Se i nuovi criteri contabili sulla patrimonializzazione delle banche di Basilea 3 venissero effettivamente approvati ed applicati ci sarebbe il rischio di una nuova stretta del credito.
E' questo il nuovo attacco che il ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha lanciato oggi, nel corso del suo intervento al convegno dell'Ispi, ai banchieri centrali che stanno rivedendo i criteri per la concessione del credito da parte degli istituti di credito.
"Basilea 3 è la via diretta per produrre, là dove viene applicata, il credit crunch", ha detto il ministro.
Per quanto riguarda il ruolo di banche e governi nella formulazione di nuove regole per i mercati finanziari, Tremonti ha ripetuto -- come aveva già fatto sabato scorso a Sestola -- le sue critiche al fatto che le nuove regole vengano preparate dai supervisori del credito piuttosto che dal mondo della politica: "Ho l'impressione che i banchieri locali o centrali facciano qualcosa che non è nel loro mestiere e che i governi non facciano qualcosa che è nel loro dovere".
"E' rischioso pensare che la prossima crisi si eviti con la tecnica", ha poi concluso ripetendo la sua critica nei confronti dei banchieri centrali e delle riflessioni che sul tema si sono tenute nei giorni scorsi a Davos.
Il ministro ha messo anche una buona parola sull'Europa uscita più unita e forte dalla crisi: "Io credo che si vada verso qualcosa di più della somma di singoli di Stati", aggiungendo che "dopo l'Erasmus sarebbe fantastico avere una squadra di calcio comune" in Europa.
fonte:Reuters