google.com, pub-4358400797418858, DIRECT, f08c47fec0942fa0 borsaipnos google.com, pub-4358400797418858, DIRECT, f08c47fec0942fa0

Seminario Italia-Usa su Lavoro e Pubblica Amministrazione

Il 24 giugno 2010 si svolgerà presso il CNEL un seminario sul tema del trasferimento tecnologico cui parteciperanno i Ministri Renato Brunetta e Maurizio Sacconi, l'Ambasciatore degli Stati Uniti David Thorne, esperti di trasferimento tecnologico e imprenditori.
L'iniziativa fa parte di una serie di programmi dell'Ambasciata degli Stati Uniti che hanno come obiettivo il contribuire al processo di diffusione delle conoscenze e delle migliori pratiche nel campo della valorizzazione commerciale dei risultati dell'attività di ricerca attraverso uno scambio di esperienze tra l'Italia e gli Stati Uniti.
In particolare, l'Ambasciata degli Stati Uniti promuove Fulbright BEST (Business Exchange and Student Training), programma realizzato dalla Commissione Fulbright Italia-USA e da partner italiani grazie al quale giovani ricercatori ed imprenditori italiani possono recarsi negli Stati Uniti per conoscere direttamente il modello d'imprenditoria innovativa americano, fondato su una stretta collaborazione degli attori dell'innovazione: sistema dell'offerta di ricerca, imprese e capitali di rischio.

Fonte: Ministero della Pubblica amministrazione e l'innovazione

Programma del Seminario

Previsioni sul cambio Euro Dollaro

Interessante analisi di FXCM, pubblicato da Asca,  sulle prospettive del cambio euro/dollaro nei prossimi mesi.
  Dopo le discese degli ultimi giorni, oggi parliamo brevemente del futuro prospettico dell'Euro, per dare qualche risposta a chi inizia a sentire le voci di un possibile crollo della moneta unica. L'euro e' sceso del 21% dal massimo del 2009 ma il livello minimo raggiunto di recente, 1.1842, rimane ancora sopra la media storica da quando e' nato l'euro nel 1999. Siamo ancora sotto 1,2000, livello mai raggiunto dal 2006, e la media storica dell'euro e' a 1,1837. L'ex capo della Fed, Paul Volker, e' uscito con qualche dichiarazione secondo cui il debito in aumento dei paesi dell'eurozona potrebbe portare al collasso della moneta unica. Di fatto, l'euro rappresenta un sistema di cambi nazionali fissati. I regimi di cambio fissi sono sempre venuti a crollare nella storia, mostrando le prime pecche dopo 8 anni (media storica) e crollando dopo 12 anni (media storica). Per contro, J.C. Trichet ha sostenuto l'euro con parole calde dicendo che ''l'euro sta mantenendo il proprio valore in maniera spettacolare''. Dunque le preoccupazioni riguardanti il crollo dell'euro circolano anche in accademia, specialmente dopo il pacchetto di stimoli di 750 miliardi di euro che dovrebbe calmare le (s)vendite di bond ellenici. Praticamente e' mancata in tutti questi anni la disciplina fiscale ed economica che doveva mantenere in riga tutti i paesi membri. A favore dell'euro si lancia, invece, l'ex capo della Bundesbank Helmut Schlesinger secondo cui il ''cuore'' dell'Europa batte ancora forte (vedremo oggi, con il dato sulla produzione industriale tedesca). In effetti un euro debole non puo' fare altro che facilitare (aumentare) le esportazioni dell'eurozona e quindi migliorare i bilanci delle societa' che esportano, come STMicroelectronics (uno degli unici titoli quotati anche in Borsa Italiana dove c'e' un mercato decente anche sulle opzioni), che secondo le stime guadagna 8 milioni di USD ogni volta che l'euro scende dell'1%. Praticamente gli investitori che continuano a vendere euro non si rendono conto che i rischi non sono mai a senso unico: c'e' sempre il rischio (positivo) di vedere una crescita ed una ripresa piu' forti del previsto qui in Europa, per via delle ragioni di scambio in netto miglioramento.

Cosa sono le partite correnti?

Quando una nazione realizza un deficit di partite correnti nel proprio bilancio significa che sta importando più beni e servizi di quanti ne sta esportando. Quindi si sta indebitando con altri Paesi. Tuttavia non è detto che si tratti di una cosa negativa: l'indebitamento, infatti, può servire a finanziare degli investimenti. E il rendimento di questi ultimi potrà quindi ripagare il debito contratto. Diverso quando l'indebitamento con stati esteri serve a finanziare consumi o spesa pubblica. In quest'ultimo caso la capacità di ripagare il debito si configura minore (in quanto manca il rendimento dell'investimento, al contrario del caso di finanziamento precedente). Nel caso in cui uno stato sia costretto a finanziare consumi e spesa pubblica dovrà allora essere disposto a pagare tassi di interesse più elevati, trovandosi di fronte a una platea di prestatori più ridotta rispetto a quella disposta a finanziare investimenti.

fonte: Wikipedia

Ungheria: il governo si impegna a portare il rapporto deficit/pil al 3,8% nel 2010

L'allarme era stato lanciato venerdi' scorso dal primo ministro Viktor Orban che aveva detto di aver trovato conti ben peggiori di quanto il precedente governo avesse ''falsamente'' rappresentato, con un rapporto deficit/pil non al 3,8% ma bensi' al 7,5%. Ora Il nuovo governo si impegna a tenere sotto controllo le finanze pubbliche per voce del ministro dell'Economia ungherese Gyorgy Matolcsi.''Il governo sta lavorando a un piano che assicurera' il raggiungimento di due obiettivi: portare il rapporto deficit/pil al 3,8% nel 2010 e stimolare la ripresa economica''.

Scopri il prestitoDuttilio Agos

Fmi: politiche di bilancio insostenibili hanno creato la crisi nell'eurozona

Secondo il Fondo Monetario Internazionale, nella sua relazione annuale sulle politiche adottate nell'eurozona, la crisi dell'Eurozona e' il risultato di politiche di bilancio pubblico insostenibili.
Si registrano progressi insufficienti sulla ''disciplina'' fiscale dei paesi dell'Euroclub, osserva il Fondo. Vanno dunque rafforzate ''la governcance economica e la disciplina di bilancio'', anche alla luce delle performance economiche divergenti tra i diversi paesi dell'unione. Cosi' il Fondo invita a ricondurre le finanze pubbliche su un sentiero ''sostenibile''.
Dal lato della politica monetaria, ''la Bce puo' mantenere'' i tassi di interessi bassi poiche' l'inflazione appare destinata a ''rimanere bassa nei prossimi due anni''.
Sul deprezzamento dell'euro, ''e' piu' vicino ai fondamentali e puo' aiutare l'export''. Ma l'Eurozona deve comunque ''stimolare la crescita economica, al momento moderata e caratterizzata da elevata disoccupazione. Va poi accelerata la riforma del sistema finanziario'', conclude il Fondo.

interessante: Finmeccanica, nuovo ordine da 319 milioni $ + accordo con Boeing

Finmeccanica ha ricevuto un  ordine da 319 milioni di dollari per ulteriori 8 velivoli da trasporto C-27J per l'esercito degli Stati uniti. Ha inoltre raggiunto un accordo con l'americana Boeing per partecipare alla nuova gara per l'elicottero del presidente degli Stati Uniti.

Finmeccanica ha un ruolo di primo piano nell'industria mondiale dell'aerospazio e difesa ed è presente nei grandi programmi internazionali del settore con le proprie imprese e attraverso partnership consolidate in Europa e negli USA. Leader nella progettazione e produzione di elicotteri, elettronica per la difesa e sicurezza, velivoli civili e militari, aerostrut ure, satelliti, infrastrutture spaziali, sistemi di difesa, è il primo gruppo italiano nel settore dell'alta tecnologia. Finmeccanica vanta anche asset produttivi e competenze di rilievo nei settori Trasporti ed Energia; quotata alla Borsa di Milano, opera attraverso società controllate e joint venture.

Analisi di Borsa settimana 31 maggio/4 giugno e Previsioni

Ottava come da copione quella appena conclusa con un velleitario allungo nella giornata di giovedì fino a 19.472, che aveva fatto sperare nella possibilità di una perforazione definitiva della trendline discendente (linea verde), prontamente rimangiato in chiusura di settimana con una caduta di 739 punti e soprattutto con il rientro nel triangolo segnalato la scorsa settimana.
Cosa ha fatto crollare del 3,79% l’indice? La notizia che l’Ungheria, un paese oltretutto non-euro, versa in difficoltà non dissimili alla Grecia. A dirlo è stata la nuova coalizione che ha vinto le elezioni in Ungheria e che, come di consueto, accusa la coalizione precedente di avergli lasciato una pesante eredità debitoria. Sono dichiarazioni normali nel teatrino della politica che non hanno mai fatto male a nessuno ma hanno altresì spianato la strada, ai nuovi governanti, a nuove tasse. In questo momento però anche un tradizionale rito come questo, inutile e tutto da dimostrare, ha generato il finimondo. Le banche (sempre loro) sono crollate, nel timore che abbiano chissà quale esposizione in titoli di stato ungheresi, trascinandosi dietro tutto il listino in virtù di quella catena alimentare che, magari al terzo o quarto livello, coinvolge anche titoli che con l’Ungheria non hanno e non avranno mai niente a che fare. Ma tant’è. La sindrome da contagio imperversa e fa danni a tutti i livelli. C’è da chiedersi quando finirà questa sindrome e, in particolare, come finirà. Dobbiamo aspettarci nei prossimi giorni brutte e influenti notizie anche dall’Erzegovina, il Kossovo o l’Uzbekistan?

Nel quadro apocalittico in cui siamo immersi arriva tuttavia una piccola, esile, impercettibile notizia che, in questi tempi aridi, è come la rugiada sull’erba mattutina. Un piccolo trafiletto nascosto e quasi invisibile a occhio nudo ci rivela che “I ministri del G20, riuniti a Busan, dicono 'no' a una tassa sulle banche, che devono pero' dare un contributo ai piani di salvataggio”. Beh…io intanto mi accontento. Visto che il disastro delle Borse parte sempre da loro la notizia di un “no” ad una tassa sulle banche dovrebbe giovare a loro e, indirettamente, a tutti i listini. Quanto poi al “contributo ai piani di salvataggio” è una dizione talmente fumosa e generica che dà l’impressione di essere più una speranza che un fatto reale. Chissà che la rugiada mattutina non si trasformi in un fiume che dia ristoro al terreno bruciato dai ribassi.

Graficamente l’indice si trova ancora dentro l’angolo formato dalla linea verde che collega i massimi relativi succeduti da metà aprile ad oggi e la pseudo parallela inferiore del canale ribassista in cui si muove da ottobre 09. Potrebbe ritestare il minimo a 18.382 toccato il 25 maggio, potrebbe anche spingersi fino a raggiungere il minimo relativo a 17.836 toccato il 10 luglio 09 (grafico a 2 anni) ma se rompesse anche questo supporto avrebbe campo aperto fino al minimo assoluto degli ultimi 12 anni a 12.621 del 9 marzo 09. E, se questo avvenisse….si salvi chi può!

PoinX: un affare al giorno nella tua città

THE EUROPEAN CENTRAL BANK: HISTORY, ROLE AND FUNCTIONS

A comprehensive 200-page overview of the ECB from its inception in June 1998 until the present day. The author was a senior manager of the European Monetary Institute (EMI) and, until his retirement, of the ECB.

Check out the ebook
120x60