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Basilea 3: quali sono le banche italiane più coinvolte?

Il contenimento dei costi a lungo termine imposto dagli accordi di Basilea 3 non colpiranno allo stesso modo tutte le Banche europee. In particolare gli Istituti italiani che avranno bisogno di nuova patrimonializzazione sono, in base ad un'analisi di Keefe, Bruyette and Woods (Kbw), Monte dei Paschi e Banco Popolare. Le simulazioni che misurano la distanza del patrimonio di vigilanza attuale dai requisiti patrimoniali attesi al 2012 prevedono la necessità di iniezioni di capitale rispettivamente pari a 4,63 e 3 miliardi. Come dire un apporto dell'84 e del 41% dei rispettivi equity Tier 1. Apporto ridotto al 18% (ma si tratta pur sempre di 4,89 miliardi) per Intesa Sanpaolo, al 10% per UniCredit (4,06 miliardi, al 6% per Ubi (450 milioni circa), sino al minuscolo 2% (32 milioni) del Credem. Mps e Banco Popolare, secondo l'analisi, potrebbero dover ridurre drasticamente la distribuzione di dividendi per anni, o chiedere agli azionisti di metter mano al portafoglio, finanziando aumenti di capitale.

Borse e Cambi: previsione delle principali case d'investimento italiane ed estere

Europa e Stati Uniti raccolgono più consensi dell'Asia. Le azioni sono preferite alle obbligazioni. Fund manager divisi sulle future mosse della Bce.

Tra azioni e obbligazioni, la preferenza dei gestori per il primo semestre del 2011 va all’equity. Secondo l’ultimo sondaggio, condotto da Morningstar tra le principali case di investimento italiane ed estere, le aree su cui c’è maggior ottimismo sono gli Stati Uniti e l’Europa, seguiti dall’Asia e, fanalino di coda, il Giappone. Rispetto al Vecchio continente, l’Italia raccoglie meno consensi.

Sul fronte macro-economico, potrebbe esserci un rallentamento nella prima parte dell’anno e poi una nuova accelerazione. I Paesi del G-7 potrebbero essere protagonisti di una progressiva ripresa, mentre quelli emergenti continuano a presentare buone prospettive.

Europa, ancora rischio sovrano

Per l’82% dei gestori, le Borse europee cresceranno nei prossimi sei mesi. In particolare, la discesa che si è registrata a novembre ha creato alcune opportunità di acquisto perché sono state sacrificate molte società, anche tra le più solide. Più in generale, alcuni fund manager sono convinti che l’area sia penalizzata da un eccessivo pessimismo. Tuttavia, nel 2011 Eurolandia continuerà a fare i conti con il debito sovrano dei Paesi periferici. Il salvataggio dell’Irlanda è stato accolto in modo contrastato dagli investitori, i quali hanno dato fiducia a Dublino, interpretando gli aiuti come ristrutturazione dello stato debitorio più che come risanamento dopo gli sperperi (a differenza della Grecia). Allo stesso tempo, però, gli operatori temono che il piano possa indurre altri Stati in difficoltà a ritardare i provvedimenti impopolari di taglio delle spese, potendo comunque contare sull’aiuto esterno.

Segnali di ripresa negli Stati Uniti

La Borsa americana raccoglie la stessa percentuale di consensi dell’Europa. Oltreoceano, però, l’accento viene messo sui segnali di ripresa economica che si sono manifestati a novembre. Il dato sul Prodotto interno lordo nel terzo trimestre è stato rivisto al rialzo dal 2 al 2,5%. Sono state incoraggianti le rilevazioni sulle vendite al dettaglio e sulla produzione industriale. Le valutazioni dei titoli sono considerate dai più attraenti e la decisione della Federal Reserve di inondare il mercato con la liquidità, attraverso la politica di allentamento monetario, supporta Wall Street. L’unico aspetto critico rimane l’elevata disoccupazione, che penalizza i consumi.

Nubi grigie su Tokyo

La Borsa nipponica è quella che continua ad avere meno consensi. Il 58,8% dei gestori prevede un rialzo nei prossimi sei mesi, contro il 23% che si attende una discesa dei corsi. Il Sol levante soffre da tempo la forza dello yen nei confronti del dollaro e dell’euro, che penalizza le esportazioni. Nelle ultime settimane sono emersi segnali di forza, riconducibili allo sviluppo dell’area asiatica che fa da traino, ma la strada per il Giappone appare ancora in salita, perché il quadro interno resta critico.

Asia cara

Le Borse asiatiche ricevono meno consensi rispetto all’occidente (76,5%), perché i gestori riconoscono che le valutazioni dei titoli non sono più a buon mercato. I flussi di capitali verso la regione sono ancora abbondanti, grazie soprattutto agli Exchange traded fund (Etf), ma potrebbe esserci un periodo di consolidamento delle quotazioni. Dal punto di vista macro-economico, invece, pochi hanno dubbi sul proseguimento del trend di crescita, trainato dalla Cina e dall’India.

Governativi, occhio alle banche centrali

Le previsioni dei gestori sulle future mosse della Banca centrale europea non sono univoche. Secondo alcuni i tassi rimarranno bassi ancora per molti mesi, secondo altri la normalizzazione potrebbe avvenire prima del previsto. Da un lato pesa la debolezza della ripresa e il rischio sul debito sovrano; dall’altro i fund manager mettono l’accento sul fatto che tali problemi rimarranno confinati in pochi Paesi periferici. Negli Stati Uniti, il quantitative easing rende difficili le previsioni; tuttavia i titoli governativi, dopo i recenti minimi, potrebbero registrare un rialzo dei rendimenti. Per la maggior parte dei gestori, i prezzi sono destinati a scendere sia in Europa sia negli Usa.

Euro e dollaro

Per il 64,7% dei gestori il rapporto di cambio tra euro e dollaro rimarrà invariato attorno agli attuali livelli nei prossimi sei mesi. La politica americana di allentamento monetario dovrebbe favorire un rafforzamento della divisa comunitaria, ma quest’ultima è penalizzata dal rischio sul debito sovrano. Per Albemarle asset management, le oscillazioni tra le due divise rimarranno in un range ampio e compreso tra 1,20 e 1,45 dollari per un euro.

Hanno partecipato al sondaggio, condotto tra il 3 e il 12 dicembre, 17 delle principali società di diritto italiano ed estero operanti sul territorio, che contano per circa l’85% degli asset gestiti in Italia. Si tratta di Albemarle Asset Management, Aletti Gestielle, Banca Profilo, Eurizon Capital Sgr, Fideuram Sgr, ING Im, Investitori Sgr, M&G Investments, Nemesis, Norvega Sgr, Pioneer Im,, Swisscanto, Swiss&Global AM Sgr, Threadneedle, Total Return, UFG-Lfp, VG.SA.

ICAAP e SREP : il nuovo processo di controllo prudenziale degli intermediari finanziari

Il nuovo processo di controllo prudenziale (Supervisory Review Process - SRP) richiesto al Titolo III delle nuove ''Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche'' emanate da Banca D’Italia in attuazione alle direttive comunitarie in materia di adeguatezza patrimoniale degli intermediari si articola in due parti:

1. il processo interno di determinazione dell’adeguatezza patrimoniale (Internal Capital Adequacy Assessment Process - ICAAP) di pertinenza delle banche;
2. il processo di revisione e valutazione prudenziale (Supervisory Review and Evaluation Process - SREP) che è di competenza dell’Autorità di vigilanza, la quale riesamina l’ICAAP, formula un giudizio complessivo sulla banca e attiva, ove necessario, misure correttive.

Supervisory Review and Evaluation Process - SREP

Lo SREP è il processo con cui la Banca d’Italia riesamina e valuta l’ICAAP, analizza il profilo di rischio della banca, valuta il sistema di governo aziendale, la funzionalità degli organi, la struttura organizzativa e il sistema dei controlli interni e verifica, infine, l’osservanza del complesso delle regole prudenziali.

FASI DELLO SREP:

Il processo di revisione e valutazione prudenziale si articola nelle seguenti fasi principali:

• analisi dell’esposizione a tutti i rischi rilevanti assunti e dei relativi sistemi di controllo;

• verifica del rispetto dei requisiti patrimoniali e delle altre regole prudenziali;

• valutazione del procedimento aziendale di determinazione del capitale interno complessivo e dell’adeguatezza del capitale complessivo rispetto al profilo di rischio della banca;

• attribuzione di giudizi specifici relativi a ciascuna tipologia di rischio e di un giudizio complessivo sulla situazione aziendale;

• individuazione degli eventuali interventi di vigilanza da porre in essere.

IL SISTEMA DI ANALISI AZIENDALE:

Per lo SREP, la Banca d’Italia utilizza un sistema di analisi delle banche, definito “Sistema di analisi aziendale”, che consente di effettuare, sia a livello individuale che consolidato, le analisi e le valutazioni degli aspetti sopra richiamati. Il sistema analizza – attraverso la razionalizzazione e la standardizzazione di tutte le informazioni disponibili – i rischi rilevanti assunti dalle banche, secondo criteri, metodologie e cadenze prestabilite.

Il sistema di analisi aziendale utilizza controlli a distanza e controlli ispettivi.

CONTROLLI A DISTANZA:

I controlli a distanza utilizzano un insieme articolato di informazioni: le segnalazioni di vigilanza periodiche, il bilancio ufficiale, le informazioni fornite dalle banche in relazione al processo di valutazione aziendale dell’adeguatezza patrimoniale, la documentazione rassegnata a vario titolo (ad esempio, le informative su accertamenti ispettivi interni), gli elementi conoscitivi acquisiti tramite le audizioni degli esponenti aziendali ed i controlli ispettivi.

MODELLI DI ANALISI:

Il sistema di analisi aziendale prevede un "percorso di analisi" strutturato attraverso il quale sono svolte le varie fasi previste dallo SREP. I "modelli di analisi" sono il principale strumento a supporto del percorso di analisi. Essi si riferiscono a cinque profili principali:

1. l’adeguatezza patrimoniale,

2. la redditività,

3. la rischiosità creditizia,

4. l’organizzazione

5. la liquidità

La valutazione complessiva sulla situazione aziendale è basata sui punteggi parziali assegnati ai profili sopra indicati e tiene conto anche di tutte le altre informazioni disponibili sull’azienda, acquisite anche nell’ambito del confronto con quest’ultima relativo all’ICAAP.

Nell’Allegato F delle disposizioni si illustrano le principali caratteristiche del sistema di analisi aziendale, con particolare riferimento ai criteri di valutazione seguiti per le diverse tipologie di rischio, la redditività, i profili organizzativi e l’adeguatezza patrimoniale.

I CONTROLLI ISPETTIVI:

I controlli ispettivi consistono nell’accesso di addetti alla Vigilanza direttamente presso le banche. L’ambito dei controlli è differenziato: le ispezioni possono avere uno spettro di indagine esteso, quando sono finalizzate all’analisi della complessiva situazione aziendale, ovvero natura "mirata", se riferite a circoscritti comparti di attività, aree di rischio, profili gestionali, aspetti tecnici o filoni tematici, secondo le specifiche esigenze conoscitive emerse nel corso dell’attività condotta a distanza.

IL CONFRONTO CON LE BANCHE:

Il confronto con le banche costituisce parte integrante del processo di revisione e valutazione prudenziale svolto dalla Vigilanza. L’analisi dell’informativa sull’ICAAP che viene condotta unitamente alle altre attività in cui si articola il processo SREP, consente alla Banca d’Italia di individuare eventuali necessità di approfondimento, di chiarimento o di integrazione del quadro informativo disponibile. Tali esigenze possono essere soddisfatte attraverso l’acquisizione di ulteriore documentazione, incontri con gli esponenti aziendali, sopralluoghi ispettivi.

GLI INTERVENTI CORRETTIVI:

La Banca d’Italia può richiedere alle banche gli interventi correttivi di seguito indicati:
• rafforzamento dei sistemi, delle procedure e dei processi relativamente alla gestione dei rischi, ai meccanismi di controllo ed alla valutazione aziendale dell’adeguatezza patrimoniale;

• contenimento del livello dei rischi, anche attraverso il divieto di effettuare determinate categorie di operazioni;

• riduzione dei rischi anche attraverso restrizioni ad attività o alla struttura territoriale;

• non distribuzione di utili o di altri elementi del patrimonio;

• detenzione di patrimonio di vigilanza in misura superiore al livello regolamentare previsto per i rischi di credito, di controparte, di mercato e operativi, anche attraverso l’applicazione agli aggregati di riferimento di un trattamento specifico con riferimento alle modalità di determinazione dei requisiti patrimoniali.
 
di Fabio Musso e Agatino Grillo
Fonte: http://www.isacaroma.it/

Giovane Impresa: nasce il portale dell'imprenditoria giovanile

Nato su iniziativa del Dipartimento della Gioventù e finanziato attraverso il Fondo delle Politiche Giovanili, il portale Giovane Impresa  ha l’obiettivo di diffondere, consolidare e sviluppare la cultura d’impresa tra i giovani, presupposto indispensabile per incentivare la nascita di nuove iniziative imprenditoriali e creare nuove opportunità di lavoro.
Il portale, realizzato con la collaborazione di Giovani Imprenditori Confindustria, Confapi Giovani Imprenditori, CNA Giovani Imprenditori, Confcommercio Giovani imprenditori, ANGA – Giovani di Confagricoltura e Giovani imprenditori di Confartigianato, è strutturato in sei aree che vanno a creare un percorso informativo in grado di accompagnare il giovane nelle fasi fondamentali della vita di un’impresa, dalla nascita al successivo sviluppo, affrontando, in un’ideale sequenza logica, aspetti relativi alla scelta della forma giuridica, al rapporto tra impresa e fisco, al diritto del lavoro, per passare ad aspetti più pragmatici, relativi ai regimi autorizzatori delle diverse attività economiche, alla progettazione d’impresa e alla sfera dei finanziamenti pubblici.

GUIDA PRATICA ALLA TASSAZIONE DELLE ATTIVITA' FINANZIARIE 2010 - a cura di Enzo Mignarri

In ambito fiscale, l'evento di maggior rilievo in Italia è stato lo "scudo fiscale ter", introdotto nel 2009 e ora prorogato al 2010. La nuova edizione della Guida pratica alla tassazione delle attività finanziarie è stata dunque ampliata e arricchita con l'inserimento di tutte le indicazioni fornite al riguardo dall'Amministrazione finanziaria e con mirate esemplificazioni volte a chiarire l'applicazione pratica della disciplina nei suoi aspetti meno semplici e immediati. Tra le altre innovazioni normative più rilevanti dell'ultimo anno si segnalano quelle varate in adesione agli obblighi comunitari riguardanti i dividendi corrisposti ai fondi pensione esteri, l'abrogazione dell'obbligo del rappresentante fiscale per le imprese di assicurazione con sede negli Stati Ue o SEE che assicurano un adeguato scambio di informazioni e la disciplina di riforma dell'Iva. Si ricordano poi le disposizioni della legge finanziaria per il 2010 sull'affrancamento dei valori delle partecipazioni non quotate e le agevolazioni sugli strumenti emessi dalle banche per sostenere progetti di investimento di PMI del Mezzogiorno, nonché le modifiche introdotte al regime delle Società di Investimento Immobiliari Quotate. Particolare rilievo viene dato alle istruzioni fornite dall'Agenzia delle Entrate, con le proprie circolari e risoluzioni.

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INVESTIMENTO IMMOBILIARE - Martin Hoesli, Giacomo Morri

Negli ultimi anni il mercato immobiliare italiano ha conosciuto forti modifiche, grazie all'ingresso di operatori stranieri e alla nascita di nuovi strumenti che hanno contribuito a un rapido e significativo cambiamento delle modalità di analisi e valutazione dell'investimento immobiliare. Le teorie presentate nel testo, sempre supportate dall'analisi dei principali studi scientifici, sono implementate nella realtà del mercato italiano mediante esempi e modelli applicativi: si forniscono così gli strumenti per affrontare tutte le problematiche dell'investimento immobiliare avvalendosi di un solido corpo scientifico e di pragmatici strumenti operativi. Il percorso prende avvio da un'analisi delle caratteristiche dei beni e dei mercati immobiliari, per poi passare alla misurazione dei rendimenti, del valore e del rischio. In seguito si affrontano le modalità indirette di investimento, quali i fondi immobiliari e le SIIQ, di cui vengono presentate le principali caratteristiche e il funzionamento. Gli strumenti per la misurazione dell'andamento dei mercati immobiliari e gli effetti dell'investimento immobiliare sul rendimento e sul rischio dei portafogli completano il quadro. Questo libro, finalizzato a comprendere in profondità le teorie che regolano i mercati immobiliari e gli effetti dell'investimento immobiliare, è completato dal sito internet www.hoesli-morri.it con aggiornamenti, grafi ci, tabelle, modelli di calcolo e slide, oltre a numerosi altri contenuti e informazioni utili sul tema.

Sommario
Mercati e beni immobiliari - Rendimento e rischio di un investimento immobiliare - Valutazione dei beni immobiliari - Fondi comuni di investimento immobiliari italiani - Società di investimento immobiliare quotate - Indici immobiliari - Ruolo dell'investimento immobiliare in un portafoglio.
 
Martin Hoesli (PhD) è professore di Real Estate Investments presso l'Università di Ginevra e la Bordeaux École de Management, professore di Finanza presso la University of Aberdeen Business School e docente presso prestigiose università europee. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche sull'investimento immobiliare e membro del comitato editoriale di numerose riviste internazionali, è stato Presidente della European Real Estate Society ed è Fellow della Royal Institution of Chartered Surveyors (RICS).

Giacomo Morri (PhD) è professore di Finanza Immobiliare e Direttore del Master in Real Estate presso SDA Bocconi School of Management ed è docente di Real Estate Finance presso l'Università Bocconi. Autore di pubblicazioni su tematiche di fi nanza immobiliare e membro del comitato editoriale di riviste scientifi che nazionali e internazionali, è Chairman della European Real Estate Society Conference 2010 e Member della Royal Institution of Chartered Surveyors (RICS). È stato consulente finanziario per fondi e società di sviluppo immobiliare, attualmente è partner di Europrogetti & Finanza e nel comitato consultivo di fondi immobiliari.

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INTRODUCTION TO FIXED INCOME ANALYTICS - Frank Fabozzi, Steven Mann

A comprehensive introduction to the key concepts of fixed income analytics The First Edition of Introduction to Fixed Income Analytics skillfully covered the fundamentals of this discipline and was the first book to feature Bloomberg screens in examples and illustrations. Since publication over eight years ago, the markets have experienced cathartic change. That's why authors Frank Fabozzi and Steven Mann have returned with a fully updated Second Edition. This reliable resource reflects current economic conditions, and offers additional chapters on relative value analysis, value-at-risk measures and information on instruments like TIPS (treasury inflation protected securities). Offers insights into value-at-risk, relative value measures, convertible bond analysis, and much more Includes updated charts and descriptions using Bloomberg screens Covers important analytical concepts used by portfolio managers Understanding fixed-income analytics is essential in today's dynamic financial environment. The Second Edition of Introduction to Fixed Income Analytics will help you build a solid foundation in this field.

Summary
Preface. About the Authors. CHAPTER 1 Time Value of Money. Future Value of a Single Cash Flow. Present Value of a Single Cash Flow. Compounding/Discounting When Interest Is Paid More Than Annually. Future and Present Values of an Ordinary Annuity. Yield (Internal Rate of Return). Concepts Presented in this Chapter. Appendix: Compounding and Discounting in Continuous Time. Questions. CHAPTER 2 Yield Curve Analysis: Spot Rates and Forward Rates. A Bond Is a Package of Zero-Coupon Instruments. Theoretical Spot Rates. Forward Rates. Dynamics of the Yield Curve. Concepts Presented in this Chapter. Questions. CHAPTER 3 Day Count Conventions and Accrued Interest. Day Count Conventions. Computing the Accrued Interest. Concepts Presented in this Chapter. Questions. CHAPTER 4 Valuation of Option-Free Bonds. General Principles of Valuation. Determining a Bond's Value. The Price/Discount Rate Relationship. Time Path of Bond. Valuing a Zero-Coupon Bond. Valuing a Bond Between Coupon Payments. Traditional Approach to Valuation. The Arbitrage-Free Valuation Approach. Concepts Presented in this Chapter. Questions. CHAPTER 5 Yield Measures. Sources of Return. Traditional Yield Measures. Yield to Call. Yield to Put. Yield to Worst. Cash Flow Yield. Portfolio Yield Measures. Yield Measures for U.S. Treasury Bills. Yield Spread Measures Relative to a Spot Rate Curve. Concepts Presented in this Chapter. Appendix: Mathematics of the Internal Rate of Return. Questions. CHAPTER 6 Analysis of Floating-Rate Securities. General Features of Floaters. Valuing a Risky Floater Valuation of Floaters with Embedded Options. Margin Measures. Concepts Presented in this Chapter. Questions. CHAPTER 7 Valuation of Bonds with Embedded Options. Overview of the Valuation of Bonds with Embedded Options. Option-Adjusted Spread and Option Cost. Lattice Model. Binomial Model. Illustration. Concepts Presented in this Chapter. Questions. CHAPTER 8 Cash Flow for Mortgage-Backed Securities and Amortizing Asset-Backed Securities. Cash Flow of Mortgage-Backed Securities. Amortizing Asset-Backed Securities. Concepts Presented in this Chapter. Questions. CHAPTER 9 Valuation of Mortgage-Backed and Asset-Backed Securities. Static Cash Flow Yield Analysis. Monte Carlo Simulation/OAS. Concepts Presented in this Chapter. Questions. CHAPTER 10 Analysis of Convertible Bonds. General Characteristics of Convertible Bonds. Tools for Analyzing Convertibles. Call and Put Features. Convertible Bond Arbitrage. Other Types of Convertibles. Concepts Presented in this Chapter. Questions. CHAPTER 11 Total Return. Computing the Total Return. OAS-Total Return. Total Return to Maturity. Total Return for a Mortgage-Backed Security. Portfolio Total Return. Total Return Analysis for Multiple Scenarios. Concepts Presented in this Chapter. Questions. CHAPTER 12 Measuring Interest Rate Risk. The Full Valuation Approach. Price Volatility Characteristics of Bonds. Duration. Other Duration Measures. Convexity. Price Value of a Basis Point. The Importance of Yield Volatility. Concepts Presented in this Chapter. Questions. CHAPTER 13 Value-at-Risk Measure and Extensions. Value-at-Risk. Conditional Value at Risk. Concepts Presented in this Chapter. Questions. CHAPTER 14 Analysis of Inflation-Protected Bonds. Breakeven Inflation rate. Valuation of TIPS. Measuring Interest Rate Risk. Concepts Presented in this Chapter. Questions. CHAPTER 15 The Tools of Relative Value Analysis. How Portfolio Managers Add Value. Yield Spreads over Swap and Treasury Curves. Asset Swaps. Credit Default Swaps. Concepts Presented in this Chapter. Questions. CHAPTER 16 Analysis of Interest Rate Swaps. Description of an Interest Rate Swap. Interpreting a Swap Position. Terminology, Conventions, and Market Quotes. Valuing Interest Rate Swaps. Primary Determinants of Swap Spreads. Dollar Duration of a Swap. Concepts Presented in this Chapter. Questions. CHAPTER 17 Estimating Yield Volatility. Historical Volatility. Implied Volatility. Forecasting Yield Volatility. Concepts Presented in this Chapter. Questions. INDEX.

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COME GUADAGNARE IN BORSA CON LA PSICOLOGIA - Renato Paludetto

Un manuale con una pratica impostazione operativa, ricco di test di autovalutazione e relative soluzioni, per mettersi alla prova nelle situazioni che spesso si rivelano autentiche trappole. Uno strumento utile per chi, desiderando inoltrarsi per la prima volta nell'affascinante mondo della Borsa, vuole evitare i classici errori da principianti oppure per chi opera da anni nel settore e non capisce quali siano gli errori più subdoli che continua inconsapevolmente a commettere.

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