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Sistemi di Controllo di Gestione in Banca: principali profili operativi e evoluzione dell’approccio metodologico in Italia

Lo sviluppo dei contributi alla disciplina del controllo nelle banche del nostro paese parte negli anni ’70 come esigenza di garantire adeguati livelli di economicità alla gestione. Le strutture e le condizioni di operatività che contraddistinguono le aziende di credito Italiane hanno però fatto si che l’evoluzione dei suddetti sistemi fosse molto più lenta e viscosa rispetto a quella delle imprese industriali (ambito nel quale tale tematica ha conosciuto i suoi primi sviluppi) rendendo difficile lo sviluppo di una visione sistemica del controllo ( a lungo concepito come mera attività ispettiva e di misurazione). Mentre difatti nei paesi anglosassoni tale processo evolutivo è stato facilmente attuabile per il modesto livello di complessità interno degli istituti di credito (e per il conseguente livello di decentramento raggiunto) costituendo terreno fertile per lo sviluppo di evoluti meccanismi di controllo, in Italia, in cui la realtà operativa era costituita da imprese ed intermediari finanziari di piccole dimensioni basati su modelli prevalentemente monobusiness con scarsi livelli di decentramento e condizioni ambientali tendenzialmente stabili, il cambiamento in atto non è riuscito a scardinare strutture di governo fortemente accentrate dove l’attività decisionale veniva svolta esclusivamente al vertice. Tale staticità ha a lungo convinto i responsabili delle aziende di credito che la gestione della banca fosse cosa facile, stabile, che non necessitasse rigorosi calcoli di convenienza economica e che il reddito dipendesse soltanto dai volumi gestiti (variabile chiave). Ciò ha fatto si che il loro unico obiettivo fosse il raggiungimento di maggiori dimensioni operative, stante anche il rigido atteggiamento delle Autorità di Vigilanza fortemente limitante la libera operatività delle aziende di credito. I sistemi di controllo tradizionali prevedono quindi azioni standardizzate che agevolavano la perfetta conoscibilità dell’operatività della banca per il management incentivando la creazione di un contesto settoriale molto stabile. L’operatività futura veniva estrapolata da quella passata facendo sì che si ponessero obiettivi poco significativi, verificati con intervalli temporali molto ampi e conseguenti azioni correttive tardive ed inefficaci. Da ciò si deduce come l’introduzione di una nuova cultura orientata al controllo abbia rappresentato un elemento di rottura con il tradizionale modo di governare in banca costringendo i livelli manageriali intermedi a doversi confrontare con logiche meritocratiche fondate su un nuovo concetto di responsabilizzazione e sottoposti a criteri di valutazione più oggettivi (ben lontani dalle logiche burocratiche che a lungo hanno contraddistinto l’operatività degli intermediari creditizi).

Principali nozioni di controllo (ex-Circolare 229/1999 della Banca d’Italia):

La prima definizione di “controllo” è stata fornita da Fayol identificandolo come “attività di verifica ed ispezione delle prestazioni degli individui ad opera dei loro diretti superiori” articolata nelle fasi di :

1. Misurazione          2. Valutazione           3. Eventuale correzione delle azioni intraprese

Tale concezione ha favorito lo sviluppo di un approccio strutturalista al governo dell’impresa basato esclusivamente sul rispetto delle regole in base alla concezione che l’impresa (in quanto sistema chiuso) sia in grado di autoregolarsi, ovvero garantire che gli individui adottino comportamenti coerenti con gli obiettivi aziendali. L’emersione dei limiti di tale modello ha favorito così la nascita di un approccio comportamentista basato su un utilizzo più razionale della burocrazia che ponga anche attenzione alla variabile umana e motivazionale.

L’introduzione di una compiuta visione sistemica del controllo è però avvenuta ad opera di Anthony che scindendo la fase di pianificazione da quella di controllo, rende quest’ultima parte integrante di un più ampio processo che coinvolge l’intera organizzazione e non solo la funzione di direzione. Tale processo consta di tre momenti:

- Pianificazione strategica: definizione degli obiettivi generali e azioni volte a raggiungerli.

- Controllo direzionale: i dirigenti si assicurano che le risorse siano utilizzate efficientemente.

- Controllo operativo: verifica del raggiungimento delle condizioni di efficacia ed efficienza e la relativa conformità con gli obiettivi preposti.

Secondo tale concezione il controllo (non più mera ispezione) assume il ruolo di guida e governo dell’impresa.
Dott.ssa Valeria Ponis

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Basilea 3: quali sono le banche italiane più coinvolte?

Il contenimento dei costi a lungo termine imposto dagli accordi di Basilea 3 non colpiranno allo stesso modo tutte le Banche europee. In particolare gli Istituti italiani che avranno bisogno di nuova patrimonializzazione sono, in base ad un'analisi di Keefe, Bruyette and Woods (Kbw), Monte dei Paschi e Banco Popolare. Le simulazioni che misurano la distanza del patrimonio di vigilanza attuale dai requisiti patrimoniali attesi al 2012 prevedono la necessità di iniezioni di capitale rispettivamente pari a 4,63 e 3 miliardi. Come dire un apporto dell'84 e del 41% dei rispettivi equity Tier 1. Apporto ridotto al 18% (ma si tratta pur sempre di 4,89 miliardi) per Intesa Sanpaolo, al 10% per UniCredit (4,06 miliardi, al 6% per Ubi (450 milioni circa), sino al minuscolo 2% (32 milioni) del Credem. Mps e Banco Popolare, secondo l'analisi, potrebbero dover ridurre drasticamente la distribuzione di dividendi per anni, o chiedere agli azionisti di metter mano al portafoglio, finanziando aumenti di capitale.

Borse e Cambi: previsione delle principali case d'investimento italiane ed estere

Europa e Stati Uniti raccolgono più consensi dell'Asia. Le azioni sono preferite alle obbligazioni. Fund manager divisi sulle future mosse della Bce.

Tra azioni e obbligazioni, la preferenza dei gestori per il primo semestre del 2011 va all’equity. Secondo l’ultimo sondaggio, condotto da Morningstar tra le principali case di investimento italiane ed estere, le aree su cui c’è maggior ottimismo sono gli Stati Uniti e l’Europa, seguiti dall’Asia e, fanalino di coda, il Giappone. Rispetto al Vecchio continente, l’Italia raccoglie meno consensi.

Sul fronte macro-economico, potrebbe esserci un rallentamento nella prima parte dell’anno e poi una nuova accelerazione. I Paesi del G-7 potrebbero essere protagonisti di una progressiva ripresa, mentre quelli emergenti continuano a presentare buone prospettive.

Europa, ancora rischio sovrano

Per l’82% dei gestori, le Borse europee cresceranno nei prossimi sei mesi. In particolare, la discesa che si è registrata a novembre ha creato alcune opportunità di acquisto perché sono state sacrificate molte società, anche tra le più solide. Più in generale, alcuni fund manager sono convinti che l’area sia penalizzata da un eccessivo pessimismo. Tuttavia, nel 2011 Eurolandia continuerà a fare i conti con il debito sovrano dei Paesi periferici. Il salvataggio dell’Irlanda è stato accolto in modo contrastato dagli investitori, i quali hanno dato fiducia a Dublino, interpretando gli aiuti come ristrutturazione dello stato debitorio più che come risanamento dopo gli sperperi (a differenza della Grecia). Allo stesso tempo, però, gli operatori temono che il piano possa indurre altri Stati in difficoltà a ritardare i provvedimenti impopolari di taglio delle spese, potendo comunque contare sull’aiuto esterno.

Segnali di ripresa negli Stati Uniti

La Borsa americana raccoglie la stessa percentuale di consensi dell’Europa. Oltreoceano, però, l’accento viene messo sui segnali di ripresa economica che si sono manifestati a novembre. Il dato sul Prodotto interno lordo nel terzo trimestre è stato rivisto al rialzo dal 2 al 2,5%. Sono state incoraggianti le rilevazioni sulle vendite al dettaglio e sulla produzione industriale. Le valutazioni dei titoli sono considerate dai più attraenti e la decisione della Federal Reserve di inondare il mercato con la liquidità, attraverso la politica di allentamento monetario, supporta Wall Street. L’unico aspetto critico rimane l’elevata disoccupazione, che penalizza i consumi.

Nubi grigie su Tokyo

La Borsa nipponica è quella che continua ad avere meno consensi. Il 58,8% dei gestori prevede un rialzo nei prossimi sei mesi, contro il 23% che si attende una discesa dei corsi. Il Sol levante soffre da tempo la forza dello yen nei confronti del dollaro e dell’euro, che penalizza le esportazioni. Nelle ultime settimane sono emersi segnali di forza, riconducibili allo sviluppo dell’area asiatica che fa da traino, ma la strada per il Giappone appare ancora in salita, perché il quadro interno resta critico.

Asia cara

Le Borse asiatiche ricevono meno consensi rispetto all’occidente (76,5%), perché i gestori riconoscono che le valutazioni dei titoli non sono più a buon mercato. I flussi di capitali verso la regione sono ancora abbondanti, grazie soprattutto agli Exchange traded fund (Etf), ma potrebbe esserci un periodo di consolidamento delle quotazioni. Dal punto di vista macro-economico, invece, pochi hanno dubbi sul proseguimento del trend di crescita, trainato dalla Cina e dall’India.

Governativi, occhio alle banche centrali

Le previsioni dei gestori sulle future mosse della Banca centrale europea non sono univoche. Secondo alcuni i tassi rimarranno bassi ancora per molti mesi, secondo altri la normalizzazione potrebbe avvenire prima del previsto. Da un lato pesa la debolezza della ripresa e il rischio sul debito sovrano; dall’altro i fund manager mettono l’accento sul fatto che tali problemi rimarranno confinati in pochi Paesi periferici. Negli Stati Uniti, il quantitative easing rende difficili le previsioni; tuttavia i titoli governativi, dopo i recenti minimi, potrebbero registrare un rialzo dei rendimenti. Per la maggior parte dei gestori, i prezzi sono destinati a scendere sia in Europa sia negli Usa.

Euro e dollaro

Per il 64,7% dei gestori il rapporto di cambio tra euro e dollaro rimarrà invariato attorno agli attuali livelli nei prossimi sei mesi. La politica americana di allentamento monetario dovrebbe favorire un rafforzamento della divisa comunitaria, ma quest’ultima è penalizzata dal rischio sul debito sovrano. Per Albemarle asset management, le oscillazioni tra le due divise rimarranno in un range ampio e compreso tra 1,20 e 1,45 dollari per un euro.

Hanno partecipato al sondaggio, condotto tra il 3 e il 12 dicembre, 17 delle principali società di diritto italiano ed estero operanti sul territorio, che contano per circa l’85% degli asset gestiti in Italia. Si tratta di Albemarle Asset Management, Aletti Gestielle, Banca Profilo, Eurizon Capital Sgr, Fideuram Sgr, ING Im, Investitori Sgr, M&G Investments, Nemesis, Norvega Sgr, Pioneer Im,, Swisscanto, Swiss&Global AM Sgr, Threadneedle, Total Return, UFG-Lfp, VG.SA.

ICAAP e SREP : il nuovo processo di controllo prudenziale degli intermediari finanziari

Il nuovo processo di controllo prudenziale (Supervisory Review Process - SRP) richiesto al Titolo III delle nuove ''Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche'' emanate da Banca D’Italia in attuazione alle direttive comunitarie in materia di adeguatezza patrimoniale degli intermediari si articola in due parti:

1. il processo interno di determinazione dell’adeguatezza patrimoniale (Internal Capital Adequacy Assessment Process - ICAAP) di pertinenza delle banche;
2. il processo di revisione e valutazione prudenziale (Supervisory Review and Evaluation Process - SREP) che è di competenza dell’Autorità di vigilanza, la quale riesamina l’ICAAP, formula un giudizio complessivo sulla banca e attiva, ove necessario, misure correttive.

Supervisory Review and Evaluation Process - SREP

Lo SREP è il processo con cui la Banca d’Italia riesamina e valuta l’ICAAP, analizza il profilo di rischio della banca, valuta il sistema di governo aziendale, la funzionalità degli organi, la struttura organizzativa e il sistema dei controlli interni e verifica, infine, l’osservanza del complesso delle regole prudenziali.

FASI DELLO SREP:

Il processo di revisione e valutazione prudenziale si articola nelle seguenti fasi principali:

• analisi dell’esposizione a tutti i rischi rilevanti assunti e dei relativi sistemi di controllo;

• verifica del rispetto dei requisiti patrimoniali e delle altre regole prudenziali;

• valutazione del procedimento aziendale di determinazione del capitale interno complessivo e dell’adeguatezza del capitale complessivo rispetto al profilo di rischio della banca;

• attribuzione di giudizi specifici relativi a ciascuna tipologia di rischio e di un giudizio complessivo sulla situazione aziendale;

• individuazione degli eventuali interventi di vigilanza da porre in essere.

IL SISTEMA DI ANALISI AZIENDALE:

Per lo SREP, la Banca d’Italia utilizza un sistema di analisi delle banche, definito “Sistema di analisi aziendale”, che consente di effettuare, sia a livello individuale che consolidato, le analisi e le valutazioni degli aspetti sopra richiamati. Il sistema analizza – attraverso la razionalizzazione e la standardizzazione di tutte le informazioni disponibili – i rischi rilevanti assunti dalle banche, secondo criteri, metodologie e cadenze prestabilite.

Il sistema di analisi aziendale utilizza controlli a distanza e controlli ispettivi.

CONTROLLI A DISTANZA:

I controlli a distanza utilizzano un insieme articolato di informazioni: le segnalazioni di vigilanza periodiche, il bilancio ufficiale, le informazioni fornite dalle banche in relazione al processo di valutazione aziendale dell’adeguatezza patrimoniale, la documentazione rassegnata a vario titolo (ad esempio, le informative su accertamenti ispettivi interni), gli elementi conoscitivi acquisiti tramite le audizioni degli esponenti aziendali ed i controlli ispettivi.

MODELLI DI ANALISI:

Il sistema di analisi aziendale prevede un "percorso di analisi" strutturato attraverso il quale sono svolte le varie fasi previste dallo SREP. I "modelli di analisi" sono il principale strumento a supporto del percorso di analisi. Essi si riferiscono a cinque profili principali:

1. l’adeguatezza patrimoniale,

2. la redditività,

3. la rischiosità creditizia,

4. l’organizzazione

5. la liquidità

La valutazione complessiva sulla situazione aziendale è basata sui punteggi parziali assegnati ai profili sopra indicati e tiene conto anche di tutte le altre informazioni disponibili sull’azienda, acquisite anche nell’ambito del confronto con quest’ultima relativo all’ICAAP.

Nell’Allegato F delle disposizioni si illustrano le principali caratteristiche del sistema di analisi aziendale, con particolare riferimento ai criteri di valutazione seguiti per le diverse tipologie di rischio, la redditività, i profili organizzativi e l’adeguatezza patrimoniale.

I CONTROLLI ISPETTIVI:

I controlli ispettivi consistono nell’accesso di addetti alla Vigilanza direttamente presso le banche. L’ambito dei controlli è differenziato: le ispezioni possono avere uno spettro di indagine esteso, quando sono finalizzate all’analisi della complessiva situazione aziendale, ovvero natura "mirata", se riferite a circoscritti comparti di attività, aree di rischio, profili gestionali, aspetti tecnici o filoni tematici, secondo le specifiche esigenze conoscitive emerse nel corso dell’attività condotta a distanza.

IL CONFRONTO CON LE BANCHE:

Il confronto con le banche costituisce parte integrante del processo di revisione e valutazione prudenziale svolto dalla Vigilanza. L’analisi dell’informativa sull’ICAAP che viene condotta unitamente alle altre attività in cui si articola il processo SREP, consente alla Banca d’Italia di individuare eventuali necessità di approfondimento, di chiarimento o di integrazione del quadro informativo disponibile. Tali esigenze possono essere soddisfatte attraverso l’acquisizione di ulteriore documentazione, incontri con gli esponenti aziendali, sopralluoghi ispettivi.

GLI INTERVENTI CORRETTIVI:

La Banca d’Italia può richiedere alle banche gli interventi correttivi di seguito indicati:
• rafforzamento dei sistemi, delle procedure e dei processi relativamente alla gestione dei rischi, ai meccanismi di controllo ed alla valutazione aziendale dell’adeguatezza patrimoniale;

• contenimento del livello dei rischi, anche attraverso il divieto di effettuare determinate categorie di operazioni;

• riduzione dei rischi anche attraverso restrizioni ad attività o alla struttura territoriale;

• non distribuzione di utili o di altri elementi del patrimonio;

• detenzione di patrimonio di vigilanza in misura superiore al livello regolamentare previsto per i rischi di credito, di controparte, di mercato e operativi, anche attraverso l’applicazione agli aggregati di riferimento di un trattamento specifico con riferimento alle modalità di determinazione dei requisiti patrimoniali.
 
di Fabio Musso e Agatino Grillo
Fonte: http://www.isacaroma.it/

Giovane Impresa: nasce il portale dell'imprenditoria giovanile

Nato su iniziativa del Dipartimento della Gioventù e finanziato attraverso il Fondo delle Politiche Giovanili, il portale Giovane Impresa  ha l’obiettivo di diffondere, consolidare e sviluppare la cultura d’impresa tra i giovani, presupposto indispensabile per incentivare la nascita di nuove iniziative imprenditoriali e creare nuove opportunità di lavoro.
Il portale, realizzato con la collaborazione di Giovani Imprenditori Confindustria, Confapi Giovani Imprenditori, CNA Giovani Imprenditori, Confcommercio Giovani imprenditori, ANGA – Giovani di Confagricoltura e Giovani imprenditori di Confartigianato, è strutturato in sei aree che vanno a creare un percorso informativo in grado di accompagnare il giovane nelle fasi fondamentali della vita di un’impresa, dalla nascita al successivo sviluppo, affrontando, in un’ideale sequenza logica, aspetti relativi alla scelta della forma giuridica, al rapporto tra impresa e fisco, al diritto del lavoro, per passare ad aspetti più pragmatici, relativi ai regimi autorizzatori delle diverse attività economiche, alla progettazione d’impresa e alla sfera dei finanziamenti pubblici.

GUIDA PRATICA ALLA TASSAZIONE DELLE ATTIVITA' FINANZIARIE 2010 - a cura di Enzo Mignarri

In ambito fiscale, l'evento di maggior rilievo in Italia è stato lo "scudo fiscale ter", introdotto nel 2009 e ora prorogato al 2010. La nuova edizione della Guida pratica alla tassazione delle attività finanziarie è stata dunque ampliata e arricchita con l'inserimento di tutte le indicazioni fornite al riguardo dall'Amministrazione finanziaria e con mirate esemplificazioni volte a chiarire l'applicazione pratica della disciplina nei suoi aspetti meno semplici e immediati. Tra le altre innovazioni normative più rilevanti dell'ultimo anno si segnalano quelle varate in adesione agli obblighi comunitari riguardanti i dividendi corrisposti ai fondi pensione esteri, l'abrogazione dell'obbligo del rappresentante fiscale per le imprese di assicurazione con sede negli Stati Ue o SEE che assicurano un adeguato scambio di informazioni e la disciplina di riforma dell'Iva. Si ricordano poi le disposizioni della legge finanziaria per il 2010 sull'affrancamento dei valori delle partecipazioni non quotate e le agevolazioni sugli strumenti emessi dalle banche per sostenere progetti di investimento di PMI del Mezzogiorno, nonché le modifiche introdotte al regime delle Società di Investimento Immobiliari Quotate. Particolare rilievo viene dato alle istruzioni fornite dall'Agenzia delle Entrate, con le proprie circolari e risoluzioni.

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INVESTIMENTO IMMOBILIARE - Martin Hoesli, Giacomo Morri

Negli ultimi anni il mercato immobiliare italiano ha conosciuto forti modifiche, grazie all'ingresso di operatori stranieri e alla nascita di nuovi strumenti che hanno contribuito a un rapido e significativo cambiamento delle modalità di analisi e valutazione dell'investimento immobiliare. Le teorie presentate nel testo, sempre supportate dall'analisi dei principali studi scientifici, sono implementate nella realtà del mercato italiano mediante esempi e modelli applicativi: si forniscono così gli strumenti per affrontare tutte le problematiche dell'investimento immobiliare avvalendosi di un solido corpo scientifico e di pragmatici strumenti operativi. Il percorso prende avvio da un'analisi delle caratteristiche dei beni e dei mercati immobiliari, per poi passare alla misurazione dei rendimenti, del valore e del rischio. In seguito si affrontano le modalità indirette di investimento, quali i fondi immobiliari e le SIIQ, di cui vengono presentate le principali caratteristiche e il funzionamento. Gli strumenti per la misurazione dell'andamento dei mercati immobiliari e gli effetti dell'investimento immobiliare sul rendimento e sul rischio dei portafogli completano il quadro. Questo libro, finalizzato a comprendere in profondità le teorie che regolano i mercati immobiliari e gli effetti dell'investimento immobiliare, è completato dal sito internet www.hoesli-morri.it con aggiornamenti, grafi ci, tabelle, modelli di calcolo e slide, oltre a numerosi altri contenuti e informazioni utili sul tema.

Sommario
Mercati e beni immobiliari - Rendimento e rischio di un investimento immobiliare - Valutazione dei beni immobiliari - Fondi comuni di investimento immobiliari italiani - Società di investimento immobiliare quotate - Indici immobiliari - Ruolo dell'investimento immobiliare in un portafoglio.
 
Martin Hoesli (PhD) è professore di Real Estate Investments presso l'Università di Ginevra e la Bordeaux École de Management, professore di Finanza presso la University of Aberdeen Business School e docente presso prestigiose università europee. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche sull'investimento immobiliare e membro del comitato editoriale di numerose riviste internazionali, è stato Presidente della European Real Estate Society ed è Fellow della Royal Institution of Chartered Surveyors (RICS).

Giacomo Morri (PhD) è professore di Finanza Immobiliare e Direttore del Master in Real Estate presso SDA Bocconi School of Management ed è docente di Real Estate Finance presso l'Università Bocconi. Autore di pubblicazioni su tematiche di fi nanza immobiliare e membro del comitato editoriale di riviste scientifi che nazionali e internazionali, è Chairman della European Real Estate Society Conference 2010 e Member della Royal Institution of Chartered Surveyors (RICS). È stato consulente finanziario per fondi e società di sviluppo immobiliare, attualmente è partner di Europrogetti & Finanza e nel comitato consultivo di fondi immobiliari.

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INTRODUCTION TO FIXED INCOME ANALYTICS - Frank Fabozzi, Steven Mann

A comprehensive introduction to the key concepts of fixed income analytics The First Edition of Introduction to Fixed Income Analytics skillfully covered the fundamentals of this discipline and was the first book to feature Bloomberg screens in examples and illustrations. Since publication over eight years ago, the markets have experienced cathartic change. That's why authors Frank Fabozzi and Steven Mann have returned with a fully updated Second Edition. This reliable resource reflects current economic conditions, and offers additional chapters on relative value analysis, value-at-risk measures and information on instruments like TIPS (treasury inflation protected securities). Offers insights into value-at-risk, relative value measures, convertible bond analysis, and much more Includes updated charts and descriptions using Bloomberg screens Covers important analytical concepts used by portfolio managers Understanding fixed-income analytics is essential in today's dynamic financial environment. The Second Edition of Introduction to Fixed Income Analytics will help you build a solid foundation in this field.

Summary
Preface. About the Authors. CHAPTER 1 Time Value of Money. Future Value of a Single Cash Flow. Present Value of a Single Cash Flow. Compounding/Discounting When Interest Is Paid More Than Annually. Future and Present Values of an Ordinary Annuity. Yield (Internal Rate of Return). Concepts Presented in this Chapter. Appendix: Compounding and Discounting in Continuous Time. Questions. CHAPTER 2 Yield Curve Analysis: Spot Rates and Forward Rates. A Bond Is a Package of Zero-Coupon Instruments. Theoretical Spot Rates. Forward Rates. Dynamics of the Yield Curve. Concepts Presented in this Chapter. Questions. CHAPTER 3 Day Count Conventions and Accrued Interest. Day Count Conventions. Computing the Accrued Interest. Concepts Presented in this Chapter. Questions. CHAPTER 4 Valuation of Option-Free Bonds. General Principles of Valuation. Determining a Bond's Value. The Price/Discount Rate Relationship. Time Path of Bond. Valuing a Zero-Coupon Bond. Valuing a Bond Between Coupon Payments. Traditional Approach to Valuation. The Arbitrage-Free Valuation Approach. Concepts Presented in this Chapter. Questions. CHAPTER 5 Yield Measures. Sources of Return. Traditional Yield Measures. Yield to Call. Yield to Put. Yield to Worst. Cash Flow Yield. Portfolio Yield Measures. Yield Measures for U.S. Treasury Bills. Yield Spread Measures Relative to a Spot Rate Curve. Concepts Presented in this Chapter. Appendix: Mathematics of the Internal Rate of Return. Questions. CHAPTER 6 Analysis of Floating-Rate Securities. General Features of Floaters. Valuing a Risky Floater Valuation of Floaters with Embedded Options. Margin Measures. Concepts Presented in this Chapter. Questions. CHAPTER 7 Valuation of Bonds with Embedded Options. Overview of the Valuation of Bonds with Embedded Options. Option-Adjusted Spread and Option Cost. Lattice Model. Binomial Model. Illustration. Concepts Presented in this Chapter. Questions. CHAPTER 8 Cash Flow for Mortgage-Backed Securities and Amortizing Asset-Backed Securities. Cash Flow of Mortgage-Backed Securities. Amortizing Asset-Backed Securities. Concepts Presented in this Chapter. Questions. CHAPTER 9 Valuation of Mortgage-Backed and Asset-Backed Securities. Static Cash Flow Yield Analysis. Monte Carlo Simulation/OAS. Concepts Presented in this Chapter. Questions. CHAPTER 10 Analysis of Convertible Bonds. General Characteristics of Convertible Bonds. Tools for Analyzing Convertibles. Call and Put Features. Convertible Bond Arbitrage. Other Types of Convertibles. Concepts Presented in this Chapter. Questions. CHAPTER 11 Total Return. Computing the Total Return. OAS-Total Return. Total Return to Maturity. Total Return for a Mortgage-Backed Security. Portfolio Total Return. Total Return Analysis for Multiple Scenarios. Concepts Presented in this Chapter. Questions. CHAPTER 12 Measuring Interest Rate Risk. The Full Valuation Approach. Price Volatility Characteristics of Bonds. Duration. Other Duration Measures. Convexity. Price Value of a Basis Point. The Importance of Yield Volatility. Concepts Presented in this Chapter. Questions. CHAPTER 13 Value-at-Risk Measure and Extensions. Value-at-Risk. Conditional Value at Risk. Concepts Presented in this Chapter. Questions. CHAPTER 14 Analysis of Inflation-Protected Bonds. Breakeven Inflation rate. Valuation of TIPS. Measuring Interest Rate Risk. Concepts Presented in this Chapter. Questions. CHAPTER 15 The Tools of Relative Value Analysis. How Portfolio Managers Add Value. Yield Spreads over Swap and Treasury Curves. Asset Swaps. Credit Default Swaps. Concepts Presented in this Chapter. Questions. CHAPTER 16 Analysis of Interest Rate Swaps. Description of an Interest Rate Swap. Interpreting a Swap Position. Terminology, Conventions, and Market Quotes. Valuing Interest Rate Swaps. Primary Determinants of Swap Spreads. Dollar Duration of a Swap. Concepts Presented in this Chapter. Questions. CHAPTER 17 Estimating Yield Volatility. Historical Volatility. Implied Volatility. Forecasting Yield Volatility. Concepts Presented in this Chapter. Questions. INDEX.

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COME GUADAGNARE IN BORSA CON LA PSICOLOGIA - Renato Paludetto

Un manuale con una pratica impostazione operativa, ricco di test di autovalutazione e relative soluzioni, per mettersi alla prova nelle situazioni che spesso si rivelano autentiche trappole. Uno strumento utile per chi, desiderando inoltrarsi per la prima volta nell'affascinante mondo della Borsa, vuole evitare i classici errori da principianti oppure per chi opera da anni nel settore e non capisce quali siano gli errori più subdoli che continua inconsapevolmente a commettere.

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UN MATEMATICO GIOCA IN BORSA - John Paulos

CONSIGLI E SCONSIGLI PER CHI VUOLE DIVENTARE RICCO CON LE BUONE AZIONI

Un matematico gioca in Borsa racconta con straordinario brio e divertimento una vicenda basata su una esperienza personale. Inizia quando Paulos decide di investire una piccola somma acquistando un pacchetto di titoli di una società high tech dal luminoso avvenire (così asserivano unanimi gli esperti). Come un amore sfortunato, quelle azioni lo intrappolano nell'universo della Borsa: un mondo dove la psicologia umana conduce facilmente all'errore (e poi, peggio ancora, spinge a perseverare nell'errore), dove vigono regole che sfidano l'intuizione e il buon-senso, e dove spesso regna il paradosso.

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I SEGRETI DI WARREN BUFFETT - Mary Buffett, David Clark

Come avere successo negli affari evitando le trappole del mercato

La sapienza affaristica e industriale di Warren Buffett (uno dei primi dieci uomini più ricchi al mondo) è semplice e facile da mettere in pratica. Le sue strategie di investimento hanno alle spalle una filosofia che non richiede chissà quali studi e competenze tecniche. È piuttosto una filosofia della razionalità applicata al lungo periodo e questo volume raccoglie un ventaglio amplissimo di casi e situazioni illustrati con grande efficacia da Buffett a beneficio del lettore-risparmiatore-investitore.

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ANALISI TECNICA DEI MERCATI FINANZIARI E TRADING ON LINE - Achille Fornasini

L'avvento e la diffusione di Internet hanno favorito lo sviluppo dei servizi di trading on line e promosso l'ulteriore integrazione dei mercati finanziari. La compravendita di valori mobiliari on line è ormai alla portata di tutti, ma il passaggio dall'intermediazione finanziaria tradizionale all'operatività telematica richiede alcune conoscenze tecnologiche basilari e l'acquisizione di una maggiore consapevolezza circa gli strumenti e le metodologie in grado di agevolare la pianificazione e la gestione di coerenti ed efficaci politiche di posizionamento sui mercati.

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ANALISI TECNICA DI BASE - Federico G. Zancanella

Il testo è particolarmente adatto a tutti coloro che da poco si sono affacciati all'Analisi tecnica. Con un linguaggio semplice e chiaro sono illustrati e commentati gli indicatori più diffusi e di maggiore utilità per una interpretazione grafica del mercato (MACD, RSI, OBV, ecc.). A completare l'opera vi è una sezione introduttiva sui padri dell'Analisi tecnica assieme ad alcuni brevi pareri sull'utilizzo di questa da parte di affermati professionisti ed operatori del mondo della finanza.


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ANALISI TECNICA - Michael Khan

L'analisi tecnica rappresenta un argomento di cruciale importanza per tutti gli investitori. Questo potente strumento mette a disposizione tecniche di analisi basate su elementi razionali per scegliere le azioni migliori e ottenere i profitti più elevati. Accade però spesso che l'analisi tecnica, con i suoi metodi e le sue tecniche, confonda i potenziali investitori e susciti dubbi e perplessità. Per fugare ogni dubbio, Kahn ha scritto questa guida pratica che, rinunciando al gergo per iniziati e a rituali per adepti, traduce questa raffinata tecnica di analisi in un linguaggio piano e comprensibile anche ai neofiti. Il risultato di questo approccio è un manuale di grande fruibilità che vi consentirà di apprendere le tecniche e i metodi dell'analisi tecnica per avere a disposizione un ulteriore strumento di valutazione che potrete affiancare a quelli che già conoscete e utilizzate per decidere i vostri investimenti.

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ANALISI TECNICA DEI MERCATI FINANZIARI di John Murphy

Questa seconda edizione, completamente riveduta e aggiornata, contiene tutte le nuove tecniche di analisi e i più recenti sviluppi in questo campo ormai sempre più in veloce evoluzione. L'opera è arricchita con centinaia di illustrazioni e con l'aggiunta di tre nuovi capitoli che esemplificano alcuni punti cruciali: Indicatori del mercato azionario; Tecnica dei candlesticks; Intermarket analysis. Il testo fornisce infine alcune nuove sezioni riguardanti lo sviluppo di sistemi computerizzati, gli indicatori tecnici avanzati e le recenti forme di analisi come il market profile. Un utile glossario dei termini più usati in ambito finanziario chiude il volume insieme al dettagliato indice analitico.

Sommario
Filosofia dell'analisi tecnica - La teoria di Dow - Come si costruisce un grafico - Concetti fondamentali di trend - Le principali formazioni di inversione - Figure di continuazione - Volume e open interest - Grafici di lungo periodo - Medie mobili - Oscillatori e opinione contraria - Grafici point & figure - I candlesticks giapponesi - La teoria Elliott Wave o delle onde di Elliott - I cicli temporali - Computer e rading systems - Gestione patrimoniale e tattiche operative - Il legame tra mercato azionario e mercato dei futures: intermarket analysis - Gli indicatori del mercato azionario - Checklist. Appendice A: Indicatori tecnici avanzati. Appendice B: Market profile. Appendice C: Costruire un trading system. Appendice D: Contratti futures continuativi. Glossario. Indice analitico

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COME SI LEGGONO I MERCATI. L'AGENDA DEGLI EVENTI PRICE SENSITIVE. UNA GUIDA PER di Stefano Natoli e Guido Plutino

Che cosa accomuna l'ultima scoperta industriale del mondo occidentale, il colpo di Stato in una piccola nazione africana ricca di materie prime, l'indiscrezione su un'operazione di merger tra due importanti aziende e una riunione della Banca centrale europea? Il fatto di essere eventi market mover, in grado cioè di "muovere", di influenzare in un senso o nell'altro, i mercati finanziari. Più i mercati si integrano e si globalizzano, più aumenta la loro "volatilità" e più cresce l'universo degli avvenimenti price sensitive. In pratica, si moltiplicano quei continui e improvvisi cambi di direzione delle quotazioni capaci di mettere a dura prova i nervi anche degli investitori più smaliziati. C'è un rimedio? Più che altro esiste uno strumento valido per "prepararsi all'impatto" inevitabile di questa volatilità: conoscere gli eventi price sensitive o market mover. Con un linguaggio chiaro anche per i non "addetti ai lavori", Come si leggono i mercati è uno strumento operativo indispensabile che spiega quali sono questi eventi e come influiscono sulle quotazioni degli strumenti finanziari.

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Nuove Obbligazioni RBS Cina ed Europa dal 2 dicembre 2010

RBS N.V. (rating S&P A+) quota da giovedì 2 dicembre sul mercato MOT di Borsa Italiana due nuove obbligazioni, RBS Cina ed RBS Europa, legate rispettivamente alle performance dell’azionario cinese ed europeo.

L’obbligazione RBS CINA (codice ISIN NL0009629062, durata 5 anni) prevede che venga pagata una cedola lorda del 5,5% per ognuno degli anni passati dall’emissione e sempre del 5,5% negli anni successivi, se in una delle date di rilevazione (11 novembre di ogni anno) l’indice Hang Seng China Enterprises risulti superiore del 40% al livello iniziale 12757,10. Se non si verifica la condizione, fermo restando comunque il rimborso del 100% del valore nominale, viene pagata una cedola lorda a scadenza corrispondente all’eventuale performance positiva dell’indice rispetto al suo livello iniziale.

L’obbligazione RBS EUROPA (codice ISIN NL0009629070, durata 5 anni) prevede che venga pagata una cedola lorda del 5,5% per ognuno degli anni passati dall’emissione e sempre del 5,5% negli anni successivi, se in una delle date di rilevazione (11 novembre di ogni anno) l’indice EuroStoxx50 risulti superiore del 25% al livello iniziale 2736,96. Se non si verifica la condizione, fermo restando comunque il rimborso del 100% del valore nominale, viene pagata una cedola lorda a scadenza corrispondente all’eventuale performance positiva dell’indice rispetto al suo livello iniziale.

fonte: RBSbank

Vantaggi e svantaggi derivanti dall'utilizzo del criterio del Fair Value

I Principi contabili internazionali assurgono a principale criterio di valutazione per le poste in bilancio il fair value ovvero "il corrispettivo al quale un'attività può essere scambiata o una passività estinta fra parti consapevoli e disponibili in una libera transazione fra terzi (no operazioni infragruppo)". Il significato della parola fair value è stato (ed è tuttora) a lungo dibattuto. Dalla prassi italiana viene spesso tradotto come valore "equo" di scambio o valore "adeguato" (ossia in grado di esprimere la potenziale consisitenza del patrimonio senza privilegiare particolari classi di stakeholders) come "valore teorico di scambio" (cui ragionevolmente possono tendere controparti consapevoli e disponibili di una potenziale transazione di mercato) o ancora come "valore economico di scambio" (in analogia con la definizione Zappiana di capitale economico). Fatto sta che il dibattito sviluppatosi attorno a questo criterio di rilevazione contabile (e i suoi apetti emersi nelle sue prime applicazioni nei bilanci delle imprese) ha fatto emergere le sue principali virtù e manchevolezze in tal modo sintetizzabili:

* Il costo storico al contrario riflette valori originati in momenti e condizioni diverse (lo scambio può essere temporalmente lontano dalla data di valutazione)

Ne consegue che l'informazione fornita dall'utilizzo del fair value è senza dubbio rilevante ma l'attendibilità della stessa risulta poco garantita, ragion per cui lo IASB (che ne ha promosso l'utilizzo per mezzo degli Standard contabili IAS/IFRS) tenta di mediare a queste esigenze prevedendone l'impiego SOLO per le voci di bilancio misurabili con sufficiente grado di attendibilità (ex: strumenti finanziari quotati su mercati sufficientemente stabili, trasparenti, liquidi e con prezzi attendibili o mediante l'utilizzo di metodi di valutazione alternativi quali il metodo patrimoniale semplice, il metodo reddituale semplice e il metodo dei multipli di mercato).
Dott.ssa Valeria Ponis

Prassi contabile Italiana vs Principi IAS/IFRS: principali differenze fra criteri di valutazione in bilancio

La prassi contabile italiana assumeva come criterio principe per la valutazione degli asset patrimoniali l’approccio del costo storico, ossia il prezzo originario della transazione comprensivo di eventuali proventi ed oneri accessori direttamente imputabili alla stessa. L’utilizzo della suddetta metodologia faceva si che il patrimonio aziendale non riflettesse  le sue possibili variazioni incrementative non rendendosi di fatto idoneo a fornire una visione in chiave prospettica dell’impresa. Nell’attuale prassi contabile internazionale IAS/IFRS (recepita in Italia con D.Lgs n° 38 del 2005) invece sono ammesse nella valutazione degli asset patrimoniali rivalutazioni e svalutazioni rispetto al valore originario della transazione. Ciò rende possibile la rilevazione di utili e perdite derivanti da sole variazioni di valore intervenute nell’esercizio utili per assumere decisioni in campo economico (sebbene più incerte e volatili). Ciò ha determinato il passaggio da una configurazione Zappiana di reddito prodotto “nello scambio e per lo scambio” ad una di “reddito potenzialmente prodotto” che vede il concorso alla formazione del reddito anche ad utili attesi relativi ad operazioni che ancora non hanno completato il loro ciclo economico. In tal modo la rilevazione dei componenti economici si sposta dal momento in cui lo scambio ha luogo sul mercato, al momento in cui esso potrebbe essere attuato. E’ per questo che il reddito potenzialmente prodotto spesso viene identificato con il concetto di “comprehensive income“ che la dottrina anglosassone riconduce ad un risultato di periodo nel quale confluiscono anche componenti di carattere meramente valutativo.

Il maggior pericolo di tale cambiamento è da sempre stato ricondotto alla possibilità di intaccare l’integrità economica del capitale MA, ad un’attenta valutazione è possibile rilevare come il principio della prudenza (che ha guidato a lungo le decisioni nella prassi contabile nostrana) non venga negato, anzi, sia meglio specificato e quindi più correttamente applicato nei principi contabili internazionali. Tale impostazione prevede infatti, per la maggioranza degli elementi patrimoniali valutati al valore di mercato (fair value), che le variazioni positive derivanti da adeguamenti di valore, siano imputate in una riserva di patrimonio netto e vi restino accantonate sino a quando il saldo della rivalutazione non venga effettivamente realizzato. Solo gli Standard che disciplinano la realizzazione probabile e attendibilmente determinabile di componenti reddituali dispongono di imputare direttamente a conto economico le variazioni di fair value (ex: attività e passività detenute per la negoziazione). Ciò trova ulteriore conferma nella logica sottesa alla quantificazione delle perdite presunte; con il criterio del fair value tali perdite si rilevano contabilmente ogniqualvolta il valore corrente di un elemento patrimoniale attivo o passivo sia inferiore o superiore a quello precedentemente iscritto in bilancio, nella prassi contabile italiana invece è necessario accertare che si sia verificata una perdita durevole di valore che, contabilizzata mediante una svalutazione, esprima l’irrecuperabilità del valore netto contabile dell’elemento patrimoniale.
Dott.ssa Valeria Ponis

Quali sono gli indicatori economici più importanti?

La maggior parte degli indicatori economici possono essere suddivisi in indicatori principali e in indicatori di ritardo. Gli indicatori anticipatori delle tendenze e dei fattori economici, prevedono il cambiamento prima che l’economia inizia a seguire un particolare schema o una tendenza. Questi indicatori sono usati per predire dei cambiamenti nell’economia. Gli indicatori in ritardo invece mettono in evidenza i cambiamenti economici solo dopo che il cambiamento ha già iniziato a seguire un particolare schema o una tendenza.

Andiamo ora a vedere quali sono i principali indicatori economici da tenere in considerazione.

Il prodotto interno lordo, PIL, ovvero la somma del valore di tutti i beni e di tutti i servizi prodotti da società straniere o nazionali in Italia. Il PIL indica il ritmo al quale l’economia di un paese è in crescita o in diminuzione ed è considerato il più ampio indicatore della produzione economica.

La produzione industriale è una misura ponderata della catena del cambiamento nella produzione di fabbriche, nonché una misura delle loro capacità industriali e di quante risorse disponibili tra fabbriche, servizi e miniere sono utilizzate, dato comunemente noto come grado di utilizzazione degli impianti. La produzione del settore rappresenta un quarto dell’economia. Il tasso di utilizzo della capacità fornisce una stima di quanta capacità di produzione di fabbrica è in uso.

Il Purchasing Managers Index, PMI, è un indice composito mensile delle condizioni delle fabbriche nazionali, costruito a partire dai dati sui nuovi ordinativi, dai dati della produzione, dai tempi di consegna dei fornitori e considerando i ritardi, le scorte, i prezzi, l’occupazione, gli ordini di esportazione e gli ordini di importazione. E’ diviso in due sottoindici, ovvero quello della produzione e quello del settore non manifatturiero.

Il Producer Price Index, PPI, è una misura delle variazioni dei prezzi nel settore manifatturiero. Questo indicatore misura le variazioni dei prezzi medi di vendita dei produttori nazionali nel settore manifatturiero, minerario, agricolo e delle industrie elettriche. Il PPI più spesso utilizzato per l’analisi economica è quello relativo ai prodotti finiti e ai beni intermedi.

Il Consumer Price Index, CPI, noto anche come indice dei prezzi al consumo, è una misura del livello del prezzo medio pagato dai consumatori che sono l’80% della popolazione, per un determinato paniere di beni e di servizi. Si riferisce alle variazioni di prezzo in oltre 200 categorie.

Gli ordini dei beni durevoli indicano i nuovi ordini che saranno consegnati immediatamente o in futuro. Un bene durevole è definito come un bene che dura per un periodo prolungato di tempo, almeno tre anni.

I dati legati all’indice occupazionale sono definitivamente importanti. Il calcolo di questo dato economico va a misurare il numero di posti di lavoro creati dalle 500 industrie degli stati degli Stati Uniti e dalle 255 aree metropolitane. Le stime di occupazione sono basate su un sondaggio tra le grandi imprese e conta anche il numero di lavoratori salariati che lavorano part-time o full-time negli istituti di governo.

I dati delle vendite al dettaglio sono una misura del gettito totale che hanno i negozi al dettaglio. Viene calcolato prendendo dei campioni che rappresentano ogni tipo e ogni dimensione delle imprese del commercio al dettaglio. Sono usati anche per capire i modelli di spesa dei consumatori. E’ un dato che viene regolato per le normali variazioni stagionali. Le vendite al dettaglio dei beni non durevoli comprendono le merci vendute ai privati. E’ un dato molto importante dato che i consumi privati rappresentano la maggior quota del PIL di un paese.

Oro e valute, qual'è il loro legame?

L’oro è stato molto forte negli ultimi tempi, ricevendo un numero crescente di attenzioni e di interessi da parte degli investitori, che lo hanno fatto volare a nuovi livelli record. E’ anche vero che non bisogna necessariamente commerciare in oro per beneficiare della recente volatilità di questo metallo. In realtà, molte delle coppie di valute più popolari sono state in movimento in tandem con l’oro.

Tra le varie valute, quella che ha avuto la maggior correlazione con l’andamento del metallo prezioso è stata sicuramente l’EUR/USD, seguito dal rapporto di cambio tra sterlina e dollaro USA e da quello AUD/USD.

Il flusso di notizie della settimana è stato dominato dagli sviluppi della crisi del debito irlandese, che ha portato l’avversione al rischio a livelli massimi in tutti i mercati finanziari. La situazione in Irlanda ha avuto un grave impatto sui mercati già la scorsa settimana, pur essendo un impatto limitato all’Euro. Il dollaro americano ha continuato a scendere rispetto alle altre valute, mentre l’oro ha raggiunto un nuovo livello di record. Così, abbiamo visto che la forte correlazione tra oro e il rapporto di cambio EUR / USD è diminuito considerevolmente, mentre quello tra l’oro e le altre coppie è ancora molto forte. Ma questo la settimana scorsa.

Questa settimana il rapporto di cambio EUR / USD ha continuato a scendere, anche se anche altre valute rivali del dollaro hanno perso terreno. L’oro ha registrato un netto calo che ha permesso alla coppia di valute EUR / USD in particolare, ma anche ad altre coppie di valute, come la già citata GBP / USD, di rafforzare ulteriormente la correlazione con l’oro.

Sicuramente nel corso della giornata di oggi ma anche durante la prossima settimana bisognerà stare attenti all’andamento dell’oro se si volesse investire in valute, dato che la correlazione forte ne lega gli andamenti.

Possiamo dire che oggi probabilmente non è il momento migliore per aprire delle posizioni EUR / USD. Il rapporto a lungo termine tra l’euro e l’oro è altamente instabile e gli elementi fondamentali non supportano una forte correlazione positiva. L’oro è in un momento di consolidamento, dato che si tratta di un rifugio sicuro contro il debauchment delle borse. Come negli Stati Uniti, la politica monetaria della zona euro è molto allentata, il che porta ad avere una valuta più debole.

Invece i trader dovrebbero continuare a guardare ad altre valute che sono più legate alle materie prime e che beneficiano di migliori condizioni. La coppia AUD / USD in particolare sembra interessante, in quanto è sostenuta da dei tassi di interesse più alti, così come dalla prospettiva di un ulteriore inasprimento delle condizioni monetarie in futuro. Questa coppia di valute ha visto il suo livello di correlazione con l’oro rafforzarsi a livello quotidiano ed intraday.

E qual’è la correlazione tra valore delle aziende ETF e oro? Il valore delle aziende ETF, ovvero che operano negli Exchange Trade Funds, è sceso per la quarta volta in cinque settimane, mentre l’oro è caduto di quasi 95 dollari dal livello record della settimana scorsa, a quota 1424,60 dollari. Sebbene i prezzi siano risaliti dai minimi recenti, non possiamo fare a meno di chiederci se questa situazione sia ancora più a lungo termine. Le aziende sono ai livelli di luglio, mentre i prezzi dell’oro sono 100 dollari più in alto. Negli ultimi anni abbiamo osservato una relazione molto forte tra queste due variabili, quindi la cautela è giustificata. Tuttavia, esiste sempre la possibilità che la domanda provenga da altri segmenti del mercato dell’oro, come ad esempio quello degli investimenti fisici, che non è un valore che si può misurare in tempo reale.

E' questo il momento di introdurre una tassa sulle transazioni finanziarie?

130 economisti italiani hanno firmato un appello per la l'introduzione di una tassa sulla transazioni finanziarie (TTF). L'idea di un provvedimento di questo tipo circola da alcuni decenni, sotto svariate forme, partendo dalla cosiddetta Tobin Tax.
Mi chiedo, è questo il momento più opportuno, ammesso che sia mai opportuno caricare di ulteriori oneri queste operazioni, di introdurre una tassa sulle transazioni finanziarie? A voi la risposta.

Leggi l'appello e l'articolo di commento 

VOLKSWAGEN annuncia investimenti per 51,6 miliardi

Il gruppo auto tedesco Volkswagen ha annunciato che investirà 51,6 miliardi di euro nei prossimi cinque anni. In particolare 41,3 miliardi saranno destinati a investimenti in proprietà, stabilimenti e macchinari.
Le joint venture in Cina comporteranno ulteriori 10,6 miliardi di euro di investimenti nel periodo 2011-2015, ha sottolineato la società. Nel complesso il rapporto investimenti - ricavi da vendite sarà mediamente di circa il 6% nel periodo 2011-2015.

Osservazioni di Banca d'Italia sul settore bancario

Il capo del servizio di Normativa e Politiche di vigilanza della Banca d'Italia ha fatto il punto sullo stato di salute del settore bancario italiano. In particolare ha dichiarato che:


1) Le banche italiane sono adeguatamente capitalizzate per assorbire le perdite derivanti da un significativo deterioramento macroeconomico e da un aumento del rischio sovrano.

2) A fine giugno, l'esposizione complessiva delle banche italiane verso l'area Euro era pari a 163 miliardi di euro di cui il 40% (circa 65 miliardi di euro) nei confronti di Paesi con un elevato rischio sovrano, aventi cioè un Cds (credit default swap) sopra i 200 punti base.

3) Le scadenze obbligazionarie delle prime cinque banche italiane entro la fine del 2011 rappresentano circa il 26% delle totale passività.

4) Banca d'Italia ha infine richiamato le banche sulla questione della rimodulazione della commissione di massimo scoperto, che di fatto non avrebbe diminuito l'impatto per i clienti.

Il CIPE eroga 21 mld eu per investimenti

il CIPE ha sbloccato circa 21 miliardi di euro di investimenti per lo sviluppo delle infrastrutture in Italia.

Tra i vari progetti si possono evidenziare i progetti di alta velocità Treviglio - Brescia, Milano - Verona, Milano - Genova.
La notizia è sicuramente molto positiva per il settore costruzioni ed avrà un'impatto positivo per Impregilo  che dovrebbe attestarsi intorno ai 3 miliardi di euro, mentre per Astaldi  a circa 1 miliardo.

Interessante, Bulgari utile netto 16,6 mln +137%

Il Consiglio di Amministrazione di Bulgari S.p.A. ha approvato il resoconto intermedio di gestione del Gruppo Bulgari al 30 settembre 2010, che evidenzia un fatturato di 267,9 milioni di Euro, in crescita del 14,9% a cambi correnti (+5% a cambi comparabili) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, un utile operativo di 26,8 milioni di Euro e un utile netto di 16,6 milioni di Euro con un forte miglioramento(+137%) rispetto ai 7 milioni di Euro registrati nel terzo trimestre 2009. L’utile operativo, grazie al contenimento dei costi e al buon andamento dei ricavi, si è attestato a 26,8 milioni di Euro a fronte dei 18,6 milioni di Euro nel terzo trimestre 2009 (+44,5%).

Mediolanum: distribuzione acconto dividendo

In conformità alle deliberazioni assunte dal Consiglio di Amministrazione del 10 novembre 2010, l'acconto sui dividendi dell'esercizio 2010 è di Euro 0,085 lordi per azione (cedola n. 21).
Il dividendo potrà essere incassato dagli aventi diritto a partire dal 25 novembre 2010 - al lordo o al netto delle ritenute secondo il relativo regime fiscale - presso i propri intermediari.
Nel mercato di quotazione le azioni saranno negoziate ex dividendo a far data dal 22 novembre 2010.

RBS nuova obbligazione Real Brasile 8%

Da venerdì 29 ottobre quota sul mercato MOT di Borsa Italiana un’obbligazione sul mercato emergente del Brasile: REAL BRASILE 8%, cedole mensili, 8% annuo per 3 anni, scadenza 26.10.2013, codice ISIN NL0009599489, investimento minimo 2.500 Real (corrispondenti a 1.047 Euro al 25.10.2010).
I pagamenti delle cedole ed il rimborso del valore nominale a scadenza sono effettuati nel controvalore in Euro dei Real al cambio corrente (il valore delle cedole e del capitale investito sono infatti soggetti a rischio cambio Euro/Real). Non è necessario avere un conto in valuta.


fonte: rbsbank

Pirelli & C e Prelios, da oggi via allo spin off

Da oggi per ogni titolo Pirelli & C. ogni azionista si troverà in portafoglio un'azione Pirelli & C. (PC.MI) e una azione Prelios (PRS.MI), due titoli distinti che verranno contrattati separatamente.

Prelios è il nuovo nome della ex Pirelli Real Estate.

Tutte le gare d'appalto, concorsi pubblici e vendite giudiziarie

Il sito Enti e Tribunali offre tre sezioni contenenti ciascuna, un catalogo di consultazione sulle gare d'appalto, i concorsi pubblici e le vendite giudiziarie. Il tutto corredato da: opportunità di acquisto, informazioni e le procedure per poter partecipare alle aste.
Un motore di ricerca interno offre agli operatori pubblici e agli altri utenti del mercato un servizio tempestivo, mirato, flessibile ma soprattutto efficace, in grado di soddisfare non solo le esigenze di comunicazione ma anche quelle di informazione.

Che cos'è l’Average True Range (ATR)

L’Average True Range, noto anche come ATR in breve, è un indicatore molto utile perché racconta istantaneamente come sta andando la volatilità dei mercati. Una ATR basso indica che il mercato è relativamente piatto con delle gamme di trading stretto: è quello che accade all’ATR Forex quando le sedute di borsa di una data valuta sono chiuse. Al contrario, un valore elevato di questo indicatore ci indica un mercato molto volatile.
Questo potrebbe non sembrare un indicatore molto utile, ma l’Average True Range può essere prezioso soprattutto se sei un commerciante veloce. L’ATR è infatti un segnale forte che la moneta si muove molto o poco. Di conseguenza, si può mettere in pratica una strategia di trading piuttosto che un’altra.

L’indicatore ATR non ti dice la direzione del movimento ma solo la volatilità, così una volta che si vede una forte crescita si dovrebbe dare uno sguardo anche ad altri indicatori tecnici per vedere se è una posizione di trading in cui vale la pena entrare. Le migliori posizioni sono quelle che corrispondono ad un crossover del MACD e / o ad un crossover dell’EMA, come l’EMA (5) che attraversa l’EMA (20), per esempio.
Per ulteriore conferma si possono anche utilizzare le bande di Bollinger, che forniscono un’altra misura della volatilità. Un breakout da fasce di Bollinger strette, in combinazione con un forte aumento dell’ATR da una base già bassa, è un ottimo segnale che una valuta sta per uscire da una gamma di movimento molto ristretta.

Nel complesso è sicuramente un valore da prendere almeno in consuiderazione. L’Average True Range di tanto in tanto sarà ottimo dato che ci darà immediatamente degli indizi su come i mercati sono volatili e anche se non sono degni di negoziazione. In definitiva, possiamo dire che è un ottimo indicatore da usare affiancato ad altri strumenti di trading più precisi.

Il Parlamento europeo approva il limite di 30 giorni per il pagamento delle fatture

Un limite generale di 30 giorni per i pagamenti di fatture per beni e servizi è stato approvato dal Parlamento mercoledì, che ha cosi confermato l'accordo raggiunto in precedenza col Consiglio. Le nuove regole dovrebbero garantire le piccole imprese dai ritardi nei pagamenti e favorire cosi l'innovazione e la creazione di posti di lavoro.

Come regola generale, il limite per il pagamento di una fattura per beni e servizi, sia nel settore pubblico sia in quello privato, sarà ora di 30 giorni. I negoziatori del Parlamento hanno anche assicurato che eccezioni a tale regola saranno possibili solo in circostanze specifiche.
La relatrice Barbara Weiler (S&D, DE) ha detto durante il dibattito di martedì sera: "La presente direttiva spianerà la strada a una cultura nuova sui pagamenti: abbiamo voluto garantire che i diritti delle aziende più piccole siano rispettati al fine di migliorare la liquidità e creare un clima migliore per gli investimenti in nuovi posti di lavoro". La relatrice ha inoltre sottolineato che non è in alcun modo intenzione del Parlamento di far durare il periodo di attuazione delle nuove regole due anni: "Da gennaio gli Stati membri dovrebbero iniziare il recepimento", ha concluso.

Per oltre un anno, i deputati hanno spinto per l'adozione di regole severe e chiare sui termini di pagamento, al fine di migliorare la solvibilità e aiutare le imprese creditrici. L'accordo ha ricevuto il sostegno di tutti i gruppi politici ed è stato adottato con 612 voti in favore, 12 contrari e 21 astensioni.
I nuovi termini di pagamento

Nelle relazioni "business to business", sarà possibile estendere il limite previsto di 30 giorni a 60 solo se le parti sono d'accordo e se previsto espressamente dal contratto. L'estensione è possibile anche oltre i 60 giorni se "espressamente concordata" col creditore nel contratto di vendita e se non risulta essere "fortemente ingiusta" nei confronti dello stesso creditore.

Anche per il settore pubblico, la regola generale è di 30 giorni, ma le eccezioni sono regolate in maniera più severa: qualsiasi estensione del termine di pagamento deve essere non solo espressamente prevista, ma anche "oggettivamente giustificata". I deputati hanno ottenuto che nessuna deroga, nel settore pubblico, vada comunque oltre i 60 giorni.

Esenzioni per i servizi sanitari pubblici

Gli Stati membri saranno liberi di determinare un termine di pagamento di massimo 60 giorni per gli enti pubblici che offrono servizi di sanità pubblica. Tale eccezione è giustificata dalla natura particolare di entità come gli ospedali pubblici, che sono finanziati, in larga misura, da rimborsi ottenuti attraverso il sistema sanitario nazionale.

Tassi d'interesse e periodi di verifica

Il Parlamento ha spinto con successo il Consiglio ad accettare un tasso d'interesse legale di almeno l'8%. Il creditore avrà anche il diritto di ottenere dal debitore una somma di almeno €40 per coprire i costi di recupero del debito.

Il periodo necessario per la verifica che i beni e i servizi venduti corrispondano ai termini previsti nel contratto è stato fissato a 30 giorni. Il periodo può essere esteso nel caso specifico di contratti complessi, ma solo se tale possibilità è espressamente concordata e se non è "fortemente ingiusta" verso il creditore.

Prossime tappe

L'accordo approvato deve ora essere formalmente adottato dal Consiglio. La nuova direttiva entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione sul Gazzetta ufficiale dell'UE. Gli Stati membri avranno poi due anni per conformarsi alle nuove regole.



Superindice dell'Ocse in calo in tutto il Mondo

Il superindice dell'Ocse è sceso dello 0,1% anche ad agosto, dopo un analogo calo a luglio. Quel che più preoccupa è che l'Ocse rileva un rallentamento della crescita anche in Brasile, India e Cina.

Titoli sospesi a tempo indeterminato

Sono sospesi a tempo indeterminato dalle contrattazioni:
BIOERA, EUTELIA, FINARTE CASA D'ASTE, MARIELLA BURANI, SETECO, SOCOTHERM, VIAGGI DEL VENTAGLIO, UNI LAND.

USA: 39000 posti persi nel settore privato a settembre

Nel mese di settembre l'occupazione nel settore privato in Usa è diminuita di 39mila unità prendendo in contropiede gli economisti, che in media si aspettavano una crescita di 20mila posti di lavoro. Un brutto dato in vista dell'importante appuntamento di venerdì con i dati completi sul mercato del lavoro Usa.

Interessante: Chl entra nella distribuzione farmaceutica

Chl opererà nel settore della distribuzione farmaceutica attraverso Farmachl, società controllata al 51%.

Lo riferisce una nota della società di e-commerce spiegando che Farmachl sarà attiva attraverso una propria distribuzione ed una catena di negozi in franchising collocati sul territorio nazionale.

Irlanda rischia il declassamento

Moody's ha messo sotto osservazione il rating A2 dell'Irlanda per un possibile declassamento.

Il Giappone taglia i tassi

La Banca centrale del Giappone ha deciso di abbassare il tasso di riferimento dallo 0,1% a zero. Inoltre ha deciso di iniettare liquidità nel sistema creando un fondo da 60 miliardi di dollari per acquistare titoli di Stato e altri asset finanziari.

USA: la vendita di case esistenti è in aumento del 4,3% nel mese di agosto

Nel mese di agosto l'indice delle vendite di case con contratti in corso, ha evidenziato una variazione positiva del 4,3%, in frenata rispetto alla rilevazione precedente. Il dato però ha battuto le attese degli analisti che avevano stimato una crescita decisamente più contenuta all'1%.

Mediobanca: portafoglio raccomandato long su 19 azioni 4/10/2010

Gli analisti di Mediobanca assegnano l'indicazione long, mantenendo o inserendo nel loro "portafoglio raccomandato", i seguenti titoli:
Enel, Exor, Fiat, Lottomatica, Mediolanum, Pirelli & C., Saipem, Tenaris, Ubi B., Acea, Astaldi, Credem, Danieli & C., Diasorin, Coin, Maire T., Mondadori, Safilo G. e Sorin

Dalla lista escono: Autogrill, Campari, Mediaset, Piaggio, Telecom I

I "selected underperformer" sono B.Popolare, Finmeccanica, Intesa Sanpaolo, Prysmian, Recordati.

Date Consigli di Amministrazione società per conti Terzo Trimestre

Elenco delle società  con le date annunciate per i consigli di amministrazione che esamineranno i conti del terzo trimestre 2010.


A2A 11 novembre

Acea  11 novembre

Acegas-APS  11 novembre

Acque Potabili  9 novembre

Acotel  12 novembre

Acsm-Agam  12 novembre

Actelios  28 ottobre

Aedes  12 novembre

Aeffe  11 novembre

Aeroporto di Firenze  12 novembre

Aicon  (risultati di bilancio) 18 novembre

Amplifon  28 ottobre

Ansaldo STS  2 novembre

Antichi Pellettieri  12 novembre

Apulia Prontoprestito  9 novembre

Arkimedica  12 novembre

Ascopiave  11 novembre

Astaldi  10 novembre

Atlantia 11 novembre

Autogrill  10 novembre

Autostrade Meridionali  29 ottobre

Azimut  11 novembre

Banca Carige  9 novembre

Banca Finnat Euramerica  12 novembre

Banca Generali  5 novembre

Banca Ifis  29 ottobre

Banca Monte dei Paschi di Siena  11 novembre

Banca Popolare Etruria e Lazio 10 novembre

Banca Popolare Milano  9 novembre

Banca Popolare Spoleto  8 novembre

Banco di Desio e della Brianza  11 novembre

Banco di Sardegna  11 novembre

Banco Popolare  12 novembre

Basic Net  29 ottobre

Bastogi  11 novembre

BB Biotech  28 ottobre

B&C Speakers 10 novembre

Bee Team 11 novembre

Beghelli 11 novembre

Benetton Group  12 novembre

Beni Stabili  8 novembre

Best Union  11 novembre

Bialetti  12 novembre

Biesse 12 novembre

Bioera  15 novembre

Boero Bartolomeo  12 novembre

Bolzoni  12 novembre

Bonifiche Ferraresi  11 novembre

Brembo  11 novembre

Brioschi Finanziaria  12 novembre

Bulgari  11 novembre

Buongiorno  12 novembre

Buzzi Unicem  11 novembre

Cad It 12 novembre

Caleffi  12 novembre

Caltagirone 10 novembre

Caltagirone Editore  9 novembre

Camfin  8 novembre

Campari Group  11 novembre

Cape Live  12 novembre

Carraro 12 novembre

Cattolica Assicurazioni  12 novembre

Cdc  15 novembre

Cembre  11 novembre

Cementir  4 novembre

Centrale del Latte di Torino  11 novembre

Ciccolella  12 novembre

Cir 28 ottobre

Class Editori 11 novembre

Cobra  12 novembre

Cofide  28 ottobre

Cogeme Set 13 novembre

Compagnia Immobiliare Azionaria 11 novembre

Conafi Prestitò  15 novembre

Credito Artigiano  2 novembre

Credito Bergamasco  11 novembre

Credito Emiliano  11 novembre

Credito Valtellinese  9 novembre

Crespi  12 novembre

Csp International12 novembre

Dada  8 novembre

d'Amico International Shipping  28 ottobre

Danieli  (risultati 1° trimestre) 12 novembre

Datalogic  8 novembre

Dea Capital  11 novembre

Digital Bros (risultati 1° trimestre) 11 novembre

Dmail Group  11 novembre

Edison 26 ottobre

Eems  12 novembre

El.En.  12 novembre

Elica  11 novembre

Emak  12 novembre

Enel  10 novembre

Enervit  11 novembre

Engineering  12 novembre

Eni  28 ottobre

Erg 11 novembre

Erg Renew  9 novembre

ErgyCapital  9 novembre

Esprinet  11 novembre

Eurotech (ETH.MI) 12 novembre

Eutelia  12 novembre

Everel 12 novembre

Exor  12 novembre

Exprivia  12 novembre

Fastweb  2 novembre

Fiat  21 ottobre

Fidia  12 novembre

Fiera Milano  5 novembre

Finarte  12 novembre

Finmeccanica  3 novembre

Fullsix  11 novembre

Gabetti  11 novembre

Gas Plus  12 novembre

Gefran 12 novembre

Gemina  12 novembre

Generali  11 novembre

Geox  12 novembre

Gewiss  3 novembre

GranitiFiandre  12 novembre

Greenvision Ambiente  15 novembre

Gruppo Ceramiche Ricchetti 12 novembre

Gruppo Coin  9 dicembre

Gruppo Editoriale L'Espresso  20 ottobre

Gruppo Minerali Maffei 12 novembre

Gruppo MutuiOnline  11 novembre

Hera  11 novembre

Igd  11 novembre

Ima  12 novembre

Immsi  9 novembre

Impregilo  8 novembre

Indesit Company  29 ottobre

Intek 12 novembre

Intesa Sanpaolo  9 novembre

Irce  15 novembre

Iren 12 novembre

Isagro  11 novembre

Italcementi  5 novembre

Italmobiliare  12 novembre

Interpump Group  10 novembre

IW Bank  5 novembre

Juventus  (risultati 1° trimestre) 11 novembre

Kerself  12 novembre

Kinexia  12 novembre

Kme Group 11 novembre

K.R.Energy 11 novembre

La Doria  11 novembre

Landi Renzo 11 novembre

Le Buone Società 5 novembre

Lottomatica  9 novembre

Luxottica 25 ottobre

Maire Tecnimont  12 novembre

Management&Capitali  11 novembre

Marr  12 novembre

Mediacontech 11 novembre

Mediaset  9 novembre

Mediolanum  10 novembre

Meditarranea delle Acque  10 novembre

Meridiana Fly 9 novembre

Mid industry Capital  12 novembre

Molmed  8 novembre

Mondadori  11 novembre

Mondo Home Entertainment  12 novembre

Mondo TV  11 novembre

Montefibre  9 novembre

Monti Ascensori  12 novembre

Noemalife  12 novembre

Nova Re  11 novembre

Omnia Network  12 novembre

PanariaGroup  12 novembre

Parmalat  11 novembre

Piaggio  29 ottobre

Pininfarina  12 novembre

Piquadro  (risultati 1° semestre) 18 novembre

Pirelli & C.  3 novembre

Pirelli & C. Real Estate  3 novembre

Poligrafica San Faustino  12 novembre

Poltrona Frau Group  11 novembre

Pramac  12 novembre

Premafin Finanziaria 12 novembre

Prima Industrie  10 novembre

Prysmian  10 novembre

Ratti  12 novembre

RCS MediaGroup  10 novembre

Rcf 11 novembre

Rdb  11 novembre

Recordati 26 ottobre

Reno De Medici 8 novembre

Reply  11 novembre

Retelit  11 novembre

Richard Ginori 1735 11 novembre

Risanamento 12 novembre

Rosss  8 novembre

Sabaf  9 novembre

Sadi 12 novembre

Saes Getters  11 novembre

Safilo 5 novembre

Saipem  27 ottobre

Saras  11 novembre

Sat 9 novembre

Save  12 novembre

Seat Pagine Gialle 10 novembre

Servizi Italia  11 novembre

Snai  12 novembre

Snam Rete Gas 27 ottobre

Socotherm 12 novembre

Sogefi  19 ottobre

Sol  12 novembre

Sopaf  12 novembre

Sorin  26 ottobre

Stefanel 12 novembre

Tamburi  12 novembre

Tas  11 novembre

Telecom Italia  4 novembre

Telecom Italia Media 29 ottobre

Terna 12 novembre

Tesmec 11 novembre

Tiscali  9 novembre

Tod's  11 novembre

Toscana Finanza 12 novembre

Trevi Group 12 novembre

TXT e-solutions  4 novembre

Ubi Banca  12 novembre

UniCredit 9 novembre

Uni Land  12 novembre

Unipol  11 novembre

Valsoia  12 novembre

Vianini Industria 5 novembre

Vianini Lavori  8 novembre

Vittoria Assicurazioni  10 novembre

Yoox 10 novembre

Yorkville Bhn  11 novembre

Zignago Vetro  4 novembre

Zucchi  12 novembre

Stacco Dividendi novembre 2010

- 8 novembre DANIELI & C.  ordinarie 0,330 euro - risparmio 0,3507 euro

- 22 novembre ENEL  0,10 euro (acconto 2010), MEDIOBANCA 0,17 euro, SIAS 0,14 euro (straordinario), TERNA 0,08 (acconto 2010), ATLANTIA 0,355 (acconto 2010), TENARIS 0,13$ (acconto 2010), MEDIOLANUM 0,085 (acconto 2010),

- 29 novembre AUTOSTRADA TO-MI  0,14 euro (straordinario)

Allo Studio Iniziative Per Giovani Imprese

Per aiutare la voglia d'impresa della giovani generazioni, il Governo sta pensando di mettere a punto un pacchetto di iniziative per facilitare l'accesso al credito. Ad annuncairlo il ministro per le Politiche giovanili, Giorgia Meloni, intervenuta alla giornata conclusiva del meeting nazionali dei giovani imprendiitori della Cna.
''La questione del credito alle imprese - ha detto il ministro - e' un tema estremamente importante. Per questo, nel pacchetto di iniziative che il governo intende mettere in campo nei prossimi mesi per affrontare la crisi economica c'e' anche quella della giovane impresa''.
A questo proposito il ministro Meloni ha sottolineato che ''la questione e' capire se sia prioritario il meccanismo di garanzia sul credito o se lo sia lavorare su un meccanismo di tassazione agevolata o di detassazione. Nel programma del Pdl si ragionava, per esempio, su una no tax area o su un forfait di una tassazione unica agevolata al 10%. Trovare la copertura economica e' sempre un problema, ma il tema delle giovani imprese e' senz'altro all'attenzione''.

fonte: adnkronos

4,8 milioni le persone in Italia che hanno due occupazioni

Sono quasi 4,8 milioni le persone in Italia che hanno due occupazioni: e se in molti casi, come ad esempio i lavori domestici, si tratta semplicemente di piu' lavori part time per ottenere un salario dignitoso, resistono negli anni anche coloro che a una occupazione standard (a tempo pieno e indeterminato) affiancano un'altra attivita', spesso in nero. Tra le seconde attivita' l'Istat calcola anche l'impiego nell' ''autoproduzione'' come l'occupazione nel proprio orto o i lavori di ristrutturazione di casa, attivita' queste considerate lavoro regolare.
Nella massa del doppio lavoro comunque - spiegano i tecnici Istat - c'e' pero' una grossa fetta di lavoro in nero, spesso nel commercio, nella ristorazione, negli alberghi e nei servizi alla persona Il dato emerge da un raffronto tra i dati dell'Istat sugli occupati totali nel 2009 e le posizioni lavorative calcolate nello stesso anno. A fronte di 24.838.000 occupati in media annua infatti ci sono 29.617.000 posizioni lavorative (tra regolari e irregolari) con una percentuale di irregolarita' nel complesso del 17,6%.
Il numero dei doppiolavoristi - si evince dalla serie storica - e' stato sostanzialmente stabile negli ultimi anni anche se la percentuale sul totale dei lavoratori si e' leggermente abbassata (grazie all'aumento dell'occupazione in generale). Per quasi 900.000 persone il doppio lavoro e in agricoltura (tra l'autoproduzione nel proprio orto e l'impiego nella coltivazione e nel raccolto nei campi di altri). A fronte di 979.000 occupati nel settore nel 2009 c'erano, nello stesso anno 1.837.000 posizioni lavorative. Nel settore del commercio ''allargato'' (commercio, riparazioni, alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni) gli occupati totali (le persone) nel 2009 erano 6.052.000 ma le posizioni di lavoro risultavano essere 8.358.000 con una differenza di oltre 2,3 milioni di unita'.

Questo e' il settore dove e' piu' forte l'utilizzo del part time ma anche dove il sommerso, ad esclusione del lavoro domestico, ha la percentuale piu' alta (28,6% contro il 17,6 di media tra tutti i comparti), quattro volte superiore a quella dell'industria nel complesso. All'interno del comparto del commercio sono il settore degli alberghi e pubblici esercizi e quello dei trasporti e le comunicazioni ad avere la percentuale piu' alta sia di doppio lavoro che di sommerso. Secondo i dati fermi al 2008 il lavoro irregolare in alberghi, ristoranti e bar si avvicina al 42% mentre i ''doppiolavoristi'' sono circa 900.000 (le posizioni lavorative superano le 2,1 milioni di unita' contro gli 1,2 milioni di occupati). Nei trasporti e le comunicazioni la percentuale di lavoro irregolare sfiora il 50% mentre coloro che fanno una doppia attivita' sono quasi 1,2 milioni.

Nel lavoro domestico si concentra il lavoro irregolare (64,2% nel 2008 ma in calo rispetto al 78,6% di dieci anni prima) e le posizioni lavorative complessive che risultano all'Istat sono, sempre secondo i dati risalenti al 2008, 2.230.000 a fronte di 1.465.000 occupati (765.000 quindi i casi di doppio lavoro). Nell'industria sono scarsi sia i caso di doppio lavoro sia quelli di lavoro irregolare (6,8% la percentuale nel 2009). Nell'industria in senso stretto (escluse le costruzioni) la percentuale di irregolarita' del lavoro scende al 4,2% mentre le doppie attivita' sono solo 87.000.

Gli occupati nel settore erano 4.962.000 mentre le posizioni lavorative complessive risultavano essere 5.049.000. Nelle costruzioni, comparto ad alto utilizzo di lavoro irregolare anche a causa della discontinuita' della produzione (cantieri che aprono e chiudono), a fronte di 1.924.000 occupati nel 2009, le posizioni lavorative erano 2.176.000. Nel comparto, l'irregolarita', secondo l'Istat, ha raggiunto il 12,7% in aumento rispetto al 2008 (era al 12%) ma in forte calo rispetto a dieci anni prima, nel 1999 quando era al 17,6%.

SAGLIA: possibili incentivi su motorini

Potrebbe essere riaperta la partita incentivi per l'acquisto dei motorini a basso consumo. L'importo a disposizione per gli sconti sulle due ruote, stabilito con il decreto incentivi di questa primavera, «è stato esaurito dopo circa due settimane» ma qualora gli importi stanziati per altri settori non saranno utilizzati «si potrà prevedere una compensazione con altri settori». Lo assicura il sottosegretario allo Sviluppo economico Stefano Saglia. Rispondendo ad una interrogazione parlamentare di Gaetano Nastri (Pdl) alla Commissione Attività produttive della Camera, il quale chiedeva appunto di aumentare le risorse finanziarie per l'acquisto di motocicli, Saglia, questa settimana ha ricordato che il plafond di 12 milioni di euro «è stato esaurito dopo circa due settimane» ma ha assicurato: «Qualora l'andamento delle richieste di incentivo faccia prevedere che, entro il termine di utilizzo delle misure fissato per la fine dell'anno, gli importi stanziati non saranno utilizzati totalmente dai settori beneficiari, si potrà prevedere una compensazione con altri settori che possano sviluppare più domanda». Oltre ai motorini, gli incentivi sono destinati ad elettrodomestici, cucine, nautica, banda larga, per citare alcuni dei settori che sono stati aiutati quest'anno. Le eventuali eccedenze di fondi potrebbero dunque essere travasate ai settori che hanno finito le risorse a disposizione. Per spostare le risorse non utilizzate sarà comunque necessario un provvedimento ad hoc. Il decreto attuativo del provvedimento sugli incentivi stabilisce infatti che «con decreti del ministro dello Sviluppo economico, possono disporsi anche variazioni compensative» da un settore ad un altro «in relazione alle disponibilità di risorse per effetto degli andamenti delle erogazioni». Per i motocicli, «l'importo a disposizione è stato esaurito dopo circa due settimane, con la richiesta di 90 contributi per motoveicoli elettrici ed ibridi e di 24.480 richieste per motocicli fino a 400 cc e fino a 70 kw Euro 3, per il valore preventivato di 12 milioni di euro», ha riferito Saglia. Hanno fatto il pieno anche i motori e scafi nautici, le macchine agricole e movimento terra e la banda larga.