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4,8 milioni le persone in Italia che hanno due occupazioni

Sono quasi 4,8 milioni le persone in Italia che hanno due occupazioni: e se in molti casi, come ad esempio i lavori domestici, si tratta semplicemente di piu' lavori part time per ottenere un salario dignitoso, resistono negli anni anche coloro che a una occupazione standard (a tempo pieno e indeterminato) affiancano un'altra attivita', spesso in nero. Tra le seconde attivita' l'Istat calcola anche l'impiego nell' ''autoproduzione'' come l'occupazione nel proprio orto o i lavori di ristrutturazione di casa, attivita' queste considerate lavoro regolare.
Nella massa del doppio lavoro comunque - spiegano i tecnici Istat - c'e' pero' una grossa fetta di lavoro in nero, spesso nel commercio, nella ristorazione, negli alberghi e nei servizi alla persona Il dato emerge da un raffronto tra i dati dell'Istat sugli occupati totali nel 2009 e le posizioni lavorative calcolate nello stesso anno. A fronte di 24.838.000 occupati in media annua infatti ci sono 29.617.000 posizioni lavorative (tra regolari e irregolari) con una percentuale di irregolarita' nel complesso del 17,6%.
Il numero dei doppiolavoristi - si evince dalla serie storica - e' stato sostanzialmente stabile negli ultimi anni anche se la percentuale sul totale dei lavoratori si e' leggermente abbassata (grazie all'aumento dell'occupazione in generale). Per quasi 900.000 persone il doppio lavoro e in agricoltura (tra l'autoproduzione nel proprio orto e l'impiego nella coltivazione e nel raccolto nei campi di altri). A fronte di 979.000 occupati nel settore nel 2009 c'erano, nello stesso anno 1.837.000 posizioni lavorative. Nel settore del commercio ''allargato'' (commercio, riparazioni, alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni) gli occupati totali (le persone) nel 2009 erano 6.052.000 ma le posizioni di lavoro risultavano essere 8.358.000 con una differenza di oltre 2,3 milioni di unita'.

Questo e' il settore dove e' piu' forte l'utilizzo del part time ma anche dove il sommerso, ad esclusione del lavoro domestico, ha la percentuale piu' alta (28,6% contro il 17,6 di media tra tutti i comparti), quattro volte superiore a quella dell'industria nel complesso. All'interno del comparto del commercio sono il settore degli alberghi e pubblici esercizi e quello dei trasporti e le comunicazioni ad avere la percentuale piu' alta sia di doppio lavoro che di sommerso. Secondo i dati fermi al 2008 il lavoro irregolare in alberghi, ristoranti e bar si avvicina al 42% mentre i ''doppiolavoristi'' sono circa 900.000 (le posizioni lavorative superano le 2,1 milioni di unita' contro gli 1,2 milioni di occupati). Nei trasporti e le comunicazioni la percentuale di lavoro irregolare sfiora il 50% mentre coloro che fanno una doppia attivita' sono quasi 1,2 milioni.

Nel lavoro domestico si concentra il lavoro irregolare (64,2% nel 2008 ma in calo rispetto al 78,6% di dieci anni prima) e le posizioni lavorative complessive che risultano all'Istat sono, sempre secondo i dati risalenti al 2008, 2.230.000 a fronte di 1.465.000 occupati (765.000 quindi i casi di doppio lavoro). Nell'industria sono scarsi sia i caso di doppio lavoro sia quelli di lavoro irregolare (6,8% la percentuale nel 2009). Nell'industria in senso stretto (escluse le costruzioni) la percentuale di irregolarita' del lavoro scende al 4,2% mentre le doppie attivita' sono solo 87.000.

Gli occupati nel settore erano 4.962.000 mentre le posizioni lavorative complessive risultavano essere 5.049.000. Nelle costruzioni, comparto ad alto utilizzo di lavoro irregolare anche a causa della discontinuita' della produzione (cantieri che aprono e chiudono), a fronte di 1.924.000 occupati nel 2009, le posizioni lavorative erano 2.176.000. Nel comparto, l'irregolarita', secondo l'Istat, ha raggiunto il 12,7% in aumento rispetto al 2008 (era al 12%) ma in forte calo rispetto a dieci anni prima, nel 1999 quando era al 17,6%.

SAGLIA: possibili incentivi su motorini

Potrebbe essere riaperta la partita incentivi per l'acquisto dei motorini a basso consumo. L'importo a disposizione per gli sconti sulle due ruote, stabilito con il decreto incentivi di questa primavera, «è stato esaurito dopo circa due settimane» ma qualora gli importi stanziati per altri settori non saranno utilizzati «si potrà prevedere una compensazione con altri settori». Lo assicura il sottosegretario allo Sviluppo economico Stefano Saglia. Rispondendo ad una interrogazione parlamentare di Gaetano Nastri (Pdl) alla Commissione Attività produttive della Camera, il quale chiedeva appunto di aumentare le risorse finanziarie per l'acquisto di motocicli, Saglia, questa settimana ha ricordato che il plafond di 12 milioni di euro «è stato esaurito dopo circa due settimane» ma ha assicurato: «Qualora l'andamento delle richieste di incentivo faccia prevedere che, entro il termine di utilizzo delle misure fissato per la fine dell'anno, gli importi stanziati non saranno utilizzati totalmente dai settori beneficiari, si potrà prevedere una compensazione con altri settori che possano sviluppare più domanda». Oltre ai motorini, gli incentivi sono destinati ad elettrodomestici, cucine, nautica, banda larga, per citare alcuni dei settori che sono stati aiutati quest'anno. Le eventuali eccedenze di fondi potrebbero dunque essere travasate ai settori che hanno finito le risorse a disposizione. Per spostare le risorse non utilizzate sarà comunque necessario un provvedimento ad hoc. Il decreto attuativo del provvedimento sugli incentivi stabilisce infatti che «con decreti del ministro dello Sviluppo economico, possono disporsi anche variazioni compensative» da un settore ad un altro «in relazione alle disponibilità di risorse per effetto degli andamenti delle erogazioni». Per i motocicli, «l'importo a disposizione è stato esaurito dopo circa due settimane, con la richiesta di 90 contributi per motoveicoli elettrici ed ibridi e di 24.480 richieste per motocicli fino a 400 cc e fino a 70 kw Euro 3, per il valore preventivato di 12 milioni di euro», ha riferito Saglia. Hanno fatto il pieno anche i motori e scafi nautici, le macchine agricole e movimento terra e la banda larga.

Interessante: Telecom Italia vende il 70% di Elettra

Telecom Italia comunica la cessione del 70% del capitale sociale di Elettra al gruppo France Telecom, sulla base di un enterprise value di 20 milioni di Euro. La cessione di Elettra, proprietaria di due navi ed attiva nel settore della posa e manutenzione di cavi sottomarini per il settore delle telecomunicazioni, si inserisce nel processo di razionalizzazione del portafoglio delle partecipazioni di Telecom Italia e di concentrazione nel core business della Società.

Interessante: Tiscali incassa 9,4 mln dalla vendita di Tinet

Tiscali comunica che, a seguito della chiusura dell’operazione per la vendita di Tinet da parte del fondo BS a Neutral Tandem Inc, sarà incassata dalla Società, come annunciato lo scorso 10 settembre, la somma totale di circa 9,4 milioni di Euro. Nel dettaglio: 4,3 milioni di Euro sono relativi all’earn out (la cui riscossione
totale potrà essere completata dall’incasso di 1,1 milioni di Euro entro 24 mesi al verificarsi di alcune condizioni), mentre 5,1 milioni di Euro sono relativi al credito netto vantato dalla Società per la componente differita del prezzo (nella forma di un cosiddetto Vendor Loan) al netto di alcune compensazioni commerciali.

Interessante: Finmeccanica firma con Trenitalia per alta velocità

Finmeccanica, attraverso la controllata AnsaldoBreda, e Bombardier hanno sottoscritto con Trenitalia il contratto per la fornitura di 50 treni Alta Velocità del valore di 1.540 milioni di euro. La firma e’ avvenuta  a
seguito della decisione presa dal Tar del Lazio di respingere la richiesta di sospensione della gara presentata da un concorrente.

Interessante: Fondo Tecla cede due immobili per 21,95 mln

Tecla Fondo Uffici, fondo comune di investimento immobiliare di tipo chiuso ad apporto quotato in Borsa sul
segmento MIV (Mercato Telematico degli Investment Vehicles) e gestito da Pirelli RE SGR, ha venduto
due immobili per un importo complessivo di 21.950.000 euro, realizzando una plusvalenza lorda complessiva pari a 3.315.447 euro rispetto al Book Value.

Interessante: Bialetti Industrie incorpora Girmi e Sic

Facendo seguito al comunicato pubblicato il 27 agosto 2010, si rende noto che gli organi amministrativi di Bialetti Industrie S.p.A. (“Bialetti”) e Girmi S.p.A. (“Girmi”), nonché l’assemblea straordinaria di S.I.C. – Società Italiana Caffettiere S.r.l. (“Sic”), hanno approvato il progetto di fusione che prevede l’incorporazione di Girmi e Sic in Bialetti (“Fusione”). La Fusione in oggetto si inserisce nel più ampio programma di riorganizzazione e razionalizzazione del Gruppo Bialetti, previsto dal Piano Industriale 2010-2012. In tal senso, la Fusione consentirà di concentrare in Bialetti tutte le attività italiane del Gruppo (fatta eccezione per le attività retail, condotte da Bialetti Store S.r.l.), creando, in Bialetti, un’unica struttura gestionale, organizzativa e distributiva per tutti i marchi del Gruppo ed ottenendo, nel contempo, un risparmio in termini
di costi amministrativi a livello di Gruppo.
Bialetti, per effetto della Fusione, svilupperà ricavi pari a Euro 174,6 milioni, un Ebitda di Euro 12,5 milioni e una posizione finanziaria netta pari a Euro 85,6 milioni.

Enel, acconto sul dividendo di 0,10 euro

Il Consiglio di Amministrazione di Enel SpA, presieduto da Piero Gnudi, ha approvato il prospetto contabile di Enel SpA al 30 giugno 2010 e la relazione da cui risulta che la situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società e del Gruppo consente la distribuzione di un acconto sul dividendo per l’esercizio 2010 pari a 0,10 euro per azione in pagamento a decorrere dal 25 novembre previo stacco in data 22 novembre della cedola n°17.