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Credito al consumo: più diritti per i consumatori italiani

Il consumatore italiano? Dall'inizio di giugno ha gli stessi diritti dei consumatori di tutta Europa, almeno per quanto riguarda eventuali disdette ai contratti di credito al consumo. Il cambiamento, che allinea l'Italia ai Paesi del Vecchio Continente, intende portare nel sistema del credito italiano maggiore trasparenza e più forti tutele per il consumatore.
14 giorni di tempo per il ripensamento
Con le nuove disposizioni, i consumatori italiani avranno 14 giorni di tempo per considerare attentamente il contratto di credito al consumo sottoscritto – nel caso sia compreso tra i 31mila e i 75mila euro – ed eventualmente disdirlo. Inoltre, qualora si abbiano debiti residui inferiori a 10 mila euro è adesso possibile procedere all’estinzione anticipata del prestito senza versare l’1% fino ad ora previsto da numerose banche italiane.
Tra le novità introdotte nei regolamenti del credito al consumo, rientra anche l'obbligo previsto per l'operatore di fornire al cliente – al momento della sottoscrizione del prestito – un foglio informativo che riporti un confronto ponderato delle offerte alternative.
Il credito al consumo
Nella disciplina del credito al consumo rientrano:
1. i prestiti personali: forme di finanziamento finalizzate a uno specifico scopo (esempio prestiti concessi agli studenti) con versamento dell’importo finanziato direttamente al richiedente per le quali vi è una scadenza fissa e un numero prestabilito di rate;
2. i prestiti finalizzati (crediti collegati): finanziamenti collegati a un contratto d’acquisto di un bene di consumo (auto, elettrodomestici) e di un servizio (palestra, vacanze etc..);
3. il credito rotativo (revolving): l’ottenimento di un fido che può variare a richiesta così come il numero e l’importo delle rate che viene ricostruito mano a mano che si effettuano i rimborsi;
4. le operazioni di cessione del quinto dello stipendio: prestiti personali destinati a dipendenti pubblici e privati con delega di pagamento di una quota dello stipendio di massimo un quinto. Essi normalmente prevedono che il richiedente conferisca delega irrevocabile al proprio datore di lavoro a trattenere dallo stipendio l’importo corrispondente alla rata del prestito che la banca – o la finanziaria – ha concesso. Le rate vengono quindi pagate dal datore di lavoro con trattenuta sulla busta paga.

Universiadi del Trading 2011: Economia Tor Vergata Campione di Primavera

Da due anni Directa S.I.M. organizza un’iniziativa dedicata al trading e alla didattica: il  Campionato Universitario Internazionale di Trading on line con denaro reale.

Con questa iniziativa Directa si propone di offrire agli studenti l'opportunità di un contatto concreto con i mercati finanziari attraverso il trading on line.
Per ciascuna facoltà è ammessa un'unica squadra, composta da un minimo di 3 fino a un massimo di 5 studenti.
Ogni squadra ha a disposizione la piattaforma Directa con tutti i suoi add-in, la piattaforma di analisi tecnica "Visual Trader" e un finanziamento di 5.000,00 €, che con l'effetto leva permetterà di investire in azioni fino a un controvalore di 25.000,00 €.
Sarà proclamata vincitrice delle Universiadi del trading la squadra che al 14 ottobre 2011, a chiusura del Campionato, avrà realizzato la migliore performance. L’anno scorso la vittoria è stata assegnata al LUISS Blue Team, dell’università LUISS di Roma, quest’anno invece a brillare, sinora, è stato il team di un'altra Università Romana, quella di Tor Vergata che con il suo team “1 KM” si è aggiudicata il premio di primavera nell’ambito dell'"INVESTMENT & TRADING FORUM 2011" avvenuta a Rimini il 20 maggio 2011. 

Marketing Sportivo: la qualità della comunicazione come mezzo per creare valore. Confronto fra il caso A.S. Roma e il Manchester United

Una delle azioni volte alla costruzione di una solida immagine per una società sportiva è la “comunicazione”, in stretta connessione con la necessità di “assicurare la qualità” e “creazione dei canali”. Fino a pochi anni fa gli unici mezzi di contatto con i propri stakeholders per un club sportivo erano la televisione, i giornali e la radio. Ad oggi, con la grande diffusione di internet, le squadre di calcio si vedono costrette, per poter competere, a rendere più semplice e completa possibile la fruibilità del proprio sito internet e ad incrementare e rafforzare continuamente la loro presenza sui principali social network, ad oggi la principale interfaccia della squadra con il cliente-tifoso.
Ponendo a confronto il sito internet del Manchester United (www.manutd.com) con quello della A.S. Roma (www.asroma.it) è impossibile non notare la migliore facilità di navigazione, la ricchezza dei contenuti (ultime notizie, curiosità sulla squadra e sui giocatori, possibilità di acquistare gadget e biglietti delle partite via internet), l’interattività (vi è la possibilità di fare un tour virtuale dell’Old Trafford e di giocare ricreando l’immagine virtuale del proprio giocatore preferito), i vantaggi offerti al cliente-tifoso, sia in termini di maggiore fruibilità del sito e di maggiori informazioni sull’attività del club che in termini di supporto finanziario della società (in accordo con le principali banche e finanziarie britanniche), con l’offerta di prodotti e servizi come la “Manchester Credit Card”, prodotti assicurativi, mutui e servizi di gestione del risparmio a prezzi agevolati. Il tutto corredato dall’offerta di molti premi legati alla squadra che ne incentivano ulteriormente l’interazione migliorando l’efficacia comunicativa del club. Non è un caso che il Manchester United venga considerata una delle migliori squadre al mondo e la terza in termini di fatturato (327 milioni di euro l’anno dopo real Madrid e Barcellona)[1].
Rispetto alla medesima classifica la Roma si posiziona al dodicesimo posto con un fatturato di 146,4 milioni di euro l’anno, per la maggior parte rivenienti dallo sfruttamento dei proventi da licenza dei diritti televisivi e radiofonici, sponsorizzazioni ed attività promo-pubblicitarie. Il fatturato risulta così solo in minima parte alimentato dall’ attività di merchandising derivante dallo sfruttamento commerciale del marchio A.S. Roma, pur possedendo un enorme patrimonio di simbologie (quali la Lupa, il Colosseo o il Gladiatore) legato all’appartenenza ad una città storica come la Capitale. Tale situazione è certamente adducibile alla carenza, nel nostro paese, di una adeguata legislazione di lotta alla contraffazione (l’unica tutela, oltre all’articolo 474 del codice penale, proviene dal cdd. Decreto sulla competitività”, ossia il Decreto Legge n° 35 risalente al 14 marzo 2005, convertito in legge n. 80/05) ma non esenta la società dalle sue responsabilità. Nonostante il club giallorosso nel 2007 abbia costituito una società in accomandita semplice (Soccer - Brand Management S.A.S) conferendole il ramo d’azienda costituito dalle attività connesse allo sfruttamento commerciale del marchio As Roma e sue derivazioni (attività di merchanding, marketing e sponsorizzazioni), i proventi rivenienti dallo sfruttamento del marchio A.S. Roma appaiono ancora troppo irrisori (circa 10 milioni di euro l’anno, pari al circa il 6% dei Ricavi Consolidati) a discapito di un business  fortemente connesso ad aspetti congiunturali quali il coinvolgimento dei tifosi e i risultati incerti e volatili delle partite (la posizione finanziaria netta della squadra a fine esercizio 2009 risultava in diminuzione di 17,5 milioni rispetto all’esercizio precedente per l’andamento dei flussi di cassa, per i più elevati fabbisogni assorbiti dalla gestione corrente e degli investimenti, ma anche per il venir meno dei proventi e dei relativi flussi, direttamente correlati ai risultati sportivi come la mancata partecipazione della A.S, Roma ai quarti di finale dell’Uefa Champions League e alle semifinali e finali della TIM Cup).
Queste “carenze” vengono in parte trasposte anche nel sito internet della società giallorossa che, rispetto a quello del Manchester United risulta altrettanto semplice da navigare, ma molto povero di contenuti che esulino dalla cronaca sportiva, l’interattività con il club è molto scarsa (essendo privo di vantaggi offerti alla tifoseria oltre alla “tessera del tifoso”) rendendo al difficile, se non impossibile, la partecipazione alla vita del team. Il centro delle discussioni e dei confronti della tifoseria giallorossa risulta svolto quindi in altri “luoghi” della rete, quali siti, blog “non ufficiali” e social network. I biglietti sono ancora acquistabili esclusivamente nei botteghini e il merchandising non viene in alcun modo pubblicizzato se non con un link di rimando alla lista dei punti vendita ufficiali, non mostrando alcun catalogo dei prodotti, elemento fondamentale per diffondere un profondo senso di appartenenza alla squadra (gadget e prodotti esprimono il desiderio del tifoso di coalizzarsi e “dare un contributo” alla squadra).

In conclusione, se la squadra capitolina intende crescere e competere con le principali sfidanti Europee e oltreoceano, una delle ricette sembra proprio quella di porre il tifoso “al centro” della propria attività. E ciò può essere attuato solo mediante un’appropriata strategia di Marketing che investa continuamente nella ricerca degli umori e dei desideri della propria clientela.
Valeria Ponis

[1] Fonte: Deloitte Football Money League 2010


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Obbligazioni RBS in Valuta Estera al 26/5/2011


  • ROYAL FOUR%, in Dollari, cedole trimestrali, 4% all’anno, scadenza 07.05.2015, codice ISIN XS0502707853 (rischio cambio EUR/USD);
  • RBS Sterlina 5 e 80 (codice ISIN XS0574620513, durata 10 anni, cedole semestrali), 5,80% fisso all'anno. Il valore delle cedole e del capitale investito sono soggetti rischio cambio EUR/GBP.
  • REAL BRASILE 8%, cedole mensili, 8% annuo per 3 anni, scadenza 26.10.2013, codice ISIN NL0009599489, investimento minimo 2.500 Real (corrispondenti a 1.047 Euro al 25.10.2010). I pagamenti delle cedole ed il rimborso del valore nominale a scadenza sono soggetti a rischio cambio EUR/BRL. Non è necessario avere un conto in valuta;
  • RBS Lira turca 9% (codice ISIN XS0609262471, durata 4 anni, cedole trimestrali), 9% fisso annuo lordo (7,87% netto);
  • RBS Rand Sudafricano 8,5% (codice ISIN XS0609261820, durata 4 anni, cedole trimestrali), 8,5% fisso annuo lordo (7,44% netto).
  • Obbligazioni RBS Indicizzate all'Inflazione al 26/5/2011


  • ROYAL 5,50% INFLAZIONE, cedole annuali, le prime tre cedole fisse pari al 5,50%, dal quarto al decimo anno 1,60% + inflazione europea, scadenza 11.01.2020, codice ISIN NL0009289339;
  • RBS INFLAZIONE 2021, cedole annuali, scadenza 27.02.2021, 6% annuo per i primi 3 anni, poi Inflazione europea + 1,50%, codice ISIN NL0009677947;
  • ROYAL INFLAZIONE ITALIA, cedole annuali, 4% per i primi 2 anni, per i seguenti variazione Istat con un minimo del 2,50%, scadenza 30.09.2017, codice ISIN NL0009537935;
  • ROYAL PROTEZIONE, cedole annuali, 6% per i primi due anni e dal terzo all’ottavo anno Inflazione europea con un minimo del 2,75%, scadenza 23.03.2018, codice ISIN NL0009294032;
  • ROYAL WELCOME, prezzo di emissione 95%, cedole annuali, 5,72% dopo i primi tre mesi, indicizzata all’inflazione al secondo, terzo e quarto anno, rimborso a 100% alla scadenza il 21.10.2014), codice ISIN NL0009285113.

  • 

    Obbligazioni RBS Strutturate al 26/5/2011


  • ROYAL VARIABILE MAX 6%, cedole trimestrali, Euribor 3m + 1,80% annua, con un massimo del 6%, scadenza 05.05.2018, codice ISIN NL0009408970; 
  • ROYAL 3% VARIABILE, cedole trimestrali, Euribor 3m + 1%, con un minimo del 3%, scadenza 30.09.2016, codice ISIN NL0009537943.
  • ROYAL EURIBOR CON LEVA, cedole trimestrali, 6,50% fisso il primo anno, in seguito il 150% dell’Euribor 3m, scadenza 30.09.2017, codice ISIN NL0009560002;
  • ROYAL SICUREZZA, cedole trimestrali, 6,50% il primo anno, dal secondo al decimo anno Euribor 3 mesi + 0,30% con un minimo garantito del 3,50%, scadenza 11.01.2020, codice ISIN NL0009289321;
  • RBS MOBILE, cedole trimestrali, scadenza 27.02.2021, i primi tre anni rispettivamente 3,75%, 4% e 4,25%; dal quarto anno a scadenza Euribor 3 m, con un minimo del 4,25%, codice ISIN NL0009670074;
  • ROYAL 8% STEEPENER, cedole semestrali, 8% all'anno per due anni e poi, per i rimanenti 8 anni, 3 volte il differenziale, se positivo, tra il tasso swap a 10 anni ed il tasso swap a 2 anni con cedola minima garantita del 3%, scadenza 22.06.2020, codice ISIN NL0009483833;
  • ROYAL STEEP 2017, cedole semestrali, 5% il primo anno, in seguito, 4 volte il differenziale, se positivo, tra il tasso swap a 10 anni ed il tasso swap a 2 anni, scadenza 30.09.2017, codice ISIN NL0009560028;
  • ROYAL 8% - EURIBOR, cedole trimestrali, 8% meno Euribor 3 mesi, scadenza 11.01.2020, codice ISIN NL0009289313;
  • ROYAL COMBINAZIONE PERFETTA, cedole semestrali, 8% al primo anno e poi dal secondo all’ottavo anno 10% meno 2 volte Euribor 6 mesi, scadenza 23.03.2018, codice ISIN NL0009294040;
  • ROYAL OPERAZIONE 10%, cedole semestrali, 10% per due anni e poi dal terzo al dodicesimo anno 10% meno 2 volte Euribor 6 mesi, scadenza 05.05.2022, codice ISIN NL0009408467;
  • ROYAL TOP INVERSE, cedole trimestrali, 12% per due anni e poi dal terzo al quindicesimo anno 9% meno 2 volte Euribor 12 mesi, scadenza 09.07.2025, codice ISIN NL0009487453;
  • ROYAL 7% INVERSE, cedole trimestrali, 7% per un anno e poi dal secondo al sesto anno 7% meno 2 volte Euribor 12 mesi, scadenza 09.07.2016, codice ISIN NL0009487461;
  • ROYAL ITALIA 10%, cedole annuali, 10% annua lorda se le azioni Enel, Telecom Italia e UniCredit sono tutte superiori al loro valore iniziale (rispettivamente 4,185, 1,160 e 2,485 Euro), scadenza 23.10.2014, codice ISIN NL0009062223;
  • RBS CINA (scadenza 26.11.2015), cedola del 5,5% per ognuno degli anni passati dall’emissione e sempre del 5,5% negli anni successivi, se in una delle date di rilevazione (11 novembre di ogni anno) l’indice Hang Seng China Enterprises risulti superiore del 40% al livello iniziale 12757,10. Se non si verifica la condizione, fermo restando comunque il rimborso del 100% del valore nominale, viene pagata una cedola a scadenza corrispondente all’eventuale performance positiva dell’indice rispetto al suo livello iniziale.
  • RBS EUROPA (scadenza 26.11.2015), cedola lorda del 5,5% per ognuno degli anni passati dall’emissione e sempre del 5,5% negli anni successivi, se in una delle date di rilevazione (11 novembre di ogni anno) l’indice EuroStoxx50 risulti superiore del 25% al livello iniziale 2736,96. Se non si verifica la condizione, fermo restando comunque il rimborso del 100% del valore nominale, viene pagata una cedola lorda a scadenza corrispondente all’eventuale performance positiva dell’indice rispetto al suo livello iniziale.
  • Obbligazioni RBS Zero Coupon al 26/5/2011

     

  • ROYAL 70/100, zero Coupon, durata 7 anni (investi 70 all’emissione e ricevi 100 lordo a scadenza il 26.06.2016), codice ISIN NL0009056563;
  • ROYAL 220, Zero Coupon, durata 15 anni, investi 100 all’emissione e ricevi 220 a scadenza il 03.12.2024, con facoltà dell’emittente di rimborsare anticipatamente 170 al decimo anno, 180 all’undicesimo, 190 al dodicesimo, 200 al tredicesimo, 210 al quattordicesimo, codice ISIN NL0009288141.

  • 

    Obbligazioni RBS a Tasso Misto al 26/5/2011

  • ROYAL FISSO-VARIABILE, cedole trimestrali, 6% annuo con facoltà dell’emittente di pagare dal terzo anno Euribor 3M + 0,75% (invece del 6% fisso), scadenza 08.10.2019, codice ISIN NL0009062215;
  • ROYAL 5% FLEX, cedole semestrali, 5% fisso per anno con facoltà dell’emittente di pagare dal sesto anno Euribor 6 mesi, scadenza 23.03.2020, codice ISIN NL0009294057.