- ROYAL EURIBOR CON LEVA, cedole trimestrali, 6,50% fisso il primo anno, in seguito il 150% dell’Euribor 3 mesi, scadenza 30.09.2017, codice ISIN NL0009560002;
- ROYAL STEEP 2017, cedole semestrali, 5% fisso il primo anno, in seguito, 4 volte il differenziale, se positivo, tra il tasso swap a 10 anni ed il tasso swap a 2 anni, scadenza 30.09.2017, codice ISIN NL0009560028;
- ROYAL 5% STEP DOWN, cedole semestrali, 5,00% il primo anno, 4,65% il secondo, 4,30% il terzo, 4,00% il quarto, 3,70% il quinto, 3,35% il sesto e infine 3,00% il settimo, scadenza 30.09.2017, codice ISIN NL0009560010.
Commento:
“Tra le nuove obbligazioni emesse - spiega Nicola Francia, Responsabile Strumenti quotati Italia - spicca la novità di un tasso variabile con leva. In alternativa alle cedole Euribor + spread, ROYAL EURIBOR CON LEVA paga cedole pari al 150% dell’Euribor, puntando quindi sulla risalita dell’Euribor. In tale scenario le cedole pagate sarebbero più interessanti di una emissione a tasso variabile. Visto l’attuale livello dell’Euribor, la cedola del primo anno è fissa al 6,5% e consente di non penalizzare la redditività iniziale dell’obbligazione.
ROYAL STEEP 2017 punta invece sull’aumento dell’inclinazione della curva dei tassi. Infatti, dopo una prima cedola fissa al 5% l’obbligazione paga 4 volte il differenziale tra il CMS 10 anni ed il CMS 2 anni. Attualmente tale differenziale è pari a 1,25%, che, così permanendo le cose, significherebbe una cedola del 5% anche negli anni successivi al primo. Ovviamente la cedola sarà più elevata se il differenziale dovesse crescere nei prossimi anni e viceversa.
ROYAL 5% STEP DOWN paga cedole fisse decrescenti. A parità di redditività, questo consente di anticipare delle cedole più elevate nei primi anni rispetto ad un’obbligazione a tasso fisso di pari durata. E’ quindi adatto ad un investitore con esigenze di flussi cedolari elevati almeno per i primi 3 anni (5%, 4,65% e 4,30%)”.
fonte: RBSbank
Indice VIX in calo dell'8,38%
Con i listini statunitensi che proseguono la seduta in forte rialzo e i principali mercati europei che hanno chiuso con quasi il 2% di aumento , il Market Volatility index comunemente chiamato VIX alle 18:30 perde l’8,38% scendendo a 21,87 punti. Si tratta della contrazione giornaliera maggiore delle ultime tre settimane. L’indice della paura è redatto dal CBOE (Chicago Board Options Exchange).
Quasi pronto il nuovo fondo di solidarietà per l'acquisto della prima casa
Dal 2 settembre è attivo Il Fondo di solidarietà per i mutui destinato alle famiglie in difficoltà , anche se non è ancora pronta la documentazione per la presentazione della domanda.
Rispetto al Piano Famiglie, varato dall'Abi lo scorso gennaio, il Fondo di solidarietà presenta alcune diversità: le caratteristiche e il testo del Decreto su “Novità sui mutui”.
La modulistica relativa all’operatività del Fondo sarà accessibile sul sito del Ministero del Tesoro alla pagina " Fondo di solidarietà per i mutui per l'acquisto della prima casa "
Rispetto al Piano Famiglie, varato dall'Abi lo scorso gennaio, il Fondo di solidarietà presenta alcune diversità: le caratteristiche e il testo del Decreto su “Novità sui mutui”.
La modulistica relativa all’operatività del Fondo sarà accessibile sul sito del Ministero del Tesoro alla pagina " Fondo di solidarietà per i mutui per l'acquisto della prima casa "
Record Di Pignoramenti Di Case Ad Agosto negli Usa
E' l'aspetto più drammatico della crisi economica che rende bene l'idea dei suoi risvolti umani, al di la delle fredde statistiche. In agosto il numero di americani che si sono visti pignorare l'abitazione è cresciuto ad un record di 95.364 unità. La cifra è stata resa nota da RealtyTrac. Si tratta di un rialzo pari al 3% rispetto a luglio e del 25% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Fino ad ora gli espropri nel 2010 sono stati di 1,2 milioni, livello senza precedenti. Nel 2005, prima della crisi, le banche avevano preso possesso di solo 100000 case.
Tre nuove obbligazioni Royal: SCALA CRESCENTE, INFLAZIONE ITALIA e 3% VARIABILE
ROYAL Scala Crescente, cedole semestrali, da 3% il primo anno a 4,25% il sesto con tasso crescente di 0,25% di anno in anno, scadenza 30.09.2016, codice ISIN NL0009537851;
· ROYAL Inflazione Italia, cedole annuali, 4% fisso per i primi 2 anni, per i seguenti variazione Istat con un minimo del 2,50%, scadenza 30.09.2017, codice ISIN NL0009537935;
· ROYAL 3% Variabile, cedole trimestrali, Euribor 3m + 1%, con un minimo del 3%, scadenza 30.09.2016, codice ISIN NL0009537943.
· ROYAL Inflazione Italia, cedole annuali, 4% fisso per i primi 2 anni, per i seguenti variazione Istat con un minimo del 2,50%, scadenza 30.09.2017, codice ISIN NL0009537935;
· ROYAL 3% Variabile, cedole trimestrali, Euribor 3m + 1%, con un minimo del 3%, scadenza 30.09.2016, codice ISIN NL0009537943.
In Borsa qualcosa sta cambiando
Da qualche giorno si respira un'aria un po' diversa in Borsa, un'aria che non si sentiva da almeno sei mesi, da quando cioè la crisi Greca ha fatto precipitare l'indice di 5000 punti. A cosa è dovuta questo venticello di fiducia? Sostanzialmente da tre fatti tutti targati USA e nello specifico, Obama.
Il primo riguarda la presa di coscienza del Presidente degli Stati Uniti di aver sbagliato nei confronti della classe media americana. Il Presidente ha ammesso che negli ultimi dieci anni nulla è stato fatto per sostenere i redditi di quella fascia di popolazione che, da sempre, costituisce il motore dell'economia americana. Anzi, la classe media è quella che ha pagato di più la crisi post mutui subprime. Una maggiore attenzione alla capacità d'acquisto di questa classe è necessaria per far ripartire i consumi e quindi l'economia e l'occupazione.
Il secondo fatto importante è la dichiarazione della fine della guerra in Iraq ed il ritiro delle truppe americane (anche se un nutrito contingente rimarrà con compiti di controllo). E' una notizia che avrà un impatto psicologico straordinario sugli americani che, archiviando una delle più sanguinose e frustranti guerre combattute, certamente saranno più propensi a consumare.
Il terzo punto è la dichiarazione di Obama di voler investire 150 miliardi di dollari per rilanciare le grandi opere pubbliche. Finalmente! Diciamo noi, che da questo blog è da almeno un anno che suggeriamo una simile iniziativa, emulando quello che Roosvelt fece dopo la crisi del '29 per risollevare l'America. si può tranquillamente dire che si è perso almeno un anno di tempo, un anno che è costato a moltissime persone la perdita del posto di lavoro e, per induzione, un drastico abbassamento del livello di vita soprattutto per chi era già al limite. In tutto il mondo. Comunque, meglio tardi che mai, il rilancio delle grandi opere avrà un impatto formidabile su tutta l'economia, americana e non.
E' vero che il beige-book pubblicato ieri sera parla di un'economia americana in rallentamento ma fotografa una situazione che non tiene conto dei tre nuovi elementi descritti sopra.
E in Europa? C'è da augurarsi che i nostri governanti seguano l'esempio d'oltreoceano e, in primo luogo, la smettano di massacrare la classe media, nella fattispecie gli statali, e lancino anche loro un grande piano di opere pubbliche, di cui l'Europa ha grande bisogno. Allora potremo dire:" La crisi è finita"
l'OPA su Fastweb e i possibili nuovi obiettivi
Swisscom ha annunciato l'Opa su Fastweb che mira a raggiungere il 100% del capitale e revocandone la quotazione in Borsa. Sui mercati mondiali nell'ultimo mese si è assistito a una crescita vulcanica delle iniziative di M&A: acquisizioni, fusioni, lancio di offerte per acquisire il controllo di aziende giudicate sottovalutate.
Il tema è di quelli che in maniera ricorrente scalda la Borsa e gli esperti vedono anche a Piazza Affari la possibilità di nuove offerte.
Oggi, ad esempio,in Borsa corre Tiscali +5% , probabilmente per simpatia con Fastweb. Ma ipotizzare un'Opa su Tiscali è veramente arduo: Renato Soru, il primo socio con il 17,7%, non dispone di risorse finanziarie sufficienti a lanciare un'offerta. E altri possibili investitori, prima di muoversi, vorranno vedere se il piano di rilancio della traballante società darà i frutti sperati.
Gli analisti di Equita hanno fatto oggi un elenco delle società che a loro giudizio hanno la maggiore probabilità di diventare il target di una possibile Opa. Eccolo:
Sorin (SRN.MI). La società che realizza prodotti medici è controllata da diversi azionisti finanziari, il loro obiettivo è quello massimizzare l'investimento, vendendo la partecipazione senza entrare nella gestione industriale. Il risiko nel settore è partito e un'offerta sulla società dei mesi scorsi ègià stata respinta.
Nice (NICE.MI). Lauro Buoro controlla il 70%, cui si aggiunge il 4,6% di azioni proprie. Il flottante, quindi, è ridotto al lumicino. Il settore in cui opera il gruppo è molto simile a quello di Gewiss, altra società finita sotto Opa.
Mutui on line (MOL.MI). Il titolo presenta scambi ridotti che non giustificano la permanenza in Borsa. La società è attraente per l'elevata generazione di cassa. Lo stesso gruppo possiede il 10% di azioni proprie e la società vanta un ottimo posizionamento in Italia.
Erg (ERG.MI). La put (diritto di vendita) verso i russi di Lukoil sul 51% dello stabilimento Isab di Priolo vale 1 miliardo di euro, mentre tutto il gruppo in Borsa ne capitalizza 1,5 miliardi.
Coin (GCN.MI). Il fondo Pai, azionista con il 69,3%, punta alla valorizzazione del suo investimento ed è alla ricerca di un acquirente. Nel caso di vendita della quota di maggioranza, scatterebbe l'obbligo di Opa.
Dada (DA.MI). Rcs ha dato incarico a Mediobanca di studiare possibili mosse per valorizzare la sua partecipazione, pari al 50,7%. Sono possibili sia il delisting da parte di Rcs,sia la cessione a un terzo.
Diasorin . Da diversi mesi si specula sull'ingresso di fondi di Private Equità nella società che realizza kit per diagnostica.
fonte: http://www.websim.it/
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