Nessuno si era illuso che il doppio minimo del 5 (20.815) e del 9 Febbraio (20.818) sarebbero bastati per avviare un rialzo duraturo. Infatti, preciso come un oracolo, il 25 è giunto il terzo a 20.843. Ora questi 3 minimi costituiscono una linea di supporto ben più importante, rinforzati oltretutto dalla media mobile a 50 settimane (gialla, sul grafico a 2 anni) passante ora a 20.935, quindi oltre la linea stessa. Diciamo che a questo punto l’indice non ha più margini per scendere, se lo facesse sarebbe una Caporetto che comprometterebbe il rialzo di lungo termine iniziato a febbraio 2009.
Che la borsa avrebbe iniziato un trend laterale lo avevamo messo in conto nel post del 21 ma avremmo preferito che avesse avuto un’escursione minore. Un range di 1113 punti nell’ultima ottava (min. 20.780-max. 21.896) è la gioia (o i dolori) dei day-trader ma non fa bene alle coronarie.
Ora prevedo e auspico, un assestamento del range su valori più contenuti e con minimi in salita, con lento avvicinamento a quel livello di 21.922 punti che, come ho sempre detto, costituisce un valico tra rialzo e ribasso.
Nel frattempo dovrebbe muoversi all’interno del triangolo formato dal livello a 20.818 e la linea (rossa) che congiunge i massimi in discesa del 2 febbraio (22.413) e del 19 (21.772) .
La Borsa è in convalescenza e la cura migliore, per riacquistare le forze, è un lento, tranquillo, sereno movimento laterale e, soprattutto, nessuna notizia negativa.