L'avversione al rischio di perdere denaro è controllato da specifici circuiti all'interno dell'amigdala, una struttura cerebrale coinvolta nella gestione delle reazioni emotive e nei processi decisionali. A dimostrarlo è stato un gruppo di ricercatori del California Institute of Technology (Caltech) diretti dal ricercatore italiano Benedetto de Martino dell'University College di Londra, ma attualmente visiting professor al Caltech.
L'avversione alla perdita descrive l'evitamento di scelte che possono condurre a perdite, anche se accompagnate da un guadagno equivalente o superiore.
Come è illustrato in un articolo pubblicato sui Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS), i ricercatori hanno studiato questo comportamento in due pazienti la cui amigdala era fortemente danneggiata dalla progressione di una rara malattia genetica.
"L'avversione alla perdita di denaro è studiata nell'ambito dei comportamenti economici da un certo tempo, ma questa è la prima volta che sono stati individuati pazienti che ne mancano completamente", ha osservato de Martino.