Il contatto con la media mobile a 50 settimane raggiunta 2 volte all’inizio di febbraio e confermata per la terza volta la scorsa settimana ha determinato un impulso rialzista di notevole potenza. In questa settimana l’indice non ha avuto alcun cedimento rompendo al rialzo tre importanti resistenze (vedi post del 28/2). La prima costituita dalla linea discendente che congiunge i massimi in discesa del 2 febbraio (22.413) e del 19 (21.772); la seconda è il livello a 21.772, massimo relativo del 19 febbraio; la terza, a 21.922, è il livello che ho sempre indicato come confine fra rialzo e ribasso di medio termine.
Ora rimangono solo la quarta resistenza a 22.413, massimo relativo del 2 febbraio e la linea discendente che congiunge 2 massimi relativi in discesa (linea rossa) eredità del rally di fine anno/inizio nuovo. Ambedue potrebbe incontrarli intorno ai 22.500 punti. Se oltrepassasse anche queste resistenze avrebbe spazio fino ad incontrare la linea che congiunge i massimi del 19 ottobre (24.425) e dell’8 gennaio (23.811), presumibilmente a 23.400 punti (grafico a 6 mesi).
Personalmente non credo che questo avverrà in tempi brevissimi. La forza di questi giorni è frutto di un prolungato ribasso e di ricoperture dei ribassisti ma, a questo punto, c’è lo spazio anche per un loro ritorno. A mio avviso l’indice andrà a formare la gamba di un canale rialzista che sarà: o inclinato a 45° (linea arancione sul grafico a 6 mesi) se il mercato manterrà questa forza propulsiva, oppure, più verosimilmente, inclinata a 30° se avrà impostato un rialzo non effimero e di lungo termine. Comunque, a giudicare anche dagli alberi in fiore, la Primavera è iniziata.
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