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Top 10 delle imprese più ambite dai neolaureati Italiani

Altro che aziende straniere. I neolaureati del Belpaese sognano di svolgere la loro carriera professionale nelle più prestigioseimprese italiane. E' quanto emerge dai risultati della Recent Graduate Survey (RGS), un'indagine annuale (effettuata fin dal 2002) che analizza gli obiettivi e le aspettative che i giovani freschi di titolo universitario hanno nei confronti del mercato del lavoro.
Secondo la ricerca, commissionata dalla società di consulenza nel settore delle risorse umane Cesop Communication, nove dei dieci luoghi di lavoro più ambiti da chi ha appena concluso gli studi universitari si trovano in Italia e la compagnia che si è aggiudicata la prima posizione nella classifica delle preferenze è Eni, il colosso del settore energetico. La società del cane a sei zampe, che l'anno precedente si era piazzata seconda, ha vinto infatti il premio Best Employer of Choice 2010. Sul secondo gradino del podio è giunta invece la compagnia che nel 2009 aveva ottenuto il titolo di luogo di lavoro preferito: la banca IntesaSanpaolo. A guadagnarsi il terzo posto tra le imprese più desiderate è stata un'altra società a partecipazione pubblica attiva nel comparto dell'energia: Enel.
In quarta posizione, a ridosso del podio tricolore, è arrivata Apple: il gigante dell'informatica guidato da Steve Jobs è la prima società straniera della graduatoria. Un risultato particolarmente brillante è quello di Banca d'Italia: nelle edizioni precedenti l'ente pubblico governato da Mario Draghi non compariva neanche in classifica mentre nel 2010 ha raggiunto il quinto posto, una "prestazione" che è valsa il titolo di Best Performance.
A pari merito al sesto posto troviamo un altro istituto di credito, Bnl, e la casa automobilistica italiana più conosciuta nel mondo, la Ferrari. La posizione numero sette è occupata dalla Ferrero, l'azienda che secondo un'altra recente indagine, realizzata da Reputation Pulse Doxa, gode in assoluto della migliore reputazione in Italia.
L'ottavo posto della hit è condiviso dalle Ferrovie dello Stato e dalla multinazionale del settore farmaceutico Novartis: entrambe le compagnie non comparivano tra le top 10 della classifica nei due anni precedenti. A chiudere il rank dei primi dieci posti in cui vorrebbero andare a lavorare i neolaureati ci sono due imprese attive nel ramo dell'editoria: il gruppo editoriale L'Espresso (nono posto) e Mondadori (decimo).
Per giungere a questi dati, il sondaggio ha preso in esame 153 imprese tra le maggiori realtà imprenditoriali che operano sul territorio nazionale. I settori presi in considerazione sono: manifatturiero, finanziario-assicurativo, media e comunicazione, grande distribuzione, beni di largo consumo, chimico-farmaceutico, consulenza e servizi alle aziende, Ict e da questa edizione anche moda e fashion.
La ricerca, somministrata a un campione di 2.500 neolaureati del 2010 rappresentativo di tutta la situazione nazionale per sesso, area geografica e tipologia di laurea, ha evidenziato anche quali sono le caratteristichepiù richieste delle aziende, quelle cioè che spingono un giovane fresco di titolo universitario a cercare lavoro in un luogo piuttosto che in un altro. Secondo la Recent Graduate Survey, gli elementi di maggiore appeal sui giovani sono la solidità dell'impresa, il livello di stimoli offerti dall'ambiente di lavoro, le opportunità di carriera e le effettive possibilità di ricevere una formazione professionale di qualità. Un fattore che invece interessa meno rispetto al passato è la vicinanza del posto di lavoro alla propria residenza.
Fonte: http://it.finance.yahoo.com/

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CALENDARIO STACCO DIVIDENDI 2011

Di seguito l'elenco delle società che hanno annunciato importo e data stacco cedola di dividendo.

18 aprile

ALERION (ARN.MI) 0,011 euro
AUTOSTRADE MERIDIONALI (AUTME.MI) 0,80 euro
FIAT (F.MI) ordinarie 0,09 euro risparmio 0,31 euro privilegiate 0,31 euro
POP.SONDRIO 0,21 euro
PRYSMIAN (PRY.MI) 0,166 euro
RECORDATI (REC.MI) 0,275 euro
TELECOM ITALIA (TIT.MI) ordinarie 0,058 euro risparmio 0,069 euro

26 aprile

CREDITO VALTELLINESE (CVAL.MI) 0,12 euro
DE' LONGHI (DLG.MI) 0,146 euro
POP.EMILIA ROMAGNA (BPE.MI) 0,18 euro
SAES GETTERS (SG.MI) ordinarie 0,20 euro risparmio 0,20 euro

2 maggio

ASTALDI (AST.MI) 0,15 euro
BANCO SARDEGNA (BSRP.MI) ordinarie 0,04 euro risparmio 0,15 euro privilegiate 0,30 euro CREDITO BERGAMASCO (CB.MI) 0,90 euro
DATALOGIC (DAL.MI) 0.15 euro
EXPRIVIA (XPR.MI) 0,04 euro
GRUPPO MUTUIONLINE (MOL.MI) 0,36 euro *ordinario* 0,01 euro *straordinario*
SAVE (SAVE.MI) 0,325 euro
SERVIZI ITALIA (SRI.MI) 0,25 euro

9 maggio

AEROPORTO DI FIRENZE (AFI.MI) 0,08 euro
AMPLIFON (AMP.MI) 0,033 euro
ASCOPIAVE (ASC.MI) 0,10 euro
BANCA IFIS (IF.MI) 0,06 euro e assegnazione una azione ordinaria ogni 37
BANCA PROFILO (PRO.MI) 0,005 euro
B&C SPEAKERS (BEC.MI) assegnazione una azione ordinaria ogni 15
BENI STABILI (BNS.MI) 0,022 euro
BREMBO (BRE.MI) 0,30 euro
CAIRO COMMUNICATION (CAI.MI) 0,25 euro
CATTOLICA ASS (CASS.MI) 0,90 euro
INTERPUMP (IP.MI) 0,11 euro
IRCE (IRC.MI) 0,06 euro
KME GROUP ordinarie 0,011 euro risparmio 0,07241 euro
MARCOLIN (MCL.MI) 0,10 euro
POP.SPOLETO (SPO.MI) 0,12 euro
RCF GROUP (RCF.MI) 0,03 euro
TERNIENERGIA (TER.MI) 0,19 euro
VALSOIA (VLS.MI) 0,180 euro
ZIGNAGO VETRO (ZV.MI) 0,30 euro

16 maggio

BANCA GENERALI (BGN.MI) 0,55 euro
CONAFI PRESTITO' (CNP.MI) 0,08 euro
CREDITO EMILIANO (CE.MI) 0,10 euro
GEFRAN (GE.MI) 0,15 euro e assegnazione una azione ogni 50
PIAGGIO (PIA.MI) 0,07 euro VITTORIA ASSICURAZIONI (VAS.MI) 0,17 euro

23 maggio

ACEA (ACE.MI) 0,281 euro *ordinario* 0,169 euro *addizionale*
ANSALDO STS (STS.MI) 0,28 euro
ATLANTIA (ATL.MI) 0,391 euro *a saldo*
AUTOGRILL (AGL.MI) 0,24 euro
AZIMUT HOLDING (AZM.MI) 0,25 euro così ripartiti: 0,10 euro *ordinario* 0,15 euro *straordinario*
BANCA FINNAT EURAMERICA (BFE.MI) 0,010 euro
BANCO POPOLARE (BP.MI) 0,03 euro
BEGHELLI (BE.MI) 0,020 euro
BENETTON (BEN.MI) 0,25 euro
BONIFICHE FERRARESI (BF.MI) 0, 12 euro
BULGARI (BUL.MI) 0,12 euro
BUZZI UNICEM (BZU.MI) risparmio 0,03 euro
CALEFFI (CLF.MI) assegnazione una azione ogni 25 possedute
CALTAGIRONE (CALT.MI) 0,08 euro
CALTAGIRONE EDITORE (CED.MI) 0,05 euro
CAMPARI (CPR.MI) 0,06 euro
CEMENTIR (CEM.MI) 0,06 euro
CIR (CIR.MI) 0,025 euro
ELICA (ELC.MI) 0,0251 euro
ENEL GREEN POWER 0,0272 euro
ENERVIT (ENV.MI) 0,035 euro
ENI (ENI.MI) 0,50 euro *a saldo*
ERG (ERG.MI) 0,40 euro
EXOR (EXO.MI): ordinarie 0,31 euro privilegiate 0,3617 euro risparmio 0,3881 euro
FALCK RENEWABLES (FKR.MI) 0,012 euro
FINMECCANICA (FNC.MI) 0,41 euro
GENERALI (G.MI) 0,45 euro
GEOX (GEO.MI) 0,18 euro
IGD (IGD.MI) 0,075 euro
IMA (IMA.MI) 0,90 euro
IMMSI (IMS.MI) 0,03 euro
INDESIT (IND.MI) ordinarie 0,30 euro risparmio 0,318 euro
INTESA SANPAOLO (ISP.MI) ordinarie 0,08 euro risparmio 0,091 euro
IREN 0,085 euro
ITALCEMENTI (IT.MI) ordinarie 0,12 euro risparmio 0,12 euro
LANDI RENZO (LR.MI) 0,055 euro
LOTTOMATICA (LTO.MI) assegnazione 1 azione ogni 50
LUXOTTICA (LUX.MI) 0,44 euro
MARR (MARR.MI) 0,50 euro
MEDIASET (MS.MI) 0,35 euro
MEDIOLANUM (MED.MI) 0,07 euro *a saldo*
MONTEPASCHI (BMPS.MI) ordinarie 0,0245 euro risparmio 0,0335 euro privilegiate 0,0335euro
NICE (NICE.MI) 0,0736 euro
PIRELLI & C. (PC.MI) ordinarie 0,165 euro risparmio 0,229 euro
POLIGRAFICI PRINTING 0,0165 euro
POP.MILANO (PMI.MI) 0,10 euro
SAIPEM (SPM.MI) ordinarie 0,63 euro risparmio 0,66 euro
SAT (SAT.MI) 0,13 euro
SNAM RETE GAS (SRG.MI) 0,14 euro *a saldo* SOL 0,095 euro
TESMEC 0,028 euro
TOD'S (TOD.MI) 2,00 euro
UBI BANCA (UBI.MI) 0,15 euro
UNICREDIT (UCG.MI) ordinarie 0,03 euro risparmio 0,045 euro
VIANINI INDUSTRIA {91} 0,02 euro
VIANINI LAVORI {92} 0,10 euro

30 maggio

REPLY {93} 0,45 euro

6 giugno

HERA (HER.MI) 0,09 euro SADI (SSI.MI) 0,01 euro

13 giugno

BASIC NET (BAN.MI) 0,05 euro DIASORIN (DIA.MI) 0,40 euro

20 giugno

ENEL (ENEL.MI) 0,18 euro *a saldo*

4 luglio

ACSM-AGAM (ACS.MI) 0,06 euro
11 luglio

ACEGAS-APS (AEG.MI) 0,18 euro
TREVI (TFI.MI) 0,13 euro

18 luglio

IMPREGILO (IPG.MI) ordinarie 0,06 euro risparmio 0,26 euro

25 luglio

CDC (CDC.MI) 0,12 euro




Le nuove obbligazioni Barclays Scudo: Australia 6,25%, Turchia 8,5%, Messico 6,7%

Di seguito le condizioni di sottoscrizione, le rendite e le condizioni di rimborso delle nuove obbligazioni Barclays Scudo (clicca per visualizzarle):
fonte: Barclays




Mediaset: per Mediobanca, a questi livelli, è un'occasione unica

Gli analisti di Mediobanca puntano i riflettori su Mediaset confermando la raccomandazione outperform sul titolo del gruppo di Cologno Monzese, limando il target price a 6,24 euro da 6,27 euro.
“In questo momento vediamo un trend flat per i canali italiani core in scia alle indicazioni fornite dal management, ma ci aspettiamo un secondo trimestre positivo. Inoltre, confermiamo le nostre stime per i canali appena lanciati (+88% l’incremento della raccolta pubblicitaria) e quelle di un utile operativo 2011 di 9 milioni di euro per la pay tv”.
Secondo gli esperti di piazzetta Cuccia, “i livelli attuali (4,55 €) rappresentano una chance unica per entrare a prezzi veramente convenienti”.

Mediobanca spiega quindi i motivi di questa chance.
“Mediaset  sta sovraperformando il mercato italiano della raccolta pubblicitaria e la tv sta mostrando un incremento complessivo in termini di audience (+4% nel 2010 e +5% nei primi due mesi del 2011); inoltre, il passaggio al digitale terrestre entro il 2012 potrebbe rappresentare un fattore positivo” per la società della famiglia Berlusconi. Riguardo alla pay tv (Mediaset Premium), il broker mantiene invariata la previsione di un utile operativo 2011 di 9 milioni di euro, che si colloca sopra il range (0/-30 milioni) suggerito dal management.
 Infine, l’azione sta offrendo un dividend yeld dell’8% (0,35 € pagabile il 23 maggio) e per Mediobanca “è un livello sostenibile anche nel corso dei prossimi anni”.

fonte: finanza.com




Mediobanca: nuovo portafoglio raccomandato

Nella propria nota mensile sull'azionario gli analisti di Mediobanca hanno aggiornato il portafoglio raccomandato.
Gli esperti hanno escluso Bulgari Spa e Ubi B. dal portafoglio blue chip, aggiungendo Eni e Mediaset.
Nel portafoglio mid-small cap "rimuoviamo Brembo e B.Generali, aggiungendo Azimut H.", mentre tra i "selected underperformer" Mediobanca ha tolto Fonsai e Landi R.
Di conseguenza, Mediobanca assegna ora l'indicazione long ad Autogrill, Campari, Enel, Eni, Fiat, Mediaset, Mediolanum, Pirelli & C., Prysmian, Tenaris, Amplifon, Azimut H., Buongiorno, Credem, Diasorin, Interpump, Safilo G., Sorin, Trevi Fin.
I "selected underperformer" sono B.P.Milano, Finmeccanica, Intesa Sanpaolo, Italcementi, L'Espresso, Recordati.




TEST DI USABILITA' DI UN SITO WEB

Questo sondaggio è organizzato dagli studenti del corso di E-Marketing del Prof. Cherubini della facoltà di Economia - Università degli studi di Roma Tor Vergata. Obiettivo della ricerca è quello di analizzare la qualità dell'esperienza di navigazione di un utente nell'interazione con un sito web, valutandone l'efficacia comunicativa attraverso la misurazione del tempo impiegato per reperire un' informazione.
I siti scelti per il sondaggio sono: Facoltà di Economia Università di Roma Tor Vergata (http://www.economia.uniroma2.it/), ebay (http://www.ebay.it/) e Barilla (http://www.barilla.com/).
  
Ogni studente sottoporrà al test 6 persone così ripartite:  
  • Un maschio laureato, almeno di 1° livello, di età compresa tra i 25 e i 30 anni 
  • Una femmina laureata, almeno di 1° livello, di età compresa tra i 25 e i 30 anni 
  • Un maschio studente universitario di età compresa tra i 20 e i 24 anni 
  • Una femmina studente universitario di età compresa tra i 20 e i 24 anni 
  • Un maschio diplomato, di età compresa tra i 31 e i 50 anni 
  • Una femmina diplomata, di età compresa tra i 31 e i 50 anni

    Istruzioni per la somministrazione:
    - Per ciascuna persona “testata”: prendere i tempi necessari al partecipante per rispondere ad ogni  domanda (massimo tempo a disposizione per ogni domanda: 3 minuti).
    - Sottoporre una domanda di ricerca alla volta.
    - Osservare il comportamento del partecipante mentre visita il sito.
    - Fare domande finali di tipo più qualitativo (ad esempio, impressioni sulla veste grafica del sito, gradevolezza della navigazione, etc.) al termine del test.



    Ricerca di mercato: gli stivali Ugg - Australia

    C'è un brand di stivali in pelle che ha "invaso" mezzo mondo e di cui le top model e le attrici di Hollywood non riescono più a fare a meno: Ugg. Ne possiedi anche tu un paio? Facci sapere il tuo livello di soddisfazione compilando e condividendo con i tuoi amici questo piccolo questionario (totalmente anonimo). Sarà utile per una ricerca di mercato condotta da un gruppo di studenti dell’ Università di Economia di Roma Tor Vergata per il corso di E-Marketing. Grazie!!
    Valeria Ponis e Claudia Adami

    Guarda le opinioni finora raccolte
                                              

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    Analisi multivariata di serie storiche: Currency Futures e tasso di cambio Euro-Dollaro

    La relazione fra il livello dei Currency Futures e la variabilità dei tassi di cambio sottostanti è stata da sempre una questione a lungo dibattuta nella teoria economica e nella finanza, specialmente nell’ultima decade in cui l’importanza dei Currency Futures è divenuta sempre maggiore. Tale accresciuto interesse verso questi importanti strumenti derivati sembra però aver coinciso con una fase di maggior volatilità delle valute internazionali [1]. Inoltre, i due trend apparentemente coincidenti hanno sollevato una importante questione sulla possibile relazione fra i futures e il comportamento dei tassi di cambio: può parte della maggior volatilità di questi ultimi essere attribuita al trading dei futures, o sono i futures traders che reagiscono meramente alla maggior volatilità dei tassi?
    Le passate evidenze empiriche sul generale impatto del trading dei futures sono varie e contrastanti. Alcuni studi indicano un effetto destabilizzante, ma altri hanno riscontrato un generale effetto di stabilizzazione sui mercati monetari su cui gli strumenti derivati sono negoziati.

    Ad approfondire tali tematiche sono Karpoff nel 1987 e Bessembinder e Seguin nel ’92 ma la definitiva soluzione del ruolo dei futures sulla asset volatility (e sui mercati su cui queste vengono negoziate) rimane ancora in parte oscuro. Nonostante le dimensioni del mercato delle valute, ed il fatto che i futures sono solo uno dei tre principali strumenti con cui gli speculatori e gli hedgers possono assumere posizioni sui futuri tassi di cambio (gli altri due sono i currency forwards e le options), vi sono importanti segnali che la negoziazione dei futures può impattare sulla volatilità dei prezzi delle valute. Per esempio Clifton nel 1985 ha riscontrato che il volume delle attività di trading nel mercato dei Currency Futures era significativamente correlato con le fluttuazioni dei tassi di cambio nel mercato interbancario durante i primi anni ’80. Altri, come Grammatikos e Saunders nel 1986 trovano una fortissima relazione fra volume dei futures negoziati e futuri prezzi delle valute. Tuttavia, tutti questi studi falliscono considerando una distribuzione non normale dei tassi di cambio nel misurarne la volatilità. A sopperire tali carenze interviene uno studio condotto da tre ricercatori dell’università dell’Ohio del 1996: Chatrath, Ramchander e Song. I tre studiosi hanno investigato il rapporto fra i Currency Futures e il tasso Spot delle valute in due fasi; nella prima cercano un riscontro a tale evidenza empirica nella volatilità spot dei tassi giornalieri nella Sterlina Britannica, nel Dollaro Canadese, nello Yen Giapponese, nel Franco Svizzero e nel Marco Tedesco; poi forniscono una  misura consistentedella volatilità analizzando la distribuzione dei ritardi delle valute sottostanti investigate. In tal modo riescono così a dimostrare come la varianza condizionale del modello (ottenuta con tecnica GARCH) sia una appropriata proxy della volatilità delle serie storiche dei tassi di cambio, considerando anche le fasi di volatilità più estrema. Il risultato della stima di un vettore autoregressivo indica infine che il trading di futures sulle valute ha un significativo e positivo impatto sulla volatilità delle variazioni dei tassi di cambio; al contrario è stata riscontrata una relazione più debole fra l’impatto della volatilità dei tassi di cambio sul trading dei futures.

    Il percorso che emerge è quindi sintomatico della maggior reazione delle variazioni dei tassi di cambio agli shock dei futures. Tale impatto sembra inoltre persistere in molti periodi successivi.

    Al contrario l’andamento dei futures declina il giorno successivo l’incremento della volatilità nei tassi spot. Tale relazione non è riscontrata nella stessa misura fra i futures e le altre commodities facendo sembrare che potrebbe sussistere qualche iniquità nell’impatto dei Currency Futures suggerendo così l’esistenza di possibili inefficienze nel mercato delle valute. Tale indicazione non ci sorprende (molti studi dimostrano andamenti dei tassi di cambio non coerenti con l’andamento mercati efficienti) in ogni modo, studiare il ruolo specifico di speculatori, hedgers, piccoli e grandi traders nel rapporto fra la negoziazione dei futures e la volatilità spot apporterebbe sicuramente ulteriori elementi interessanti all’analisi.
    Valeria Ponis


    [1] ad esempio, la variazione media giornaliera della sterlina britannica nel 1980 era dello 0,70%, il livello nel 1992 era invece dell’1%.

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    - MONETA E FINANZA NELL'ECONOMIA CONTEMPORANEA-Giuseppe Ciccarone - Claudio Gnesutta
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    - ECONOMIA MONETARIA-Giovanni B. Pittaluga

    Indice flash composito Pmi francesi di febbraio sale a 59,5

    Le imprese del settore privato francese hanno accelerato il ritmo della ripresa a febbraio ma la corsa è stata accompagnata da segnali di crescente pressioni inflazionistiche.

    L'indice Pmi flash composito è salito questo mese a 59,5 da 57,6 di gennaio, raggiungendo il livello più alto da agosto e attestandosi per il diciannovesimo mese sopra la soglia dei 50 punti che separa la crescita dalla contrazione.
    L'indice del settore servizi ha segnato un incremento a 60,8 di febbraio da 57,8 del mese precedente, la lettura migliore da luglio sostenuta da un rafforzamento dell'occupazione.
    Il Pmi manifatturiero ha mostrato una modesta ripresa a 55,3 dopo essere sceso a gennaio a 54,9.
    Il sottoindice dei prezzi input, sebbene una delle componenti più volatili dell'indagine, è balzato a febbraio di 9,2 punti a 89,7 come conseguenza del rincaro dei prezzi di commodity ed energia.

    fonte: Reuters


    Pmi manifatturiera tedesca segna record a 62,6 a febbraio

    Il comparto manifatturiero tedesco in febbraio ha avuto una crescita record, dando un forte impulso al settore privato e fugando i timori di un rallentamento della ripresa economica.

    Le stime flash sul Pmi manifatturiero mostrano un indice a 62,6, massimo storico della serie iniziata nell'aprile del 1996.

    "Le esportazioni stanno guidando la crescita nel manifatturiero, ma c'è anche un momento favorevole nell'economia nazionale", commenta Chris Williamson, economista di Markit.

    Anche i fornitori di servizi hanno segnalato una forte crescita delle attività, con un indice appena sotto il massimo da quattro anni e mezzo registrato a gennaio.

    Una lettura composita che include il settore servizi e quello manifatturiero segna un rialzo a 61,5, pari al massimo storico della serie raggiunto a giugno 2006.




    Rapporto S&P/Case Shiller: prezzi case USA -0,4 m/m, -2,4 a/a

    Dal rapporto S&P/Case Shiller, ricavato dalle osservazioni nelle venti maggiori aree metropolitane Usa, emerge che i prezzi delle abitazioni monofamiliari negli Usa sono scesi in dicembre per il sesto mese consecutivo dello 0,4% , in linea con quanto atteso dagli operatori.

    Su base annua l' indice, destagionalizzato,  è sceso del 2,4% , a fronte di attese per un calo del 2,3%.




    L'indice di fiducia USA risale ai livelli di febbraio 2008

    Il Conference Board ha elaborato l'indice di fiducia dei consumatori Usa di febbraio riscontrando  un massimo da tre anni  grazie al maggior ottimismo sulle prospettive dell'economia e dei redditi. L'indice, che valuta l'attitudine a spendere dei consumatori Usa è salito a 70,4 dai 64,8 di gennaio toccando il livello più alto da febbraio 2008. Mediamente le attese degli analisti indicavano un livello di 65.
    Anche l'indice relativo alle aspettative è migliorato a 95,1, da 87,3, massimo da dicembre 2006,
    Sono tuttavia salite anche le aspettative dei consumatori sull'inflazione nei prossimi 12 mesi, a 5,6 da 5,5, massimo livello dal giugno 2009.

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    Il ruolo della Pista Ciclica nell'analisi della velocità di una serie finanziaria

    Nello studio di una serie finanziaria è importante saper valutare la velocità con cui i prezzi si muovono. Un andamento rapido infatti significa che molti investitori sono desiderosi di operare su un titolo rendendo un informazione di rilevantissima importanza per un trader. La velocità, ossia lo spazio percorso nell’unità di tempo, in tal caso viene espressa dalla differenza di prezzo di due giorni (o istanti) successivi. E’ intuibile però che se costruissimo un indicatore sulla base di questa informazione sarebbe caratterizzato da un numero di improvvise e ampie fluttuazioni, di scarsa utilità nell’analisi di una serie.
    La pista ciclica è un indicatore di velocità che tenta di ovviare proprio questo inconveniente essendo costruita sulla differenza, percentuale o assoluta, tra il grafico del prezzo e la sua media mobile:

    Tale indicatore ha la capacità di anticipare leggermente i picchi del prezzo, di modo che quando viene a formarsi un picco consistente nel grafico della pista ciclica è ragionevole attendersi un’inversione dell’andamento del prezzo.


    ATTENZIONE: L’importanza dei picchi deve essere valutata in relazione all’andamento di un certo periodo di tempo della pista ciclica, ai suoi massimi e minimi assoluti e rispetto alle oscillazioni che aveva in periodi precedenti analoghi a quello attuale.
    Valeria Ponis

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    Procedura per scaricare e separare dati finanziari .csv su excel

    1) Andare sul sito yahoo finance, scegliere un indice o un titolo;

    2) Cliccare nella colonna di sinistra su “dati storici”;

    3) selezionare l’arco temporale e l’intervallo di dati desiderato (ex: dati giornalieri, mensili o settimanali);

    4) Cliccare su “scarica in foglio di calcolo” (in fondo alla pagina). Tale procedura salverà sul computer un file excel come documento .csv i cui dati sono confusamente compattati ed intervallati da punteggiatura;

    5) Aprire il file;

    6) Evidenziare la prima colonna con CTRL-SHIFT-Giù;

    7) Cliccare su “Trova”: trova , (virgola) sostituisci con ; (punto e virgola) sostituisci tutto - OK;

    8) Di nuovo cliccare su “Trova”: trova . (punto) sostituisci con , (virgola) sostituisci tutto - OK;

    9) Seguire la procedura: Dati -  Testo in colonne - Delimitato - Avanti deselezionare tabulazione selezionare punto e virgola Avanti - Fine. In tal modo le celle dovrebbero essere separate fra loro;

    10) i dati però partono dal meno recente al più recente per convertirli dal più recente al meno recente selezionare tutte le colonne cliccando in sequenza (e lasciando premuto) i tasti CTRL-SHIFT–DESTRA-GIU’;

    11) Ordina - ordina per - Date - dalla più recente alla meno recente;

    12) A questo punto è possibile effettuare qualsiasi operazione sui dati come creare il grafico dell’andamento con il comando: inserisci grafico a linee (selezionando una colonna alla volta, solitamente i prezzi di chiusura) oppure effettuando semplici operazioni algebriche come la media o la varianza della distribuzione;

    13) Salvare il tutto come file .xls ’97-2003. A questo punto è possibile creare grafici su excel o importare il file su programmi quali Metastock per la costruzione di un proprio Trading System.

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    Principali Indicatori Macroeconomici Europei e Statunitensi: il miglior termometro dell'andamento dell'economia

    Principali Indicatori Macroeconomici Statunitensi:

    Jobless Claims (Richieste Iniziali di Sussidi alla Disoccupazione): E' un report emesso dal dipartimento del lavoro Americano su base settimanale. Indica quante persone si sono iscritte per la prima volta per ricevere i sussidi di disoccupazione durante la settimana precedente e rappresenta una buona misura dello stato del mercato del lavoro negli Stati Uniti. Viene pubblicato ogni giovedì alle 8.30 di NY dal Bureau of Labor Statistics.

    Non-Farm Payrolls (Salariati, escluse aziende non agricole): Il dato mensile nazionale misura il numero di persone che ricevono un salario come impiegati da aziende non operanti nel settore agricolo, ed unità governative. Le sue variazioni mensili riflettono il numero di nuovi posti di lavoro creati o persi. Negli USA il dato viene reso pubblico il primo venerdì del mese alle 8.30 ora di NY Bureau of Labor Statistics.

    ISM, ex NAPM (National Purchasing Managers Index): E’ un indice basato su un’indagine tra i direttori degli acquisti del settore manifatturiero di tutti gli Usa esclusa la zona di Chicago, ad alta industrializzazione. L’ISM è costruito in modo tale che una figure sopra 50 indichi che le condizioni sono in miglioramento, mentre viceversa un dato inferiore allo spartiacque 50 mostri deterioramento. Viene calcolato come media ponderata di 5 sottoindici: Nuovi ordini (30%), Produzione (25%), Occupazione(20%), Spedizioni (15%) e scorte di Magazzino (10%). Viene pubblicato il primo giorno feriale del mese alle 10 di mattina NY time.

    Chicago Pmi (Indice dei direttori d’acquisto dell’area di Chicago): E’ considerato uno fra i principali indicatori dell’indice manifatturiero ISM, rappresenta un’indagine sui direttori d’acquisto del settore manifatturiero della zona di Chicago, la cui distribuzione rispecchia la distribuzione nazionale. Al pari dell’ISM, se il suo valore e’ superiore ai 50 punti vuol dire che il sistema si trova in una fase di espansione, viceversa sotto i 50 punti rappresenta una fase di contrazione economica.

    Consumer Confidence (Fiducia dei consumatori): L’indice di fiducia dei consumatori rappresenta il comportamento dei consumatori all’interno del mercato. La sua rilevazione avviene attraverso l’analisi di un campione di 5.000 consumatori ed è costituito da due sub-indici, la stima dei consumatori sulla situazione di spesa corrente (40%) e le previsioni per il semestre successivo (60%). Negli USA viene resa nota l’ultimo martedì del mese alle 10 NY time dal Conference Board.

    Indice di fiducia della Michigan University: L’indice “Michigan” differisce da quello formulato dal Conference Board principalmente perché il Michigan pubblica due rilevazioni, una versione parziale e una definitiva a fine mese.

    Housing Starts (Costruzioni di Nuove Case): Tale dato quantifica mensilmente il numero di unità residenziali private per le quali la costruzione è già autorizzata (permesso rilasciato) o cominciata; con il dato sulle Vendite di Nuove Unita Abitative (New Home Sales), indica le prospettive del settore delle costruzioni. Negli USA è pubblicato la terza o quarta settimana del mese alle 8.30 di NY dal Bureau of the Census.

    Construction Spending (Spesa per le costruzioni): Indica l’attività edile per nuove costruzioni di progetti residenziali, non residenziali e pubblici. I dati sono forniti in dollari al valore nominale e al valore reale. Questo dato viene considerato perchè la sua tendenza trasmette indizi importanti per gli stock di costruzioni domestiche e appalti su larga scala.

    New Home Sales (Vendita di nuove case) e Existing Home Sales (Vendita di case esistenti): Le Vendite di nuove unità abitative risultano essere un buon indicatore della ripresa dell'economia. Le famiglie decidono di comprare una casa quando hanno una situazione economica molto sicura e questo è già un indicatore della fiducia nella congiuntura economica.


    Principali Indicatori Macroeconomici Europei:

    INDICE IFO - GERMANIA: L'indice IFO agisce come un indicatore dello sviluppo economico in Germania. Ogni mese, è condotta un'indagine su 7000 aziende della Germania dell'est e dell'ovest, chiedendo una loro opinione sulla situazione attuale dell'economia e le aspettative che hanno per il futuro.

    INDICE ZEW – GERMANIA: l’indicatore Zew (Centro di Ricerca per l’Economia Europea) è basato su di una indagine finanziaria di mercato. L’indagine è tenuta mensilmente dal gennaio 1991. L’inchiesta ha lo scopo di valutare le aspettative future degli esperti di finanza dei dipartimenti di ricerca delle banche, delle assicurazione e delle aziende industriali. Agli esperti sono chieste le previsioni relative a sei mercati internazionali finanziari. Alla ricerca partecipano oltre 350 aziende.

    INDICI ISAE – ITALIA: L'Isae – Istituto di studi e analisi economica – pubblica ogni mese indici di fiducia su imprese e famiglie. L'indice di fiducia dei consumatori viene elaborato sulla base di un campione di circa 3mila famiglie, che rispondono a domande sulla situazione complessiva dell'economia e sulla loro situazione personale (occupazione, convenienza al risparmio, prezzi, intenzioni di acquisto di beni durevoli). L'indice di fiducia delle imprese (manifatturiere ed estrattive) si basa su un campione di circa 4mila aziende, che rispondono a domande sulla situazione generale del Paese e sulla propria situazione (ordini, produzione, scorte e previsioni per i prossimi tre mesi).

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    Psicologia dei mercati: il meccanismo della bolla speculativa secondo la teoria delle Onde di Elliot

    Il movimento della borsa riflette la personalità e l’emotività della massa degli investitori e della popolazione in generale. Nell’andamento delle quotazioni possiamo difatti chiaramente riscontrare la rapidità con cui la massa degli investitori passa da uno stato di euforia ad uno di frustrazione. Ralph Nelson Elliott (padre della famosa Teoria delle Onde che assimilava l’andamento dei mercati a quello delle maree, riprendendo una similitudine introdotta da Dow) considerava l’andamento della borsa e dei mercati guidato da meccanismi psicologici dove la valutazione delle aziende quotate più che rispecchiare le reali condizioni patrimoniali (cdd. fondamentali) a volte riflette mere reazioni dell’uomo al manifestarsi di eventi esterni.
    Le singole onde di mercato sono caratterizzate da peculiarità che le distinguono e le qualificano. Partendo dello stato d’animo diffuso nella massa dei partecipanti al mercato in un dato momento, si dice che l’onda acquisisca una personalità, ovvero che essa, meglio d’ogni altro indicatore, esprima l’emozione diffusa che scaturisce dall’inconscio collettivo degli operatori attivi in quella fase di contrattazione.
    L’esercizio più importante e utile da praticare per applicare bene la teoria di Elliot è forse quello di riuscire a cogliere ed interpretare per tempo l’evolversi degli stati d’animo nel mercato senza peraltro restarne invischiati. L’esempio più eclatante da analizzare a tal proposito è il meccanismo di evoluzione delle bolle speculative.

    1° Fase: La massa ha paura di entrare nel mercato perchè colpita dalle ingenti perdite del periodo precedente, altri spinti dai prezzi "scontati" prendono posizione. E' convinzione generale che il trend negativo non sia ancora finito ma i volumi iniziamo a crescere. L’onda 1 è una nuova formazione impulsiva (es. al rialzo) anche se si estende poco perchè investitori non hanno ancora fiducia nel mercato. Normalmente quest’onda viene scambiata dalla maggior parte degli operatori come una normale correzione al trend principale che la precede (anche se di solito ha dimensioni maggiori rispetto alle precedenti ondate correttive). Può anche avere caratteristiche di dinamicità tali da insospettire un’eventuale inversione, ma lo stato d’animo della massa nel mercato è ancora troppo impregnato di pessimismo, affinché un tale sospetto possa prendere corpo e diffondersi ai più.
    2° Fase: Chi è entrato corto alla prima onda esce intascando un piccolo ma sicuro guadagno. Altri già in perdita da molto tempo aspettavano solo un piccolo rimbalzo per alleggerire le perdite, contribuendo a far credere che il mercato orso non era ancora finito. Nella seconda onda il rintracciamento della prima può essere molto alto ma i volumi non sono eccessivi. Chi voleva uscire ne ha avuto l'occasione mentre molti altri sono solo in attesa di un segnale di conferma dell' inversione di trend per entrare decisi. Con l’onda 2 prende l’avvio la prima vera correzione della formazione impulsiva. La sua conclusione offre una valida opportunità operativa. Normalmente quest’onda ristabilisce tra gli operatori la convinzione che l’onda 1 fosse semplicemente una correzione del trend in atto e che il mercato abbia ripreso la tendenza principale. Molto spesso l’onda 2 ha caratteristiche di acutezza ed incisività nel ritraccire l’onda 1 e anche questo è un elemento che rincuora i trend followers ancora ribassisti; lo stacco con l’onda 1, analogamente, è spesso deciso e chiaro; raramente l’onda 2 ritraccia l’onda 1 con formazioni triangolari o sideways, ossia con ritracciamenti "dolci" e distribuiti nel tempo. Rintraccia parzialmente la correzione dell’onda 1 e psicologicamente tale correzione accresce la convinzione di coloro che non hanno partecipato al movimento precedente 1. Le caratteristiche di onda 2, fanno sì che nella maggioranza dei casi la percentuale ritracciata sia la quasi totalità dell’onda 1, quindi tra il 61.8% (numeri della serie di Fibonacci) ed il 100%, formando quanto nell’analisi classica viene identificato come doppio minimo/massimo, ovvero le elementari formazioni di inversione del trend.
    3° Fase: La terza onda e' la piu' potente. I volumi aumentano di molto e spesso si formano dei gap nella curvatura dei prezzi. Questa e normalmente l'onda i cui si realizzano i guadagni maggiori: è l’onda dell’ingresso in massa nel mercato. Raggiunto il limite di estensione di onda 2, il mercato improvvisamente stravolge le attese di continuità del movimento, invertendo nuovamente la propria direzione di marcia in modo veloce, provocando una condizione di disagio a quanti pensavano di essersi già accodati alla ripresa del trend. Questa novità produce allarme e una prima serie di chiusure di posizioni per cautela o per l’attivazione di stop loss, alimentando una considerevole corrente di acquisti. La successiva violazione del massimo di onda 1 decreta l’inizio di un nuovo trend. Dopo aver preso alla sprovvista quanti si erano inseriti come ultimi nel movimento di onda 2, dopo aver sorpreso molti con "l’inaspettata" e veloce rottura dei massimi segnati dall’onda 1, a questo punto l’onda 3 decreta l’inversione del trend, alimentando una notevole quantità di ordini dovuti ancora all’attivazione degli stop, situati poco sopra i massimi di onda 1, e ad acquisti di nuove posizioni in trend. questo momento di euforia viene accompagnato da una forte risonanza pubblicitaria realizzata dai mass madia, che, in modo occulto, sollecitano le masse a partecipare al nuovo trend. Quanti si uniranno al trend da questo momento, hanno, purtroppo, le caratteristiche dell’operatore marginale che si ricorda del mercato solo quando esso è oramai già salito di molto. L’ingresso della massa si concretizza con una eccezionale accelerazione che, da lì a poco, incontrerà le prime prese di beneficio, creando le premesse per lo sviluppo di onda 4.
    4° Fase: La quarta onda interrompe i guadagni con la delusione dei ritardatari che credevano che i prezzi non finissero mai di salire. Le mani forti escono dal mercato. è la fase dell’incertezza operativa. Dopo l’euforia estrema dell’onda 3, il mercato va incontro alla seconda vera correzione di tutto il ciclo, prodotta a seguito delle prese di beneficio di quegli operatori che si trovano in ampio margine di guadagno. Affinché si possa continuare contare onda 4, quest’ultima non deve MAI violare il massimo di onda 1. La logica che sottende questa caratteristica di lateralizzazione di onda 4 è da ricercare nella spinta all’acquisto che ancora domina la massa dei nuovi arrivati che, in buona misura, riesce ancora a soddisfare l’offerta presente come prese di beneficio e apertura di nuove posizioni.
    5° Fase: La massa entra in gioco e spinge il mercato in ipercomprato, i titoli vengono sopravvalutati. L’onda 5 sancisce la fine del movimento impulsivo e nel contempo prepara l’inversione del trend. Gli stessi mass media riprendono a fare da cassa di risonanza al "nuovo" trend, facendo accorrere quanti erano rimasti esclusi dai movimenti precedenti e che ora non vogliono perdere di nuovo il trend che riparte. Questa volta però il movimento non è subito impetuoso come lo è stato in onda 3, si muove piuttosto con la laboriosità dell’incertezza che, solo nel finale, normalmente lascerà spazio all’euforia della bolla speculativa. Da lì a poco il rinnovato entusiasmo lascerà anch’esso il posto allo smarrimento prodotto dagli effetti del grande movimento ABC che, questa volta, correggerà tutto il ciclo.
    Valeria Ponis

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    Trading on line: definizione e ruolo di Discount Brokers, Midtier Brokers e Full Service Firms nell'agevolare l'efficienza nelle transazioni di mercato

    Il Trading on line rappresenta ad oggi il modo più semplice per effettuare operazioni finanziarie utilizzando il circuito WEB grazie a servizi promossi da istituti di credito o società di intermediazione finanziaria.

    Lo sviluppo risale per lo più al biennio 1998-1999 che si contraddistinse per il rapido e consistente aumento delle operazioni borsistiche grazie alla possibilità offerta dai più recenti canali distributivi di gestire in piena autonomia le proprie strategie di mercato.

    L’offerta di servizi connessi al Trading on line è agevolata da una molteplicità di figure professionali:

    · Discount broker: rivolti a operatori professionali con intensa attività di negoziazione infragiornaliera e quindi molto attenta al contenimento dei costi. Principale Caratteristica: favoriscono la velocità e efficienza del servizio.

    · Midtier broker: rivolti a operatori che richiedono servizi con funzione di informazione a prezzi non particolarmente elevati. Principale Caratteristica: Proposta di servizi ad elevato valore aggiunto.

    · Full service firm: rivolti ad operatori che svolgono attività finanziaria non particolarmente intensa cui offrono una ampia gamma di servizi. Principale Caratteristica: Si rivolgono a soggetti non bancari interessati cogliere le principali opportunità della web finance.

    Il maggior vantaggio operatività via internet è senz'altro la possibilità di sfuttare commissioni molto contenute, ma la scelta del miglior intermediario dovrebbe essere operata su un intero pacchetto di servizi che puntino su: efficienza tecnologica, ampiezza delle informazioni, attendibilità dei supporti operativi e la multicanalità dei servizi offerti.
    Valeria Ponis

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    Differenza tra contratto collettivo, aziendale e di secondo livello

    1.Il contratto collettivo nazionale è frutto di un accordo, a livello nazionale, tra i sindacati e l'associazione di categoria degli industriali, in un determinato settore (commercio, industria metalmeccanica, industria chimica, ecc.). Il suo scopo è quello di determinare il contenuto essenziale dei contratti individuali di lavoro nel settore, sia sotto l?aspetto economico (retribuzione, trattamenti di anzianità), che sotto quello normativo (disciplina dell?orario, qualifiche e mansioni, stabilità del rapporto, ecc.). Il suo vantaggio, per i lavoratori, è che l'azienda non può usare armi come l'abbassamento dei salari o altri peggioramenti delle condizioni di lavoro (orario, straordinari, ecc.) per essere più competitiva sul mercato. L'azienda stessa, d'altronde, ha il vantaggio di poter già contare su una cornice certa di regole di riferimento.

    2.Il contratto aziendale è fatto su misura per l'azienda e per la realtà territoriale nella quale essa si colloca. Quindi risponde meglio alle esigenze specifiche del luogo e del momento. È possibile, ad esempio, aumentare la parte della retribuzione che varia col variare dei risultati, e così incentivare l'impegno dei lavoratori, rendendoli partecipi degli obiettivi dell'azienda. In generale, la contrattazione spostata a livello di territorio (ad esempio regionale) o di singola azienda, può servire alle aziende a rispondere in modo più rapido e flessibile alle sollecitazioni di mercati che sono sempre più globali. In altre parole, ad essere più competitive.

    3.La via di mezzo è la contrattazione di secondo livello, che normalmente integra il contratto collettivo nazionale di lavoro con ulteriori regole. Nota anche come contrattazione decentrata o integrativa, essa si distingue in contrattazione aziendale e contrattazione territoriale. Di solito è più vantaggiosa per i lavoratori, tanto che è in vigore, in via sperimentale, uno sgravio contributivo per le aziende, sulle erogazioni previste dai contratti di secondo livello.
     
    fonte: intrage.it

    Econometria: Il ruolo delle funzioni di risposta impulsiva per lo studio del rapporto di causalità fra variabili endogene di un sistema

    Le interrelazioni e i rapporti di causalità tra variabili di un sistema econometrico (ex: l’influenza di un currency futures sul tasso di cambio sottostante) possono essere studiate attraverso le funzioni di risposta impulsiva. Tali particolari funzioni riassumono il comportamento di una variabile nel tempo in risposta ad uno shock unitario occorso in tutte le altre variabili del sistema. Ciò è reso possibile dal fatto che spesso lo shock in una variabile influisce direttamente sulla variabile stessa ma si trasmette anche alle altre componenti endogene del modello secondo il meccanismo “dinamico” del VAR (Vector Auto-Regressive Model).
    Se una variabile reagisce al un cambiamento di un’altra, la prima non potrà essere detta esogena per il sistema (solo se una variabile è esogena in senso stretto le risposte di questa a shock occorsi nelle altre variabili saranno nulle). Inoltre è importante quando si va a studiare un sistema con più variabili che gli effetti dello shock in una di queste non siano influenzati da altri eventi improvvisi.
    Nella specificazione:
    gli elementi dellarappresentano gli effetti di uno shock unitario nelle variabili del sistema dopo i periodi, se l'effetto non è contaminato da altri eventi inattesi.
    Un problema dell’analisi delle funzioni di risposta impulsiva è l'assunto che gli shock avvengano su una variabile per volta, il che è ragionevole solo se gli errori sono incorrelati. Nella realtà però è possibile rinvenire una forte correlazione di questi ultimi (hanno cioè una componente comune non riconducibile ad una specifica variabile) che fa sì che lo shock in una variabile sia accompagnato da altri shock nel sistema.
    Un metodo per aggirare il problema è attribuire tutto l’effetto di qualsiasi componente comune alla variabile che viene prima nel sistema VAR.
    Per quanto riguarda i fattori esterni potrebbero anche essere legati a variabili omesse, il cui effetto è inglobato negli errori da non trascurare perchè se si omettono variabili importanti possono presentarsi distorsioni nelle funzioni di risposta impulsiva. Ciò implica che l’ordine con cui le variabili di un modello VAR sono disposte è importante, e dovrebbe essere tale che solo la prima variabile abbia un impatto immediato sulle altre componenti del sistema. Purtoppo in questo caso la teoria economica non può essere d’aiuto nella scelta della sequenza delle variabili.
    Tenendo conto di questi problemi possono stimarsi le funzioni di risposta impulsiva con qualsiasi software economico statistico (queste sono state stimate con Eview6).

    Notare come in questi esempi l’assenza di risposte esplosive ad uno shock rifletta la stabilità del modello stimato. Attraverso i grafici si possono però effettuare numerose altre considerazioni sulle serie. Ad esempio il dollaroeuro e dollaroyen sembrano essere quelle che risentono meno di variazioni assumendo così il ruolo di “guida” nel sistema. Ciò fa sì che se queste non variano non vi sarà una variazione nell’equilibrio di lungo termine per cui gli effetti degli altri cambiamenti saranno solo transitori.
    Anche nelle serie dollaroyen e dollaroeuro le funzioni di risposta impulsiva mostrano valori molto bassi. Infine dall’analisi dei restanti tassi di cambio è evidente come la serie log_yeneuro sia una serie follower, sembra cioè reagire più ad innovazioni negli altri mercati valutari piuttosto che alle proprie, dimostrandosi così meno influente rispetto agli altri tassi.
    Valeria Ponis

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    Portafoglio raccomandato da Mediobanca di gennaio 2011

    Nella nota mensile sull'azionario gli analisti di Mediobanca hanno aggiornato il portafoglio raccomandato togliendo dal portfolio long alcuni titoli di societa' piu' esposte al business domestico, aumentando invece l'esposizione a tematiche che credono maggiormente apprezzabili dagli investitori, come l'esposizione agli Usa e la leva operativa positiva. In particolare, escono dal portafoglio long Acea, Enel, Iren, mentre entrano Amplifon, Autogrill, Trevi Fin. Dopo lo spin-off mantengono Fiat Auto, togliendo invece Fiat Industrial ed Exor; tra gli underperform entra Fonsai. Di conseguenza, Mediobanca assegna ora l'indicazione long ad Autogrill, Bulgari Spa, Campari, Fiat, Mediolanum, Tenaris, Ubi B., Amplifon, B.Generali, Credem, Diasorin, Interpump, Mondadori, Rcs, Safilo G., Sorin, Trevi Fin.; i "selected underperformer" sono B.Popolare, Finmeccanica, Fonsai, Intesa Sanpaolo, L'Espresso, Recordati.

    Econometria: significato del test di Durbin-Watson

    La Durbin Watson Statistic è un test per rilevare l'autocorrelazione dei residui (deviazioni dalla retta di regressione stimata) in una analisi di regressione con il metodo dei minimi quadrati. L'ipotesi che intende confutare è se il coefficiente di correlazione è pari a zero, ossia la non staticità (radice unitaria) dei residui della regressione. Il suo vero valore è SEMPRE compreso fra 0 e 4:
    • Se dal test emerge un coefficiente Durbin Watson uguale a 2 non c'è autocorrelazione fra i residui.
    • Se è molto inferiore a 2 evidenzia autocorrelazione positiva.
    • Se è inferiore ad 1 ciò costituisce un chiaro segnale di allarme perchè piccoli valori del coefficiente indicano che i successivi termini di errore hanno valori mediamente simili fra loro o comunque positivamente correlati.
    • Se il coefficiente è maggiore di 2 i successivi termini di errore sono molto differenti l'uno dall'altro  e negativamente correlati.                                                                                                                     
    Il valore del test di Durbin Watson può essere facilmente trovato con i più comuni software statistici.

    Valeria Ponis

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    No-Hype Options Trading: Myths, Realities, and Strategies That Really Work - Kerry Given

    Myths, Realities, and Strategies That Really Work

    A straightforward guide to successfully trading options Options provide traders and investors with a wide range of strategies to lock in profits, reduce risk, generate income, or speculate on market direction. However, they are complex instruments and can be difficult to master if misunderstood. No-Hype Options Trading offers the straight truth on how to trade the options market. In it, author Kerry Given provides realistic strategies to consistently generate income every month, while debunking many myths about options trading that tend to lead retail traders astray. Along the way, he makes a conscious effort to avoid complex strategies that are appropriate only for market makers or professional traders, and instead focuses on low-risk strategies that can be easily implemented and managed by a part-time trader. * Shows how you can use option spreads in conjunction with stocks to produce a regular stream of income * Each chapter includes exercises to help you master the material presented * Examines how you can adjust option positions as market conditions change in order to maintain an optimal risk/reward profile Written for anyone interested in successfully trading options, this reliable resource cuts through the hype and misinformation that surrounds options trading and presents a realistic path to profits.

    Summary
    A straightforward guide to successfully trading options Options provide traders and investors with a wide range of strategies to lock in profits, reduce risk, generate income, or speculate on market direction. However, they are complex instruments and can be difficult to master if misunderstood. No-Hype Options Trading offers the straight truth on how to trade the options market. In it, author Kerry Given provides realistic strategies to consistently generate income every month, while debunking many myths about options trading that tend to lead retail traders astray. Along the way, he makes a conscious effort to avoid complex strategies that are appropriate only for market makers or professional traders, and instead focuses on low-risk strategies that can be easily implemented and managed by a part-time trader. Shows how you can use option spreads in conjunction with stocks to produce a regular stream of income Each chapter includes exercises to help you master the material presented Examines how you can adjust option positions as market conditions change in order to maintain an optimal risk/reward profile Written for anyone interested in successfully trading options, this reliable resource cuts through the hype and misinformation that surrounds options trading and presents a realistic path to profits.
     
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    Limited Liability Companies For Dummies, 2nd Edition - Jennifer Reuting - book+CD rom

    During a time of economic uncertainty, one thing consistently on the rise has been the number of new limited liability companies. Enterprising people are using economic uncertainty as an opportunity to finally flex their entrepreneurial muscles. Limited Liability Companies For Dummies, 2nd Edition, provides clear, concise explanations on the pros and cons of LLCs and shares insider insights on everything from creating the LLC to managing its day-to-day operations. This revised edition will include 25% new and revised information, including the latest advances in technology (including online tools which streamline processes), up-to-the-minute information on federal and taxes and fees (including added benefits for LLC formers), new filing requirements, additional coverage of setting up real estate LLCs and LLCs with among family members, tailoring LLCs specifically for independent contractors (including online businesses), and much more. In addition, the author will completely revamp the books accompanying CD with new useful tools and forms, including a sample Buy-Sell Agreement, different variations on Operating Agreements, and the full gamut of documents needed to launch in each state.

    Summary
    Flex your entrepreneurial muscle with an LLC The previous drawbacks to forming an LLC have all but disappeared. The IRS has loosened the restrictions on entities electing partnership taxation and subsequently the states have loosened their requirements. Because LLCs are now more flexible entities than any that have ever existed, they remain an attractive option for those launchinga new or relaunching an existing business. Limited Liabilty Companies For Dummies is a clear, concise guide that explains the pros and cons of LLCs and shares insider insights on everything from choosing your members and your company name to creating and filing your Articles of Organization, to the day-to-day operation of your LLC. Plus, you'll the most current, real-world advice on customizing an LLC for your specific business needs. The latest information on federal taxes and fees New filing requirements and coverage of setting up real estate LLCs and LLCs among family members Accompanying CD includes updated tools and forms It's full-steam ahead for LLCs, and this hands-on guide addresses everything you need to know and more!

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    The Leadership Pipeline: How to Build the Leadership Powered Company, 2nd Edition - Ram Charan; Stephen Drotter

    An updated and revised version of the bestselling The Leadership Pipeline - the critical resource for how companies can grow leaders from the inside. In business, leadership at every level is a requisite for company survival. Yet the leadership pipeline -the internal strategy to grow leaders - in many companies is dry or nonexistent. Drawing on their experiences at many Fortune 500 companies, the authors show how organizations can develop leadership at every level by identifying future leaders, assessing their corporate confidence, planning their development, and measuring their results. New to this edition is 65 pages of new material to update the model, share new stories and add new advice based on the ten more years of experience. The authors have also added a "Frequently Asked Questions" section to the end of each chapter.

    Summary
    An updated and revised version of the bestselling The Leadership Pipeline the critical resource for how companies can grow leaders from the inside.   In business, leadership at every level is a requisite for company survival. Yet the leadership pipeline the internal strategy to grow leaders in many companies is dry or nonexistent. Drawing on their experiences at many Fortune 500 companies, the authors show how organizations can develop leadership at every level by identifying future leaders, assessing their corporate confidence, planning their development, and measuring their results. New to this edition is 65 pages of new material to update the model, share new stories and add new advice based on the ten more years of experience. The authors have also added a "Frequently Asked Questions" section to the end of each chapter.

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    Accounting Principles, Study Guide Vol. 2, 10th Edition - Jerry J. Weygandt; Paul D. Kimmel

    Weygandts Accounting Principles introduces challenging accounting concepts with examples that are familiar to accountants. The new edition has been updated with the latest IFRS/IASB standards. Additional coverage is included on foreign currency translation and LCM. More discussions focus on risk management as a result of the financial crisis. The examples also emphasize current examples in order to help accountants make the connection to their everyday lives.

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    Macroeconomics as a Second Language - Martha L. Olney

    The key to understanding macroeconomics for business professionals is to view it as a second language. Olney takes this innovative approach as he zeroes in on the concepts, assumptions, and models theyll need to learn. Each chapter begins with the equations and graphs that will enable them to dive into the application of economic principles. Tip notes highlight tricks that will help them remember the material, and theyll find common errors to avoid. Theyll also be able to test what theyve learned by reviewing Try questions. This approach will allow business professionals to gain an intuitive understanding of economic ideas that theyll be able use in the field.


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    Regulation of Securities, Markets, and Transactions: A Guide to the New Environment - Patrick S. Collins

    This book provides a description about the various government regulations of securities, securities markets, and securities transactions. The book defines, describes, and explains U.S. securities regulation.   The book will be current as of the signing of the securities reform act (expected to be signed by President Obama in mid-2010).  Major parts within the book include: Regulation; Accounting and Auditing; Introduction to Notes; Notes; Sections of Public Laws; Sections of Codified Securities Laws; Organizations.   In addition, there will be an extensive reference section, glossary, and list of useful websites (by both name and function).

    Summary
    The ultimate guide to the current rules and regulations that govern the securities industry including amendments in 2010. Providing readers with expert coverage of domestic securities regulation, this book fills the need for coverage of securities regulations, defining, describing, and explaining everything professionals need to know about domestic securities regulation. Examines the current securities rules Provides an overview of the latest regulations for this industry. Includes a description of the various government regulations of securities markets, and securities transactions. Since the corporate scandals of 2002, this industry has seen intense scrutiny of how it is regulated. Regulation of Securities, Markets, and Transactions demystifies the new laws and regulations with straightforward, to-the-point coverage professionals need.

    Regulation of Securities, Markets, and Transactions: A Guide to the New Environment - Copy and paste the title on the Hoepli.it research box to buy it with 30% discount - Shipping worldwide - spedizione gratis in Italia

    Approximate Optimization Methods and Metaheuristics in Operational Research - Marc Pirlot; Jacques Teghem

    In the last few decades, a number of powerful methods have been proposed to find satisfactory solutions to management problems of great importance in economies open to competition. They have been successfully applied to solve a large variety of operational problems both in the private and public sector, for example: production scheduling and sequencing, transportation, traffic management, distribution of goods and portfolio selection. The first half of this book presents an overview of these methods, while the second half focuses on applications. More precisely, it describes how to tailor heuristics to get the best results in a variety of selected typical problems.

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