Settimana finalmente positiva per le Borse europee che alzano la testa dopo ben tre settimane di ribasso. Dicono che sia stato per merito dei segnali sulla tenuta del debito pubblico europeo e di ripresa economica a livello globale a spingere i mercati ma, al momento, non andrei oltre ad un mero rimbalzo tecnico. E’ tuttavia confortante che il supporto a 18.382 punti, precedente minimo del 25 maggio, abbia tenuto ma da qui a parlare di inversione di tendenza ce ne passa ( c’è già chi parla di rally estivo). Il prossimo cruciale test sarà a 20.000 punti, un convinto superamento aprirebbe interessanti scenari con ottimistico obiettivo a 22.500, mentre una sua forte resistenza rimanderebbe l’indice a testare il supporto a 18.382 e oltre. Quindi, occhio ai 20.000 punti.
Comunque alcuni segnali positivi iniziano ad arrivare ma tutti provenienti dai paesi emergenti. Il Brasile cresce al ritmo del 9% annuo, la Cina del 16%, le economie occidentali al confronto hanno crescite asfittiche e sembra già un record quello degli Stati uniti che vanta un ragguardevole 3,2%. L’Europa, dal canto suo, è ancora alle prese con gli zerovirgola e proprio non si vede come potrà andare oltre. Le manovre correttive sul debito pubblico adottate in questi giorni in quasi tutti i paesi europei avranno certamente dei riflessi sui consumi interni deprimendo ancora di più gli indici di sviluppo. Paradossalmente ne beneficeranno i paesi in via di sviluppo che con i prezzi stracciati delle loro merci saranno l’unica difesa allo scarso potere d’acquisto degli stipendi statali. A dirla tutta, ad investire oggi sui titoli europei ci vuole un gran coraggio.