La copertura dei rischi finanziari nelle imprese non finanziarie italiane attraverso gli strumenti derivati - GIANLUCA BISON, LORIANA PELIZZON e DOMENICO SARTORE
Anche se le imprese usano i derivati da molti anni, conosciamo poco circa l’estensione o le ragioni del loro utilizzo. I motivi di questa lacuna sono molteplici; primo fra tutti è la mancata richiesta alle imprese (almeno fino a poco tempo fa) di riportare pubblicamente il resoconto della loro attività in derivati. Sfortunatamente l’uso dei derivati nelle imprese sembra ricevere attenzione solo in risposta a casi speciali legati a perdite eclatanti, come nei noti casi delle società Barings, Procter& Gamble o Metallgesellschaft. Per di più, conosciamo relativamente poco circa le metodologie, le preferenze e le politiche di uso dei derivati da parte delle imprese, anche se i derivati sono strumenti molto rilevanti. Essi sono in grado di influenzare pesantemente la struttura finanziaria di un’impresa e la sua esposizione ai rischi finanziari modificandone i flussi futuri. In particolare, sono in grado di ridurre la variabilità di questi flussi, se usati per motivi speculativi.
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