Il Credit Crunch (stretta creditizia) è una condizione economica in cui il capitale d'investimento è difficile da ottenere. Le banche e gli investitori diventano diffidenti nei confronti dei prestiti alle imprese, facendo salire il prezzo dei prodotti di debito per i mutuatari.
I Credit Crunches sono normalmente considerati un'estensione delle recessioni. La crisi del credito rende praticamente impossibile per le aziende prendere prestiti, poiché i creditori hanno paura di fallimenti o di inadempienze, ciò si traduce in tassi più elevati. La conseguenza è una recessione prolungata (o di un recupero più lento), che si verifica come conseguenza della contrazione dell'offerta di credito.
Ma può essere provocata anche dalle autorità monetarie. Si ha la stretta pilotata dalle Banche centrali quando sono queste che inducono le banche a fare meno prestiti. Questo pesante invito può assumere varie forme: alzando i tassi di interesse, aumetnando la riserva obbligatoria (la percentuale dei depositi che non è disponibile per i prestiti ma che deve essere mantenuta presso la Banca centrale), o attravero strumenti ormai dimenticati come il ‘massimale' sui crediti (la percentuale massima di cui una banca può aumentare i crediti rispetto all'anno prima).
I Credit Crunches sono normalmente considerati un'estensione delle recessioni. La crisi del credito rende praticamente impossibile per le aziende prendere prestiti, poiché i creditori hanno paura di fallimenti o di inadempienze, ciò si traduce in tassi più elevati. La conseguenza è una recessione prolungata (o di un recupero più lento), che si verifica come conseguenza della contrazione dell'offerta di credito.
Ma può essere provocata anche dalle autorità monetarie. Si ha la stretta pilotata dalle Banche centrali quando sono queste che inducono le banche a fare meno prestiti. Questo pesante invito può assumere varie forme: alzando i tassi di interesse, aumetnando la riserva obbligatoria (la percentuale dei depositi che non è disponibile per i prestiti ma che deve essere mantenuta presso la Banca centrale), o attravero strumenti ormai dimenticati come il ‘massimale' sui crediti (la percentuale massima di cui una banca può aumentare i crediti rispetto all'anno prima).