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FTSEMib: bilancio dei primi 3 mesi 2010 e confronto con DAX30 e CAC40

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Passati i primi 3 mesi dell’anno è d’uopo fare un primo bilancio della strada percorsa e lo faremo confrontando l’indice nostrano con quello delle principali borse europee. Il colpo d’occhio è, come al solito, il giudice più intuitivo e, paradossalmente, più esatto. E’ inutile scomodare teorie, formule, analisi, strategie, ecc. ,il colpo d’occhio è sempre il colpo d’occhio e guardando i tre grafici del FTSEMib italiano, DAX30 tedesco e CAC40 francese (dell’1/4/2010) si vede subito la diversità che c’è fra i tre. Mentre il DAX30 e il CAC40 sembrano, con le dovute differenze, fotocopiati, il FTSEMib ha un andamento molto diverso. Questa difformità l’avevo già evidenziata in un altro post di qualche settimana fa ed è rimasta. Colpa dell’eccessiva presenza di titoli bancari sul nostro mercato? Forse. Colpa del rischio Italia spesso associata ai PIGS (Portogallo, Irlanda e/o Italia, Grecia, Spagna) ? Non è escluso. Fatto sta che il FTSEMib va peggio degli altri due.
Il più sveglio è certamente il DAX30 che sta andando a concludere una quarta onda rialzista, presumibilmente, a 6.400 punti, avendo già gagliardamente superato il precedene massimo del 4 gennaio a 6.048. Lo segue il CAC40 che si accinge a violare il massimo dell’8 gennaio a 4.045 punti per proiettarsi a 4.300. Mentre il nostro eroe è ancora alle prese con 3 fatiche considerevoli: la prima è la perforazione della trendline discendente che congiunge i massimi del 19 ottobre (24.425) e dell’8 gennaio (23.811) e sulla quale giovedì scorso ci si è aggrappato; la seconda e la terza fatica sono il sorpasso dei predetti massimi, a 23.811 prima e a 24.425 poi. Il superamento di queste tappe lo proietterebbe a 25.000 punti, dove passa la trenline ascendente che passa non per i massimi di ottobre 2009 e gennaio 2010, come per il DAX e il CAC, ma per i massimi di maggio 2009 e gennaio 2010 (linea gialla), vista la sottoperformanza rispetto agli altri indici.
A meno che…
Nel caso in cui il panorama bancario si rassenerasse, ovvero Grecia e Portogallo non facessero più paura con timori di asset più o meno tossici nei loro bilanci; le aspettative dei tassi d’interesse rimanessero bassi per molto tempo, con conseguenti benefici per il deficit italiano, il nostro indice avrebbe delle potenzialità di risalita ben superiori agli altri due. Con un potente rialzo dei titoli bancari il gap verrebbe colmato e potremmo allora vedere il FTSEMib raggiungere la trendline ascendente passante non per i massimi di maggio 2009 e gennaio 2010 (linea gialla) ma per i massimi di maggio 2009 e ottobre 2009 (linea verde) che lo proietterebbe a 30.000 punti, raggiungendo in tal modo i battistrada.