Il beta – seconda lettera dell'alfabeto greco – rappresenta, possimo dire nel caso della finanza, l'aurea mediocrità (quando beta=1). Un beta pari a 1, per il risultato della gestione di un portafoglio, indica che il risultato è pari a quello dell'indice di riferimento. Il beta è una misura del rischio, e serve a distinguere l'abilità di un gestore dalla sua propensità al rischio. Riferito a singole azioni o titoli, un coefficiente beta maggiore di 1 indica che quel titolo è più volatile del mercato: per esempio, se è pari a 2 vuol dire che se il mercato sale (o scende) del 2%, quel titolo si muoverà nella stessa direzione (in media) per il 4 per cento. Il beta può essere negativo, nel qual caso vuol dire che si muove nella direzione opposta a quella del mercato. Se è pari a zero, vuol dire che non ha nessuna correlazione col mercato.
fonte: Il Sole 24ore