L’aumento dei prezzi delle attività e la politica monetaria - CHARLES P. KINDLEBERGER
L’aumento dei prezzi delle attività e la politica monetaria - CHARLES P. KINDLEBERGER (p.
Il termine inflazione delle attività, che si distingue dall’inflazione ordinaria in quanto quest’ultima si riferisce all’aumento dei prezzi dei beni di consumo o dei prodotti all’ingrosso o al deflatore del reddito
nazionale, è una locuzione non molto utilizzata in occidente ma comune in Giappone. Vi sono periodi nei quali i prezzi delle attività crescono in modo inflazionistico, un vero e proprio boom o una bolla, mentre i prezzi dei beni sono relativamente stabili o persino decrescenti. Riguardo a un famoso esempio di tale situazione, verificatosi tra il 1928 e il 1929, Milton Friedman e Anna Jacobson Schwartz scrissero che le autorità monetarie avrebbero dovuto ignorare 1’aumento dei prezzi sulla Borsa di New York e focalizzare 1’attenzione su altri obiettivi, come il livello enerale dei prezzi.
Più recentemente, alla fine del 1989, la Banca del Giappone ha proceduto ad alzare i tassi d’interesse dopo aver ignorato la spettacolare crescita dell’indice Nikkei da quota 10.000 circa nel 1984 a 39.000 nel 1989, temendo infine che 1’aumento dei prezzi delle attività avrebbe provocato inflazione a livello dei beni di consumo, e preoccupata che la diffusione dell’inflazione dal mercato azionario ai beni immobili stesse conducendo il mercato delle abitazioni fuori dalla portata del giapponese medio e dunque minacciando la pace sociale.
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