Settimana corta anche quella trascorsa, di soli 4 giorni, con ottima partenza martedì 6 che ha permesso la sospirata perforazione all’insù della trendline discendente che passa per i massimi del 19 ottobre (24.425) e dell’8 gennaio (23.811). Ma l’entusiasmo non è durato molto. Mercoledì 7 e ancor più giovedì 8, con un ribasso complessivo di 526 punti l’indice è tornato al di sotto della suddetta trendline e si prepara, se all’apertura della prossima ottava non proseguirà con un vigoroso recupero, a disegnare una brutta figura testa e spalla ribassista che potrebbe portarlo a raggiungere la linea inclinata a 30° che parte dal minimo a 20.818 punti del 25 febbraio. Speriamo nella tenuta del doppio minimo formatosi a 22.820.
Tutto dipenderà dalle notizie, riguardanti la situazione greca, che arriverranno. Finora: i giorni dispari la Grecia è spacciata, i giorni pari la Grecia è salva e così non si può andare avanti.
Le notizie pervenute venerdì 9 aprile parlerebbero di prestiti erogati ad un tasso euribor a 3 mesi +275 punti base, quindi molto più convenienti di quelli che oggi la Grecia dovrebbe pagare al mercato con un premio-rischio di quasi 400 punti base rispetto al titolo di stato tedesco (obbligazione di riferimento per valutare il rischio associato ad un paese).
Sarà vero? Fino ad oggi non c’è nulla di ufficiale e la speculazione gode di un clima così incerto e manovrabile. Un po’ meno gli investitori che vorrebbero un clima più tranquillo e sicuro per impostare obiettivi di lungo respiro. La posta in gioco non è da poco, una crisi greca superata metterebbe le ali ai titoli bancari e, conseguentemente, alla nostra Borsa, la più penalizzata finora, rispetto alla francese e alla tedesca (vedi post), proprio perché ricca di titoli bancari.
Orecchio quindi alle notizie sulla Grecia e occhio puntato sui titoli bancari, una convinta spinta rialzista proietterebbe l’indice verso i livelli di 23.805 prima e 24.425 poi, superati i quali avrebbe spazio aperto fin sotto i 30.000 punti.
Dal canto suo il DJ continua a salire lentamente e costantemente, senza grandi sussulti, nel canale rialzista all’interno del quale si muove da aprile 2009. E a noi sta bene così.