Da sempre le banche rivolgono particolare attenzione alle esigenze della clientela più abbiente. La complessità patrimoniale di questo target rende infatti necessaria la creazione di soluzioni dedicate, distinte dall’elevata standardizzazione dei servizi offerti alla clientela retail. E’ così che nasce il settore del private banking, il cui indubbio successo è testimoniato sia dal cospicuo ammontare delle masse gestite, che dal numero di competitors che continuano ad affacciarsi in quest’area di business. Nonostante ciò, i servizi da questo offerti, si sono spesso contraddistinti per la loro scarsa personalizzazione, restituendo un’immagine differente di quella che era la loro originaria funzione.
Il “vuoto” operativo prodotto dalle banche è stato così colmato da altri intermediari che, proponendo alla clientela più facoltosa servizi di Wealth Management, sono stati in grado di evolvere la propria offerta verso una gestione integrata e realmente “tailor made” agli interessi personali e professionali del cliente. Ciò che più contraddistingue un Wealth Manager è difatti, sia la capacità di fornire un valido prodotto, sia il saper costruire un’offerta “ad hoc”.
Anche il Wealth Management non costituisce, tuttavia, l’ultima frontiera nell’attività di gestione dei grandi patrimoni. Oggi la clientela di elevato standing richiede un servizio ancora più professionale, discreto e sofisticato, che solo un team con competenze multidisciplinari è in grado di fornire, risolvendo ogni aspetto inerente l’amministrazione della ricchezza. Queste famiglie, in particolare quelle di stampo imprenditoriale, hanno trovato una valida soluzione nel family office, una struttura altamente professionale in grado di occuparsi, in chiave personalizzata, delle problematiche (finanziarie e non) di tutti i componenti della famiglia. Tali strutture non si occupano, infatti, solo delle esigenze di investimento, mobiliari ed immobiliari, ma anche di quelle fiscali, legali, previdenziali, legate alla formazione dei giovani, gli investimenti in preziosi e in opere d’arte, l’attività filantropica e così via. Con il tempo è emerso come tale servizio capillare agevoli persino il colloquio e la coesione delle famiglie, soprattutto quelle più numerose, in cui, essendo coinvolte diverse generazioni, possono emergere rapporti conflittuali.
Estremizzando, non esiste alcuna attività riguardante i membri della famiglia di cui tali strutture non si possano occupare; ne consegue che il mandato fiduciario a queste affidato è estremamente ampio e complesso da gestire.
Il motivo che ne giustifica il ricorso non è solo la consistenza patrimoniale ma anche la complessità dinastica di famiglie “old money”, la cui ricchezza è frutto del lavoro di più generazioni. Tuttavia, negli ultimi anni, si assiste al ricorso a queste strutture anche da parte di famiglie “new money” (spesso titolari di imprese dot.com), forse meno educate a gestire e tramandare ingenti patrimoni, ma comunque molto esigenti e coinvolte nella gestione.
Gli elementi di base che identificano il concetto di family office non sono però identificabili in modo univoco ed assoluto; ogni struttura infatti, differisce dalle altre dovendo soddisfare fabbisogni e peculiarità tipiche di ogni cliente.
In passato queste famiglie si rivolgevano ad un consulente di fiducia, solitamente scelto tra il banchiere, il commercialista o l’avvocato, tutti professionisti per lo più specializzati in corporate finance ma presenti solo marginalmente nell’asset management. I maggiori bisogni della clientela di elevato standing hanno reso inadeguato questo approccio specialistico, rendendo necessario approdare ad una soluzione globale ed integrata di gestione della ricchezza.
Per quanto riguarda la classificazione di queste strutture in letteratura vengono solitamente distinte fra:
Single family office: la soluzione storicamente più datata, che consiste nella creazione di una struttura dedicata esclusivamente ad amministrare il patrimonio e le esigenze di una sola famiglia.
Multi-family office: Strutture organizzative nate, come naturale evoluzione dei single-family office, dalla forte domanda da parte di molte famiglie facoltose che, impossibilitate o non interessate alla costituzione di un proprio family office, hanno spinto i possessori di tali strutture ad aprire le porte anche ad altri nuclei familiari.
Family office esterno: strutture controllate da soggetti diversi da famiglie imprenditoriali quali banche o società indipendenti.
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