google.com, pub-4358400797418858, DIRECT, f08c47fec0942fa0 borsaipnos: Un consiglio al giorno: il Trading Online non è un mestiere google.com, pub-4358400797418858, DIRECT, f08c47fec0942fa0

Un consiglio al giorno: il Trading Online non è un mestiere

Con l’avvento dei conti correnti online e la possibilità di operare da casa in tempo reale sul mercato borsistico, l’investimento azionario è radicalmente cambiato. In pratica una qualsiasi persona dotata di un PC e una connessione ad internet può realizzare la sua mini postazione da trader come se fosse un operatore professionale.
Quando, alla fine degli anni ’90, Directa per primo e a seguire Fineco offrirono questa possibilità, mi sembrò un sogno. L’avevo desiderato per più di dieci anni, in particolare tutte le volte che il disservizio dei borsini bancari si manifestava: assenze al telefono, ordini sbagliati, commenti anche cattivi quando si perdeva, rodimenti quando le cose andavano bene, ecc..
Chi lo ha provato lo sa bene: il rapporto con l’operatore del borsino, che la maggior parte delle volte era un perfetto ignorante di Borsa, era conflittuale.
La possibilità di operare tranquillamente da casa fece balenare, a tutti gli investitori in azioni, l’idea di potersi licenziare, a breve termine, dal proprio lavoro per far diventare un’attività a tempo pieno il trading online. Moltissimi ci provarono ma quanti ci riuscirono?
Non lo so. So solo che questo tipo di attività non è più investimento in azioni, che può richiedere il trascorrere di settimane, mesi o anche anni per maturare. Chi siede di fronte ad un PC per operare in Borsa si trasforma immancabilmente in un Day Trader o peggio ancora in uno Scalper e la Borsa non viene più percepita come il luogo dove investire in società con fondamentali sani ma nel surrogato di un Video Game.
Quando leggo che il 95% dei Day Trader arriva a capitale zero non mi sorprendo.
La trappola infernale in cui si cade si chiama “operatività”.
Quando ci si siede di fronte al PC si sente il bisogno di operare. Cosa vendo? Cosa compro oggi? Leggi una notizia clamorosa su un titolo che ti fa balenare rialzi a due cifre ma…non hai più soldi, vendi ottime azioni per far spazio a quelle. Ti autoconvinci che quell’altro titolo ormai ha corso troppo e lo vendi. Vedi un titolo sprofondare e lo compri perché sicuramente rimbalzerà. E così via.
Le postazioni degli Home Trader pullulano di demoni, tutti con la stessa missione: farti perdere; e tutti con le stesse promesse: farti arricchire in poco tempo.
Forse sarebbe meglio essere in due, di fronte a comportamenti assurdi e contraddittori l’uno direbbe all’altro: ma che stai facendo? Non avevamo deciso di comprarlo per queste ottime ragioni? Perché lo stai vendendo?...e così via.
Paradossalmente, il Trading online, che ci è sembrata una grandissima opportunità si è trasformata per molti in un incubo.
Ma non per questo lo voglio condannare o cancellare, anzi. Mi spingo a dire che oggi è indispensabile gestire autonomamente i propri risparmi, visti i risultati delle gestioni cosiddette professionali. Semplicemente va utilizzato nel modo giusto.
Non voglio neanche reclamizzare metodi infallibili e sistemi miracolosi con rendimenti certi, come spesso si vede su internet, che servono solo a far guadagnare chi li produce.
Quello che dico è che per poter guadagnare in Borsa ci vuole: disciplina, pazienza, informazione (con discernimento), tempo, umiltà e piedi per terra.
E’ un’attività bellissima che può essere annoverata tra le passioni o tra gli hobby ma non potrà mai essere scambiata per un lavoro.