Sono contratti, non titoli. Contratti che derivano il loro valore dal prezzo di una merce o dal valore di un prodotto finanziario sottostante. I titoli sottostanti più comuni sono valute, tassi di interessi, tassi di cambio, indici di Borsa, beni, materie prime.
Si possono suddividere in:
- Commodities derivatives : derivati su merci o materie prime; da qui ha avuto origine l'uso dei derivati, si trattava di mettersi al riparo dal rischio di aumenti o diminuzioni dei prezzi, stipulando un contratto che stabilisce oggi il prezzo di una merce (oro, petrolio, grano…) che sarà consegnata in futuro;
- Financial derivatives: derivati relativi ad entità finanziarie (tendono a mettere al riparo dal rischio di fluttuazioni di valute, tassi di interesse, indici di Borsa, e permettono di "scommettere" sul futuro andamento di queste grandezze);
- Credit derivatives: derivati sui rischi di credito, contratti finanziari mediante i quali si ottiene un'attenuazione dei rischi di credito su determinate attività detenute in portafoglio.
I più noti contratti derivati sono: i futures, le opzioni, i warrant, gli swap, i derivati sui rischi di credito e quelli legati ad attività finanziarie.
fonte: il Sole 24ore