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IMPRESE: Agenzie private per le pratiche con la P.A.

Stop alle trafile burocratiche e lungaggini amministrative per gli imprenditori. Arrivano le 'Agenzie private per le impresè in sostituzione degli uffici della p.a, cui le aziende potranno rivolgersi per qualsiasi tipo di pratica. Lo prevede l'articolo 38 della Finanziaria 2008, il cui decreto attuativo è pubblicato oggi in Gazzetta ufficiale. E le Agenzie non sbrigheranno solo adempimenti, non saranno insomma solo 'passacartè ma avranno autorità autorizzatoria, potranno cioè rilasciare dichiarazioni di conformità che autorizzano all'esercizio delle varie attività. Una sorta di 'centro certificatorè privato per le aziende, un primo passo insomma verso la 'privatizzazionè della macchina amministrativa. Tra i soggetti che potranno dare vita alle agenzie per le imprese ci sono professionisti, le associazioni imprenditoriali, dei lavoratori, centri di assistenza tecnica, enti di certificazione, sindacati. L'istituzione delle 'Agenzie per le Impresè e la riforma degli 'Sportelli Unici per le Attività Produttivè sono le due novità previste dalla legge 133/2008, la cosiddetta manovra economica estiva del 2008. Di fatto la legge introduce un principio finora inedito: la non esclusività degli uffici pubblici nella erogazione di servizi amministrativi con il coinvolgimento di soggetti privati ai quali vengono assegnati compiti di carattere pubblico. Secondo una prima stima della Cna, attraverso le Agenzie le imprese - che diventano quindi clienti e non più utenti della p.a - potranno sbrigare ben il 60-70% delle pratiche burocratiche. Novità in arrivo anche per lo 'sportello unico per le attivit… produttivè che diviene, di fatto, l'unico punto di accesso per tutte le «vicende amministrative del richiedente, riguardanti la sua attivit… produttiva». L'unico sportello - presente in modo omogeneo sul territorio - cui potrà rivolgersi l'impresa per tutte le pratiche che la riguardano. Se tuttavia i Comuni non lo istituiscono, o lo sportello non risponde ai requisiti previsti dalla legge, scattano le funzioni di delega alla Camera di commercio del territorio, attraverso forme di gestione congiunte con l'Anci.

ECOFIN: debiti sovrani possono contagiare banche

Il mercato dei debiti sovrani può avere un «effetto contagioso» sul settore bancario: è questo il rischio rispetto al quale i ministri delle Finanze e i governatori delle banche centrali dei 27 Paesi Ue mettono in guardia. Lo si legge in una nota diffusa al termine della riunione informale Ecofin svoltasi a Bruxelles.

All'interno dell'Ecofin restano «opinioni divergenti» sulla praticabilità di un sistema di tassazione delle transazioni finanziarie. È quanto emerso dalla riunione informale dei ministri delle Finanze e dei Governatori delle banche centrali Ue svoltasi a Bruxelles. «Preoccupazioni sono state espresse - si legge in una nota informale - soprattutto in merito ai rischi legati alla possibile 'delocalizzazionè delle attività finanziarie nel caso in cui la tassazione non dovesse essere applicata a livello internazionale». Il consiglio a quindi deciso di dare mandato ad un gruppo di lavoro costituito ad hoc di approfondire a livello tecnico la materia e le implicazioni legate ad un'eventuale introduzione della tassazione delle transazioni finanziarie semmai un giorno si trovasse consenso politico necessario per una sua applicazione

DRAGHI: «AVANTI CON LE NUOVE REGOLE» Sulle nuove regole finanziarie bisogna andare avanti con la stessa risolutezza mostrata finora. Questo l'appello del governatore di Bankitalia, Mario Draghi, intervenuto alla riunione dell'Ecofin informale, dove ha illustrato le proposte che il Financial Stabiluity Board (Fsb) si appresta a presentare al prossimo G20 di Seul. «Abbiamo adesso una regolamentazione finanziaria più uniforme rispetto a prima della crisi», ha detto Draghi secondo quanto riportato da fonti presenti alla riunione. «La risolutezza mostrata dai regolatori per ottenere una serie concordata di regole - ha proseguito il presidente dell'Fsb - ha portato buoni risultati. Ed è con quella risolutezza che bisogna andare avanti».

La Russia entra nel WTO

La Russia e gli Usa hanno risolto tutti i problemi per l'ingresso di Mosca nell'organizzazione mondiale per il commercio (Wto): lo ha annunciato il ministro delle Finanze russo, Alexiei Kudrin, intervenendo al settimo Forum di Yalta, come riferisce l'agenzia Interfax. «Il presidente russo e quello americano si erano messi d'accordo che nel mese di settembre dovevano concludersi le trattative e dovevano essere risolti i nodi dei nostri rapporti», ha spiegato Kudrin, riferendosi ai negoziati per l'accesso della Russia al Wto. «Posso dire che questo doveva avvenire entro la fine di settembre e ieri siamo riusciti a farlo». «Oggi posso dire che insieme agli Usa abbiamo tolto tutte le questioni relative all'ingresso della Russia nel Wto, e ora la conclusione si sposta sul gruppo di lavoro a Ginevra».

DRAGHI: evitare il diffondersi di istituti di credito zombie in Europa

Le nazioni europee devono risolvere il problema della "eccessiva dipendenza di alcune banche dalle iniezioni di liquidità" pubbliche pena il diffondersi di "istituti di credito zombie in Europa". E' quanto ha affermato il governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, nel suo intervento alla conferenza 'Il futuro della politica monetaria'. Secondo il governatore inoltre il basso livello dei tassi di interesse "ha fatto sottostimare il deterioramento della qualità dei crediti in portafoglio". Per questo secondo Draghi le "autorità nazionali devono identificare e risolvere" questi problemi in una maniera coordinata con le misure di uscita (exit strategy) dalle azioni straordinarie messe in campo contro la crisi. Al riguardo inoltre, Draghi ha rimarcato come "dobbiamo evitare di gettare i semi di una futura instabilità del sistema finanziario immettendo troppa liquidità". Questo per evitare una situazione "contraddittoria" poiché la liquidità aggiuntiva immessa va in seguito drenata.

SENZA MISURE BCE -1% PIL ITALIA Le misure non convenzionali della politica monetaria espansiva della Bce hanno evitato, nel corso degli ultimi tre anni di crisi, una caduta del Pil italiano peggiore di quella verificatasi. E' quanto ha affermato il governatore di Bankitalia, Mario Draghi, secondo il quale, da alcune analisi, l'azione delle banche centrali dell'Eurosistema "ha evitato all'Italia una caduta del Pil dell'1%" in questo periodo.

AVANTI RISOLUTI SU NUOVE REGOLE FINANZA Sulle nuove regole finanziarie bisogna andare avanti con la stessa risolutezza mostrata finora. Questo l'appello del governatore di Bankitalia, Mario Draghi, intervenuto alla riunione dell'Ecofin informale, dove ha illustrato le proposte che il Financial Stabiluity Board (Fsb) si appresta a presentare al prossimo G20 di Seul. "Abbiamo adesso una regolamentazione finanziaria più uniforme rispetto a prima della crisi", ha detto Draghi secondo quanto riportato da fonti presenti alla riunione. "La risolutezza mostrata dai regolatori per ottenere una serie concordata di regole - ha proseguito il presidente dell'Fsb - ha portato buoni risultati. Ed è con quella risolutezza che bisogna andare avanti". L'invito di Draghi a non rallentare la messa a punto delle nuove regole finanziarie è in sintonia con le parole espresse dal presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, che ultimamente ha più volte messo in guardia da un rischio di rilassamento nell'azione riformatrice, ora che l'apice della crisi sembra alle spalle. "Certo, non si può cambiare tutto in una notte, i cambiamenti non possono essere istantanei", ha affermato il governatore di Bankitalia parlando ai ministri finanziari europei. Quindi ha sottolineato positivamente come si stia realizzando un'ampia convergenza su molti fronti, anche su quello delle nuove regole per le agenzie di rating. E ha confermato come l'Fsb presenterà ad ottobre le sue raccomandazioni "per risolvere il problema degli intermediari finanziari di rilevanza sistemica", vale a dire le banche troppo grandi per poter fallire. In particolare, il presidente dell'Fsb ha spiegato come le banche più grandi dovranno innanzitutto avere una maggiore capacità di assorbire le perdite rispetto a quella prevista dalle norme di Basilea III. Questo lo potranno fare attraverso forme diverse: ogni singola autorità nazionale potrà scegliere la strada da seguire per aumentare il capitale degli istituti finanziari a carattere sistemico, evitando però il ricorso all'aiuto pubblico. Secondo quanto riferito nel corso di una conferenza stampa dal governatore della Bundesbank, Axel Weber, il presidente del Financiale stability board, Mario Draghi, nel suo intervento all'Ecofin avrebbe anche sottolineato la necessità per le banche e gli investitori finanziari di non basarsi per le loro valutazioni solo sui giudizi delle agenzie di rating. "Draghi - ha detto Weber - ha dato un importante contributo alla discussione di oggi e ha sottolineato in particolare come le banche non dovrebbero utilizzare in modo meccanico le valutazioni delle agenzie di rating. Ma - ha spiegato Weber - dovrebbero fare uso dei rating in aggiunta alle loro valutazioni".
 

Penny stock al 30/9/2010

Le Pennystock sono quelle azioni che hanno un valore inferiore ad un euro. Sarebbe più corretto dire Centstock ma in tutto il mondo hanno conservato la dizione legata al centesimo di sterlina inglese.
Di seguito le azioni presenti nel listino italiano nelle sezioni FTSEMIB, Star, Mid Cap, All Share alla data del 30 settembre 2010.

FTSE MIB
  • Unipol = 0,533
STAR
  • Aeffe = 0,4025
  • Banca Finnat = 0,52
  • Damiani = 0,854
  • Exprivia = 0,9
  • Juventus = 0,855
  • Poltrona Frau = 0,775
  • Reno De Medici = 0,254
  • Tesmec = 0,6035
  • Uni Land = 0,5655

 Mid Cap

  • Beni Stabili = 0,689
  • Cofide = 0,665
  • Edison = 0,9215
  • Gemina = 0,51

All Share

  • Aedes = 0,211
  • Aeffe = 0,4025
  • Aicon = 0,2473
  • Alerion = 0,51
  • Alitalia = 0,445
  • Antichi Pellettieri = 0,492
  • Apulia Prontoprestito = 0,3795
  • Arena = 0,0248
  • Arkimedica = 0,4925
  • Banca Profilo = 0,4925
  • Bee Team = 0,42
  • Beghelli = 0,64
  • Bialetti = 0,397
  • Brioschi = 0,1569
  • Camfin = 0,365
  • Cell Therapeutics = 0,283
  • Ceramiche Ricchetti = 0,256
  • CHL = 0,1418
  • CIA = 0,3025
  • Ciccolella = 0,71
  • Class editori = 0,48
  • Cogeme = 0,4305
  • Conafi Prestito = 0,893
  • Crespi = 0,1614
  • CSP international = 0,983
  • Erg Renew = 0,781
  • Eutelia = 0,215
  • Exprivia = 0,9
  • Finarte = 0,105
  • FNM = 0,5355
  • Gabetti = 0,3825
  • I Grandi Viaggi = 0,851
  • Immsi = 0,845
  • Intek Risp = 0,719
  • Intek = 0,433
  • Invest e Sviluppo = 0,0149
  • Le Buone Società = 0,48
  • Meridiana Fly = 0,0518
  • Molmed = 0,457
  • Mondo He = 0,1415
  • Monrif = 0,421
  • Montefibre risp = 0,3095
  • Montefibre = 0,1574
  • Olidata = 0,6935
  • Pirelli eC RE = 0,444
  • Poligrafici Edit = 0,525
  • Poltrona Frau = 0,775
  • Premafin Fin = 0,887
  • Premuda = 0,8015
  • Ratti = 0,183
  • RCF Group = 0,834
  • RCS Mediagroup = 0,706
  • Reno De Medici = 0,254
  • Retelit = 0,354
  • Richard Ginori = 0,047
  • Risanamento = 0,285
  • SS Lazio = 0,399
  • Sadi = 0,409
  • Screen Service = 0,58
  • Seat PG = 0,1517
  • Seteco = 0,299
  • Snia = 0,0994
  • SoPaF = 0,1210
  • Stefanel = 0,655
  • Telecom It Media = 0,2285
  • Telecom It risp = 0,8265
  • Tiscali = 0,1009
  • Uni Land = 0,5655
  • Unipol priv = 0,36

alle Borse il cielo d'Irlanda fa paura

I timori legati al debito sovrano degli Stati europei tornano a far parlare di sé. In particolare, sui mercati pesano le preoccupazioni per l'Irlanda. Secondo alcune fonti, il salvataggio di Anglo Irish Bank potrebbe costare al governo di Dublino oltre 30 miliardi di euro, da aggiungere ai 22,9 miliardi già versati nell'istituto di credito decotto. Una cifra enorme, considerato che il Pil dell'Irlanda è pari a 168 miliardi di euro.

Performance titoli FTSE MIB da inizio anno al 24/9/2010

Tutta la famiglia delle obbligazioni Royal RBS (al 3 Dicembre 2010)

  • L’obbligazione RBS CINA (codice ISIN NL0009629062, durata 5 anni) prevede che venga pagata una cedola lorda del 5,5% per ognuno degli anni passati dall’emissione e sempre del 5,5% negli anni successivi, se in una delle date di rilevazione (11 novembre di ogni anno) l’indice Hang Seng China Enterprises risulti superiore del 40% al livello iniziale 12757,10. Se non si verifica la condizione, fermo restando comunque il rimborso del 100% del valore nominale, viene pagata una cedola lorda a scadenza corrispondente all’eventuale performance positiva dell’indice rispetto al suo livello iniziale.
  • L’obbligazione RBS EUROPA (codice ISIN NL0009629070, durata 5 anni) prevede che venga pagata una cedola lorda del 5,5% per ognuno degli anni passati dall’emissione e sempre del 5,5% negli anni successivi, se in una delle date di rilevazione (11 novembre di ogni anno) l’indice EuroStoxx50 risulti superiore del 25% al livello iniziale 2736,96. Se non si verifica la condizione, fermo restando comunque il rimborso del 100% del valore nominale, viene pagata una cedola lorda a scadenza corrispondente all’eventuale performance positiva dell’indice rispetto al suo livello iniziale.
  • ROYAL 3 ANNI, cedole trimestrali, 3,50% fissa lorda all’anno, scadenza 26.06.2012, codice ISIN NL0009056555;
  • ROYAL 5 ANNI, cedole trimestrali, 4% fissa lorda all’anno, scadenza 03.09.2014, codice ISIN NL0009058981;
  • ROYAL 4%, cedole annuali, 4% fissa lorda all’anno, scadenza 22.02.2016, codice ISIN NL0009354505;
  • ROYAL 7 ANNI, cedole trimestrali, cedola fissa 4,30% lorda all’anno, scadenza 08.10.2016, codice ISIN NL0009061357;
  • ROYAL 5,50%, cedole semestrali, 5,50% fissa lorda all’anno, scadenza 20.04.2019, codice ISIN NL0009054907;
  • ROYAL 5%, cedole semestrali, 5% fissa lorda all'anno, scadenza 22.06.2020, codice ISIN NL0009483825; 
  • ROYAL VARIABILE, cedole trimestrali, cedola variabile Euribor 3 mesi + 2%, scadenza 20.04.2014, codice ISIN NL0009054899;
  • ROYAL 6 ANNI VARIABILE, cedole semestrali, cedola variabile Euribor 6 mesi + 1,10%, scadenza 22.02.2016, codice ISIN NL0009354513;
  • ROYAL VARIABILE MAX 6%, cedole trimestrali, Euribor 3m + 1,80% annua, con un massimo del 6%, scadenza 05.05.2018, codice ISIN NL0009408970; 
  • ROYAL 3% VARIABILE, cedole trimestrali, Euribor 3m + 1%, con un minimo del 3%, scadenza 30.09.2016, codice ISIN NL0009537943.
  • ROYAL EURIBOR CON LEVA, cedole trimestrali, 6,50% fisso il primo anno, in seguito il 150% dell’Euribor 3m, scadenza 30.09.2017, codice ISIN NL0009560002;
  • ROYAL EONIA 165, cedole trimestrali, cedola variabile Eonia + 1,65%, scadenza 03.12.2019, codice ISIN NL0009288133;
  • ROYAL FISSO-VARIABILE, cedole trimestrali, 6% annua lorda con facoltà dell’emittente di pagare dal terzo anno Euribor 3M + 0,75% (invece del 6% fisso), scadenza 08.10.2019, codice ISIN NL0009062215;
  • ROYAL 5% FLEX, cedole semestrali, 5% fisso per anno con facoltà dell’emittente di pagare dal sesto anno Euribor 6 mesi, scadenza 23.03.2020, codice ISIN NL0009294057;
  • ROYAL SICUREZZA, cedole trimestrali, 6,50% fissa lorda il primo anno, dal secondo al decimo anno Euribor 3 mesi + 0,30% con un minimo garantito del 3,50%, scadenza 11.01.2020, codice ISIN NL0009289321;
  • ROYAL PROTEZIONE, cedole annuali, 6% per i primi due anni e dal terzo all’ottavo anno Inflazione europea con un minimo del 2,75%, scadenza 23.03.2018, codice ISIN NL0009294032;
  • ROYAL 5,50% INFLAZIONE, cedole annuali, le prime tre cedole fisse lorde pari al 5,50%, dal quarto al decimo anno 1,60% + inflazione europea, scadenza 11.01.2020, codice ISIN NL0009289339;
  • ROYAL INFLAZIONE ITALIA, cedole annuali, 4% fisso per i primi 2 anni, per i seguenti variazione Istat con un minimo del 2,50%, scadenza 30.09.2017, codice ISIN NL0009537935;
  • ROYAL TASSO CRESCENTE, cedole semestrali, 3% fissa lorda il primo anno, 3,35% il secondo, 3,70% il terzo, 4,05% il quarto, 4,50% il quinto, scadenza 11.01.2015, codice ISIN NL0009289347;
  • ROYAL SCALA CRESCENTE, cedole semestrali, da 3% il primo anno a 4,25% il sesto con tasso crescente di 0,25% di anno in anno, scadenza 30.09.2016, codice ISIN NL0009537851;
  • ROYAL 5% STEP DOWN, cedole semestrali, 5,00% il primo anno, 4,65% il secondo, 4,30% il terzo, 4,00% il quarto, 3,70% il quinto, 3,35% il sesto e infine 3,00% il settimo, scadenza 30.09.2017, codice ISIN NL0009560010;
  • ROYAL RIPRESA, cedole trimestrali, da Euribor 3 mesi + 2,50% il primo anno a Euribor 3 mesi + 0,25% il decimo anno, margine decrescente di 0,25% di anno in anno, scadenza 23.03.2020, codice ISIN NL0009294024;
  • ROYAL 8% STEEPENER, cedole semestrali, 8% fissa lorda all'anno per due anni e poi, per i rimanenti 8 anni, 3 volte il differenziale, se positivo, tra il tasso swap a 10 anni ed il tasso swap a 2 anni con cedola minima garantita del 3%, scadenza 22.06.2020, codice ISIN NL0009483833;
  • ROYAL STEEP 2017, cedole semestrali, 5% fisso il primo anno, in seguito, 4 volte il differenziale, se positivo, tra il tasso swap a 10 anni ed il tasso swap a 2 anni, scadenza 30.09.2017, codice ISIN NL0009560028;
  • ROYAL 8% - EURIBOR, cedole trimestrali, 8% meno Euribor 3 mesi, scadenza 11.01.2020, codice ISIN NL0009289313;
  • ROYAL COMBINAZIONE PERFETTA, cedole semestrali, 8% fisso al primo anno e poi dal secondo all’ottavo anno 10% meno 2 volte Euribor 6 mesi, scadenza 23.03.2018, codice ISIN NL0009294040;
  • ROYAL OPERAZIONE 10%, cedole semestrali, 10% fisso per due anni e poi dal terzo al dodicesimo anno 10% meno 2 volte Euribor 6 mesi, scadenza 05.05.2022, codice ISIN NL0009408467;
  • ROYAL TOP INVERSE, cedole trimestrali, 12% fisso per due anni e poi dal terzo al quindicesimo anno 9% meno due volte Euribor 12 mesi, scadenza 09.07.2025, codice ISIN NL0009487453;
  • ROYAL 7% INVERSE, cedole trimestrali, 7% fisso per un anno e poi dal secondo al sesto anno 7% meno due volte Euribor 12 mesi, scadenza 09.07.2016, codice ISIN NL0009487461;
  • ROYAL 70/100, zero Coupon, durata 7 anni (investi 70 all’emissione e ricevi 100 lordo a scadenza il 26.06.2016), codice ISIN NL0009056563;
  • ROYAL 220, Zero Coupon, durata 15 anni, investi 100 all’emissione e ricevi 220 lordo a scadenza il 03.12.2024, con facoltà dell’emittente di rimborsare anticipatamente 170 al decimo anno, 180 all’undicesimo, 190 al dodicesimo, 200 al tredicesimo, 210 al quattordicesimo, codice ISIN NL0009288141;
  • ROYAL FOUR%, in Dollari, cedole trimestrali, 4% lorda all’anno, scadenza 07.05.2015, codice ISIN XS0502707853;
  • ROYAL WELCOME, prezzo di emissione 95%, cedole annuali, 5,72% lorda dopo i primi tre mesi, indicizzata all’inflazione al secondo, terzo e quarto anno, rimborso a 100% alla scadenza il 21.10.2014), codice ISIN NL0009285113;
  • ROYAL ITALIA 10%, cedole annuali, 10% annua lorda se le azioni Enel, Telecom Italia e UniCredit sono tutte superiori al loro valore iniziale (rispettivamente 4,185, 1,160 e 2,485 Euro), scadenza 23.10.2014, codice ISIN NL0009062223.
fonte: RBSbank