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Dividendi: Società che staccano il dividendo il 26 aprile 2010

BOERO BARTOLOMEO  ordinarie = 0,40 euro

CREDITO ARTIGIANO = 0,058 euro

CREDITO VALTELLINESE = 0,12 euro

EXPRIVIA = 0,04 euro

MILANO ASSICURAZIONI  ordinarie = 0,10 euro
MILANO ASSICURAZIONI risparmio = 0,1156 euro

POP.EMILIA ROMAGNA = 0,15 euro

RECORDATI = 0,275 euro

SERVIZI ITALIA = 0,18 euro


Dividendi: Società che staccano il dividendo il 19 aprile 2010

FIAT  ordinarie = 0,17 euro
FIAT risparmio = 0,325 euro
FIAT privilegiate = 0,31 euro


IWBANK = 0,046 euro

PARMALAT = 0,063 euro (a saldo)

PRYSMIAN = 0,417 euro

Dividendi: Società che staccano il dividendo il 12 aprile 2010

AUTOSTRADE MERIDIONALI = 0,80 euro

EDISON  ordinarie = 0,0425 euro
EDISON  risparmio = 0,0725 euro


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Dividendi: Società che staccano il dividendo il 6 aprile 2010

BENI STABILI = 0,015 euro


POP.SONDRIO = 0,33 euro



Trattato che istituisce la Comunità Europea dell'Energia Atomica (EURATOM) 1957

Testo integrale del Trattato che istituisce la Comunità Europea dell'Energia Atomica (EURATOM) firmato nel 1957

Guarda il Trattato (pdf)

Allegati (in francese)


Allegato I - Campo delle ricerche concernenti l'energia nucleare in relazione all'articolo 4 del Trattato (pdf)

Allegato II - Settori industriali di cui all'articolo 41 del Trattato (pdf )

Allegato III - Vantaggi che possono essere accordati alle imprese comuni a norma dell'articolo 48 del Trattato (pdf )

Allegato IV - Elenchi dei beni e prodotti di cui alle disposizioni del capo IX relativo al mercato comune nucleare (pdf )

Allegato V - Programma iniziale di ricerche e d'insegnamento di cui all'articolo 215 del Trattato (pdf)

Protocolli

Protocollo relativo all'applicazione del Trattato che istituisce la Comunità Europea dell'Energia Atomica alle parti non europee del Regno del Paesi Bassi (pdf )

Protocollo sui Privilegi e sulle Immunità della Comunità Europea dell'Energia Atomica (pdf)

Protocollo sullo Statuto della Corte di Giustizia della Comunità Europea dell'Energia Atomica (pdf) 


Trattato sull'Unione Europea, firmato a Maastricht il 7 febbraio 1992

Gazzetta ufficiale del 29 luglio 1992 della Comunità Europea con il testo integrale del Trattato firmato a Maastricht il 7 febbraio 1992.

Guarda il Testo (pdf)

Guarda il Testo (html) 


Analisi di Borsa settimana 29 marzo 1 aprile e Previsioni

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Settimana corta quella trascorsa prima delle vacanze pasquali ma non priva di spunti molto interessanti. Mercoledì 31 marzo l’indice ha finalmente incontrato la trendline a 45° che parte  dal punto di rimbalzo a 20.843 punti del 25 febbraio e che già da 4 settimane propongo graficamente . Appena toccata l’indice è schizzato violentemente in alto, nella giornata di giovedì 1 aprile, dell’1,57%. Ora si trova praticamente incollato, complice anche la giornata chiusa di venerdì 2, alla trendline discendente che passa per i massimi del 19 ottobre (24.425) e dell’8 gennaio (23.811). Inutile dire che la prossima ottava sarà cruciale. L’indice si trova costretto in un angolo e dovrà decidere se rompere la trendline a 45° e proiettarsi in giù verso quella inclinata a 30°, anch’essa originata dal rimbalzo del 25 febbraio, o perforare al rialzo quella benedetta trendline al ribasso di cui sopra, la cui presenza incombe da parecchie settimane. Per rispondere a questo dilemma consiglio di leggere il post “FTSEMib: bilancio dei primi 3 mesi 2010 e confronto con DAX30 e CAC40” fatto il 4 aprile su questo forum e che analizza dettagliatamente la situazione del nostro indice e quello dei due maggiori europei, il DAX tedesco e il CAC francese. Ebbene, da quel post emerge il ritardo che il FTSEMIB ha rispetto agli altri, per cui, ipotizzare una prosecuzione al rialzo dell’impulso appena iniziato non è certo azzardato. Anche perché gli altri suddetti indici  sono proiettati verso mete, a portata di mano, ben più elevate, 6.400 punti per il DAX e 4.300 per il CAC. Ipotizzare, per il nostro indice, un rialzo in settimana verso i 23.500 punti è il minimo che si possa fare e penso che dovrebbero accadere dei fatti veramente straordinari perché questo non avvenga.
La situazione sul DJ prosegue tranquillamente al rialzo, senza quello scatto di reni che si auspicava nello scorso post ma forse è meglio così, c’è ancora spazio prima del raggiungimento della parallela superiore del canale rialzista all’interno del quale si muove da aprile 2009. E anche questo aiuta.

Cosa vogliono dire BRIC, STIM, VITE, PIGS?

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Anche in campo finanziario come in tanti altri settori l’esigenza di esprimere un concetto complesso in forma breve ha creato degli acronimi. Di fatto però questi acronimi, nell’uso comune, sono stati sostantivati con la perdita della punteggiatura. Ecco quindi che sentiamo parlare di:

BRIC = Brasile, Russia, India e Cina (paesi le cui economie sono considerate emergenti)
STIM = Sudafrica, Turchia, Indonesia e Messico (4 nuovi paesi emergenti che ormai si possono affiancare ai già consolidati BRIC)
VITE = Altri invece preferiscono concentrare le loro preferenze su Vietnam, Indonesia, Turchia ed Egitto

Ma non sempre gli acronimi stanno ad indicare futuri radiosi nelle economie dei paesi che ne fanno parte. E’ il caso dell’acronimo coniato durante la crisi greca, accomunando in esso i paesi che si ritengono più vacillanti. Ecco quindi nascere il:

PIGS: Portogallo, Irlanda, Grecia e Spagna

O per quelli che non hanno dimenticato l’enorme deficit pubblico dell’Italia il:

PIIGS = Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia e Spagna

Insomma anche la moda degli acronimi è emergente e c’è da giurarci che nel futuro ne vedremo e sentiremo di sempre più fantasiosi (sperando che per qualche oscura ragione non vengano accomunati paesi come Francia, Ungheria, Cina e Korea).