Bruxelles, 15-02-2010 La ricetta Obama non va giù agli europei. I ministri delle Finanze dell'Unione Europea sono uniti nell'opporsi alla proposta del presidente americano per imporre nuovi limiti alla taglia e alle prese di rischio delle banche: la 'Volcker Rule' in Europa non sarebbe in linea con gli attuali principi del mercato interno. Lo riporta Bloomberg citando una bozza di documento che potrebbe essere ratificata al termine della due giorni di lavori iniziata oggi a Bruxelles.
Nel documento i ministri delle Finanze esprimono la propria "preoccupazione per l'applicazione della Volcker in Europa. Ogni scelta politica dovrebbe evitare di spingere i rischi in altre parti del sistema finanziario". Tradotto: se Obama vieta alle banche commerciali americane di detenere in portafoglio hedge funds e pone un limite alla quantità di denaro che esse possono investire in questi strumenti, il denaro - pensano alcuni - cercherà approdi più rischiosi là dove è ancora possibile, a cominciare dall'Europa.
E ancora: alcuni paesi europei non amano, tradizionalmente, la divisione fra banche d'affari e banche tradizionali. E non vedono di buon occhio uno stop artificioso imposto a propri istituti bancari, che limitando dimensioni o confini del trading potrebbero di fatto vedersi sbarrata la strada alla crescita. E poi: come coordinare a livello internazionale controlli sull'applicazione della 'Volcker rule'?
La resistenza alla proposta Obama mostra le divisioni politiche esistenti su come rivedere le regole del sistema bancario per prevenire il ripetersi di crisi che costringano i contribuenti a salvare il sistema finanziario. La bozza di documento, datata 10 febbraio, è stata preparata - riporta Bloomberg - da rappresentanti dei ministeri delle Finanze europei, dalla Banca Centrale Europea e dalla Commissione Europea. Si tratta di un documento di 3 pagine in cui viene anche considerata la proposta di una tassa di stabilità sulle banche e la creazione di fondi nazionali o paneuropei per futuri salvataggi.
fonte: Rainews24
Conto Arancio+CCArancio=2,75%
Analisi e Previsioni settimanali di Borsa 8/12 febbraio 2010
Settimana interlocutoria in Borsa in cui sembra non sia accaduto nulla, visto l’esiguo risultato di un +1%, e invece, graficamente, sono maturate alcune cose molto interessanti. Cominciamo col guardare il grafico a 2 anni settimanale, grafico molto importante che vado segnalando dal post del 9 dicembre 2009 e che aveva previsto lo storno che stiamo attraversando.
Come si può vedere e ancor meglio apprezzare nello zoom, l’indice si è adagiato sulla media mobile (gialla) più lenta (50 settimane) e da essa, che in questa settimana è salita a 20.642 (dai 20.536 della scorsa settimana), la separano solo 380 punti. Sostanzialmente possiamo dire che tale media, finora, ha tenuto, anche se nel durante di lunedì 8 l’indice si è spinto fino a 20.465 punti. Altro elemento importante è la formazione di un doppio minimo a 20.815/20.818.
Cosa prevedere nella settimana entrante? Io credo che l’indice si muoverà nei dintorni della media mobile a 50 settimane ancora per un po’, divertendosi a punzecchiarlo e talvolta anche a oltrepassarlo, toccando quella mezza figura a 20.500 punti così vicina ed invitante. In salita la prima resistenza è la retta discendente che unisce i massimi relativi del 19 gennaio (23.705) e del 2 febbraio (22.413) ma che potrebbe eliminarsi da sola con un andamento laterale dell’indice. Molto più importante è la linea a 21.922 che io considero il crinale al di qua e al di la del quale cambia tutto.
In questo modo, con un prolungato andamento più o meno parallelo tra indice e media mobile, che ormai si è appiattita, si costruirebbe una figura di accumulazione che è il miglior viatico ad una prossima inversione e una bella risalita, che io da tempo prevedo in Primavera.
Certo, non è escluso che in presenza di turbolenze eonomico-politiche l’indice possa andare a testare anche i 20.000 punti con un affaccio al disotto, tanto per far scattare gli ordini di vendita automatici che li si trovano, ma non credo che possa ardire di più. Sa bene, e con lui il Grande Capitale, che oltre quella soglia c’è la Depressione e nessuno ha interesse che risorga dalle ceneri del ’29. Le Borse mondiali devono fare la loro parte per uscire dalla peggiore crisi degli ultimi 70 anni, come già hanno fatto. Le notizie che ora sono lette in negativo improvvisamente verranno lette in positivo. Prendiamo ad esempio le decisioni dell’Europa nei confronti della Grecia: ora vengono lette “l’Europa non ha deciso nulla per aiutare la Grecia”, poi verranno lette “l’Europa ha deciso di aiutare la Grecia intervenendo qualora i suoi sforzi per il risanamento non siano sufficienti, scongiurando il default”. E’ sempre il discorso del bicchiere mezzo vuoto e mezzo pieno e quando si parla di Borsa chi lo osserva e lo giudica, come gli conviene, è sempre il Grande Capitale.
Conto Arancio+CCArancio=2,75%
Come si può vedere e ancor meglio apprezzare nello zoom, l’indice si è adagiato sulla media mobile (gialla) più lenta (50 settimane) e da essa, che in questa settimana è salita a 20.642 (dai 20.536 della scorsa settimana), la separano solo 380 punti. Sostanzialmente possiamo dire che tale media, finora, ha tenuto, anche se nel durante di lunedì 8 l’indice si è spinto fino a 20.465 punti. Altro elemento importante è la formazione di un doppio minimo a 20.815/20.818.
Cosa prevedere nella settimana entrante? Io credo che l’indice si muoverà nei dintorni della media mobile a 50 settimane ancora per un po’, divertendosi a punzecchiarlo e talvolta anche a oltrepassarlo, toccando quella mezza figura a 20.500 punti così vicina ed invitante. In salita la prima resistenza è la retta discendente che unisce i massimi relativi del 19 gennaio (23.705) e del 2 febbraio (22.413) ma che potrebbe eliminarsi da sola con un andamento laterale dell’indice. Molto più importante è la linea a 21.922 che io considero il crinale al di qua e al di la del quale cambia tutto.
In questo modo, con un prolungato andamento più o meno parallelo tra indice e media mobile, che ormai si è appiattita, si costruirebbe una figura di accumulazione che è il miglior viatico ad una prossima inversione e una bella risalita, che io da tempo prevedo in Primavera.
Certo, non è escluso che in presenza di turbolenze eonomico-politiche l’indice possa andare a testare anche i 20.000 punti con un affaccio al disotto, tanto per far scattare gli ordini di vendita automatici che li si trovano, ma non credo che possa ardire di più. Sa bene, e con lui il Grande Capitale, che oltre quella soglia c’è la Depressione e nessuno ha interesse che risorga dalle ceneri del ’29. Le Borse mondiali devono fare la loro parte per uscire dalla peggiore crisi degli ultimi 70 anni, come già hanno fatto. Le notizie che ora sono lette in negativo improvvisamente verranno lette in positivo. Prendiamo ad esempio le decisioni dell’Europa nei confronti della Grecia: ora vengono lette “l’Europa non ha deciso nulla per aiutare la Grecia”, poi verranno lette “l’Europa ha deciso di aiutare la Grecia intervenendo qualora i suoi sforzi per il risanamento non siano sufficienti, scongiurando il default”. E’ sempre il discorso del bicchiere mezzo vuoto e mezzo pieno e quando si parla di Borsa chi lo osserva e lo giudica, come gli conviene, è sempre il Grande Capitale.
Conto Arancio+CCArancio=2,75%
Dividendo Indesit proposto a 0,15€
Indesit (IND.MI) ha chiuso il quarto trimestre 2009 con dati in forte miglioramento rispetto allo stesso periodo di un anno fa: utile netto a 28 milioni eu, dalla perdita di 4 milioni; Ebit a 53 milioni eu, +174%, con un'incidenza sui ricavi salita al 7,6% dal 2,5%; ricavi a 695,6 milioni eu, -9,8%; verrà proposto un dividendo di 0,15 euro per azione.
Conto Arancio+CCArancio=2,75%
Conto Arancio+CCArancio=2,75%
Dividendo Banca Generali a 0,45€
L'anno si è chiuso con un utile netto consolidato di 63,2 milioni di euro, da 7,9 milioni di un anno prima.
Il margine di intermediazione è migliorato del 52,2% a 252,2 milioni, l'Ebitda è aumentato del 165,1 a 111,3 milioni.
Gli asset in gestione a fine dicembre ammontavano a 22,2 miliardi (+17,2%).
Il cda ha proposto la distribuzione di un dividendo di 45 centesimi da 6 centesimi distribuiti nel 2008. Il rendimento è del 5,9%.
Conto Arancio+CCArancio=2,75%
Il margine di intermediazione è migliorato del 52,2% a 252,2 milioni, l'Ebitda è aumentato del 165,1 a 111,3 milioni.
Gli asset in gestione a fine dicembre ammontavano a 22,2 miliardi (+17,2%).
Il cda ha proposto la distribuzione di un dividendo di 45 centesimi da 6 centesimi distribuiti nel 2008. Il rendimento è del 5,9%.
Conto Arancio+CCArancio=2,75%
Dividendo Fiat a 0,17€ ord., 0,31 priv. e 0,325 risp.
La proposta di dividendo corrisponde a 0,17 euro per azione ordinaria, 0,31 euro per le privilegiate e 0,325 per le azioni di risparmio.
"La ripresa della distribuzione di dividendi riflette la normalizzazione dei mercati dei capitali quale fonte di finanziamento per il Gruppo, nonche' la convinzione che il Gruppo ha la capacita' di continuare a generare utili, anche se in un contesto di mercato significativamente differente".
Conto Arancio+CCArancio=2,75%
"La ripresa della distribuzione di dividendi riflette la normalizzazione dei mercati dei capitali quale fonte di finanziamento per il Gruppo, nonche' la convinzione che il Gruppo ha la capacita' di continuare a generare utili, anche se in un contesto di mercato significativamente differente".
Conto Arancio+CCArancio=2,75%
Dividendo stabile per Saipem a 0,55€
il CDA di Saipem ha deliberato di proporre all'Assemblea Ordinaria la distribuzione di un dividendo, di 0,55 euro per ogni azione ordinaria e di 0,58 euro per ogni azione di risparmio, come l'esercizio precedente, con stacco cedola il 24 maggio, nonostante l'utile in calo di quasi il 20% nel 2009
Conto Arancio+CCArancio=2,75%
Conto Arancio+CCArancio=2,75%
Dividendo Eni a 1€ per azione da 1,3
il consiglio di amministrazione di Eni proporrà all´assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di 1 euro per azione, rispetto a 1,3€ del 2008, comprendente anche l' acconto di 0,50 euro già distribuiti nel settembre 2009 a titolo di acconto.
Conto Arancio+CCArancio=2,75%
Conto Arancio+CCArancio=2,75%
Dividendo Sabaf a 0,5€
Gli amministratori proporranno la distribuzione di un dividendo di 0,50 euro per azione contro gli 0,70 euro dell' anno scorso.
Conto Arancio+CCArancio=2,75%
Conto Arancio+CCArancio=2,75%
Iscriviti a:
Post (Atom)