google.com, pub-4358400797418858, DIRECT, f08c47fec0942fa0 borsaipnos: Investire in Azioni google.com, pub-4358400797418858, DIRECT, f08c47fec0942fa0

Investire in Azioni

Cosa sono le azioni?
Esistono numerose tipologie di azioni che si possono acquistare ma quella più comune è l’azione ordinaria. Le azioni ordinarie rappresentano semplicemente delle quote di possesso di un’impresa.
Mediante l’acquisto di azioni, dette anche titoli azionari, si diventa letteralmente proprietario di una quota dell’attività commerciale in questione. Per esempio, se la ditta ABC spa è suddivisa in 100.000 azioni del valore nominale di 1 € ciascuna, acquistando azioni per un importo pari a 1.000 €, si diventa proprietario dell’1% della società.
Un’impresa non deve necessariamente quotarsi in borsa per emettere azioni: tali società vengono chiamate imprese non quotate e spesso per descrivere i loro titoli si usa il termine ‘non quotati’.
La qualifica di azionista dà il diritto di intervenire negli affari della società mediante il voto nelle assemblee nonché, naturalmente, la possibilità di condividere le sue ricchezze. Se l’impresa va bene, il valore dell’investimento sale, ma in caso di andamento negativo, si potrebbe assistere ad un calo nel valore delle azioni.

Perchè investire in Azioni?
Ci sono due modi in cui si può trarre beneficio dal possesso di azioni. Il primo modo è attraverso la crescita dell’impresa. Per esempio, supponiamo che, in un anno, la società ABC SpA consegua un reddito di 100.000 € . Al netto degli oneri, le rimangono 50.000 €, il suo utile.
Reinveste poi questo denaro nell’attività, magari investendo in una migliore tecnologia, che consente una riduzione dei costi e, quindi, il conseguimento di un utile maggiore l’anno successivo. Laddove riesca a proseguire il miglioramento dei suoi utili, la domanda per le sue azioni crescerà e la relativa quotazione azionaria salirà. Tali società, definiti titoli di sviluppo, attirano quegli investitori che non hanno bisogno di percepire un reddito dai loro investimenti.
Molte società distribuiscono altresì un dividendo. Supponiamo, per esempio, che la società XYZ SpA consegua un reddito di 100.000 € . Al netto dei suoi oneri e dopo avere reinvestito nella propria attività, le restano 10.000 €. Decide di restituire questa somma agli azionisti mediante il pagamento di un dividendo. Se la società conta 100.000 azionisti, a ciascuna azione spetterà un dividendo di 10 centesimi. Dunque, in caso di possesso di 100 azioni, il dividendo totale sarà pari a 10 €.
Le società possono utilizzare anche altri modi per restituire il denaro agli azionisti, come per esempio il riacquisto delle proprie azioni. In tal modo incrementano il valore delle azioni rimaste in circolazione.
Investendo in azioni, si crea inoltre un collegamento tra la propria ricchezza patrimoniale e la salute dell’economia nazionale e di quella estera. La proporzione dei prodotti e servizi venduti sul mercato interno e all’estero aumenta quando l’economia è in crescita e diminuisce in caso di recessione, incidendo di conseguenza sui profitti.

fonte: Borsa Italiana