Pronte le versioni definitive dei modelli 730, Iva, 770 e Cud attesi da lavoratori dipendenti, pensionati, professionisti e datori di lavoro, chiamati anche quest’anno a compilare e inviare le rispettive dichiarazioni, documenti e certificazioni richieste. Semplificazione in pole position con la nascita del modello “Iva base”, versione “mini”del modello di dichiarazione Iva ordinario, che renderà la vita più facile a oltre 4 milioni di contribuenti.
L’onda lunga della semplificazione - La pubblicazione online e il debutto simultaneo dei nuovi modelli per il 2010 segna l’avvio della stagione modulistica del nuovo anno, con la quale prosegue lo sforzo sulla strada della semplificazione e dello snellimento degli adempimenti in vista d’un fisco sempre più a misura di contribuente. Circostanza questa, testimoniata dalla significativa riduzione delle pagine e dei riquadri che nel corso del 2010 registreranno i profili tributari di milioni di contribuenti rappresentativi delle più diverse attività, impieghi e professioni. Non è quindi un caso se nel nuovo anno i contribuenti si confronteranno, oltreché con l’Iva base, anche con il modello semplificato per la dichiarazione dei redditi (730) e con il 770 Semplificato.
L’Iva si fa semplice, in soli 3 fogli - Apripista sulla strada del fisco a misura di contribuente è il nuovo modello Iva base, versione semplificata della dichiarazione annuale, che consente al contribuente di avere a disposizione un modello con solo i quadri di suo interesse e da usare in allegato a Unico. Il modello semplice, il cui impiego è facoltativo, può essere utilizzato dai contribuenti Iva, sia persone fisiche sia soggetti diversi, che nel 2009 non hanno effettuato operazioni con l’estero e non hanno effettuato acquisti utilizzando il plafond per gli esportatori abituali, che hanno determinato l’imposta dovuta e l’imposta ammessa in detrazione secondo regole generali e non hanno partecipato ad operazioni straordinarie.
Il 730, il modello atteso da 17 milioni di contribuenti. Occhio al bonus mobili e alle agevolazioni per l’Abruzzo - Il modello 730, da presentare nel 2010 per i redditi del 2009, esordirà nell’anno in corso con alcune semplificazioni nel linguaggio delle istruzioni. Le novità principali riguardano le spese che danno diritto a sconti d’imposta. In primo piano c’è il bonus mobili, cioè l’estensione della detrazione d’imposta del 20per cento, da ripartire in cinque anni, sulle spese sostenute per l’acquisto di mobili, elettrodomestici, apparecchi televisivi e computer finalizzati all’arredo dell’immobile ristrutturato. A seguire, la possibilità per i contribuenti colpiti dal sisma in Abruzzo di fruire del credito d’imposta per la riparazione, la ricostruzione o l’acquisto degli immobili danneggiati. Sempre restando in Abruzzo, i proprietari di immobili situati nella regione potranno ora fruire della speciale riduzione del 30per cento del reddito derivante dalla locazione o comodato di detti immobili a nuclei familiari le cui abitazioni principali siano state distrutte o dichiarate inagibili in conseguenza del sisma.
Cud e 770, ordinario e semplificato - La corsa dei modelli per il 2010 chiude questa prima fase con la pubblicazione online dei nuovi modelli, Cud e 770, rispettivamente per la certificazione unica dei redditi di lavoro dipendente e assimilati e per l’invio, da parte dei sostituti d’imposta all’Agenzia delle Entrate, dei dati relativi alle ritenute e alle imposte sostitutive versate, nonché gli altri dati contributivi e assicurativi richiesti. In particolare, la nuova versione 2010 del “770 semplificato” si segnala per un frontespizio più leggero nella sezione dedicata ai dati del rappresentante firmatario della dichiarazione, che non è tenuto a indicare la sua residenza anagrafica, a meno che non risieda all’estero. Si alleggerisce, inoltre, la sezione relativa ai dati del coniuge e dei familiari a carico.
I nuovi modelli, completi di istruzioni, sono disponibili sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate – http://www.agenziaentrate.gov.it/ – all’interno della sezione Modulistica.
Comunicato Stampa dell'Agenzia delle Entrate del 19 gennaio 2010
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