente legato ad un online banking con incluso servizio di trading online.
  Lo sviluppo di società intermediarie e la distribuzione di piattaforme di trading sempre più differenziate ed evolute hanno permesso a tutti gli investitori interessati di effettuare operazioni su qualsiasi tipo di prodotto, dal trading su azioni singole a quello sugli indici, dal mercato delle valute a quello delle materie prime, offrendo così un offerta a 360 gradi capace di competere e a volte superare l’ online trading offerto dai più rinomati istituti bancari.
  La possibilità di utilizzare internet ha reso più veloci le operazioni, permettendo la nascita di società volte alla speculazione a breve termine, introducendo così tecniche di scalping e di trading intraday, ovvero di tecniche di speculazione con operazioni dalla durata di ore o al massimo di un giorno. Questi meccanismi di trading hanno introdotto una vera e propria evoluzione del sistema finanziario destinato ai privati, con un numero sempre crescente di investitori.


Le ultime 4 obbligazioni Barclays Scudo

10,5% INVERSE FLOATER scadenza 16/06/2025, cod. ISIN: IT0006715392, rimb.100% a scadenza.
Cedola fissa annuale pagata semestralmente pari al 10,5% lordo per i primi due anni (9,188% netto) e successivamente, fino a scadenza, cedole variabili annuali lorde pagate semestralmente pari al 9% meno due volte il valore del tasso Euribor 6 mesi, con un minimo pari a 1% lordo annuale (0,875% netto). Vedi prospetto informativo , vedi condizioni definitive

6x6 scadenza 16/06/2025, cod. ISIN: IT0006715418, rimb.100% a scadenza. Cedola fissa annuale pagata semestralmente pari al 6% lordo per i primi sei anni (5,25% netto) e successivamente, fino a scadenza, cedole variabili annuali lorde pagate semestralmente pari a 6% meno il valore del tasso Euribor 6 mesi, con un minimo pari al 2% lordo annuale (1,75% netto). Vedi prospetto informativo , vedi condizioni definitive

FISSO 4,60% scadenza 16/06/2022,  cod. ISIN: IT0006715426, rimb.100% a scadenza. Cedola fissa annuale lorda pari al 4,60% (4,025% netto). Vedi prospetto informativo , vedi condizioni definitive


MENSILITA' scadenza 16/06/2019, cod. ISIN: IT0006715400, rimb.100% a scadenza. Cedole variabili annuali lorde pagate mensilmente pari al tasso Euribor 3 mesi + 0,75%, con un minimo del 3% lordo annuale (2,625% netto). Vedi prospetto informativo , vedi condizioni definitive 

fonte: Barclays

Le ultime 4 obbligazioni RBS

ROYAL Top Inverse scadenza 09 luglio 2025, cod. ISIN: NL0009487453 - Vedi Prospetto informativo

ROYAL 7% Inverse scadenza 09 luglio 2016, cod. ISIN: NL0009487461 - Vedi prospetto informativo

ROYAL 5% (cedola semestrale)  5% fisso annuo, scadenza 22.06.2020, cod. ISIN: NL0009483825 Vedi prospetto informativo

ROYAL 8% STEEPENER (cedola semestrale) 8% fissa annua per i primi due anni e per i rimanenti 8 anni 3 volte il differenziale, se positivo, tra il tasso swap 10 anni ed il tasso swap 2 anni, con cedola minima garantita del 3%, scadenza 22.06.2020, cod. ISIN: NL0009483833 Vedi prospetto informativo


Cda FIAT vara spin off

Il cda Fiat ha varato il progetto di scissione parziale dei business veicoli industriali, macchine agricole e costruzioni e relativi motori e trasmissioni, che saranno trasferiti a una società di nuova costituzione chiamata, come anticipato, Fiat Industrial spa.
La data di efficacia della scissione è prevista al'1 gennaio 2011 e, si legge in una nota, le azioni di Fiat Industrial saranno assegnate ai soci Fiat in ragione di una a una.
Le due società (Fiat spa e  Fiat Industrial) saranno quotate separatamente.
In conseguenza della scissione il patrimonio netto Fiat sarà ridotto di poco più di 3,750 miliardi di euro e tale riduzione non sarà effetto della cancellazione di azioni ma di una riduzione proporzionale del valore nominale delle azioni, pari a 3,5 euro per ciascuna categoria dal 1° gennaio 2011.
Il valore nominale di ciascuna categoria di azioni Fiat Industrial sarà 1,5 euro. Le azioni proprie possedute da Fiat, circa 3% del capitale sociale, non saranno trasferite a Fiat Industrial e quindi dopo la scissione Fiat spa deterrà una pari percentuale di Fiat Industrial.
L'assemblea per le delibere relative allo spinoff è attesa il 16 settembre. Dalla scissione non nascono diritti di recesso per i soci.

Interessante: EUROTECH, nuovi contratti per 4,2 milioni di dollari

Eurotech ha annunciato oggi la sottoscrizione di vari contratti con DynaVox per la fornitura dei computer miniaturizzati per un valore totale di 4,2 milioni di dollari. Le consegne avverranno nel 2010 e 2011. Dynavox è un cliente acquisito nel 2009 che si occupa di realizzare soluzioni innovative a supporto della comunicazione di persone disabili.
Con questo nuovo ordine Eutotech porta a 15,5 milioni di dollari la raccolta ordini delle ultime due settimane, spingendo il cumulato da inizio anno a oltre 45 milioni di dollari. Una situazione che permette alla società di coprire già oggi oltre il 15% del fatturato atteso nel 2011.

Ottimi risultati dalla trimestrale FIAT

Fiat vola in rialzo del 5,6% dopo avere diffuso stamattina i conti del secondo trimestre che hanno evidenziato un trading profit più che raddoppiato a 651 milioni di euro, dai 310 milioni dello stesso periodo dell'anno scorso. Gli analisti in media si aspettavano un trading profit di 359 milioni.
Fiat ha chiuso il secondo trimestre del 2010 con i ricavi di gruppo per 14,8 miliardi di euro, in crescita del 12,5% rispetto allo stesso periodo 2009, mentre il trading profit di gruppo è stato di 651 milioni da 310 milioni.

Il trading profit dell'Auto (senza Ferrari e Maserati) è stato di 185 milioni, mentre per Cnh è stato di 263 milioni, in crescita rispetto ai precedenti 123 milioni di euro. Iveco ha chiuso il periodo con un trading profit di 50 milioni, in crescita di 32 milioni rispetto allo stesso periodo 2009.
L'utile lordo di gruppo è stato pari a 374 milioni, contro una perdita di 16 milioni nello stesso periodo 2009, mentre l'utile netto è stato di 113 milioni, contro la perdita di 179 milioni nel 2009. Il debito è stato di 3,7 miliardi, in diminuzione di un miliardo di euro.
La generazione di cassa del trimestre ha permesso a Fiat di abbassare il suo debito netto di un miliardo.