Il rimbalzo dell’indice, raggiunta la media mobile a 50 settimane, è proseguito anche in questa ottava in modo omogeneo e senza grandi oscillazioni, se non in apertura di giornata di mercoledì in cui si è portato decisamente sopra quota 21.500.
La retta discendente (rossa) che unisce i massimi relativi del 19 gennaio (23.705) e del 2 febbraio (22.413) è stata superata ed archiviata senza problemi ma ora l’indice si trova al cospetto di 2 resistenze ben più impegnative.
La prima è la linea che passa a 21.922, il cui superamento l’ho sempre considerato di estrema importanza per il proseguimento del trend rialzista; la seconda, più complessa, è rappresentata dal punto d’intersezione (rosso) tra la linea orizzontale posta a 22.413 punti, coincidente con il massimo relativo del 2 febbraio a 22.413 punti e la retta discendente che collega due massimi relativi in diminuzione, eredità del rialzo di fine 2009 inizio 2010.
Per poter parlare di un rialzo di lungo respiro l’indice dovrà quindi trovarsi stabilmente sopra i 22.500 punti. Fino ad allora si muoverà in un range laterale tra 20.900/22.200 circa.
In basso la media mobile a 50 settimane (curva gialla), che oggi corre a 20.757 avendo guadagnato 115 punti dalla scorsa settimana, sembra offrire un’ottima rete di protezione da rovinose cadute e, continuando a salire, costringerà l’indice a rompere le resistenze sopra descritte.
Tutto questo in assenza di fatti destabilizzanti, sperando non solo che non accadano ma che neanche se ne parli.
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