Gli affanni della Grecia mettono al tappeto le Borse europee e provocano il quinto ribasso di Piazza Affari nelle ultime sei sedute, l'indice Ftse Mib ha perso l'1,8%. Con il calo di oggi l'indice principale del listino italiano scende sui minimi degli ultimi 5 mesi, da inizio anno la perdita è del 7,1%.
Wall Street aveva aperto in modesto rialzo per effetto delle rassicurazioni in materia di costo del denaro arrivate ieri dalla Federal Riserve ma la situazione della Grecia e alcune trimestrali inferiori alle previsioni, tra cui quella del produttore di chip Qualcom hanno contribuito a far mutare il tono della seduta: il Nasdaq è in calo dell'1,9% e l'S&P500 dell'1,5%.
I mercati sono entrati in fibrillazione nel pomeriggio, nel momento in cui si sono diffuse voci che la Grecia abbia chiesto aiuto finanziario all'Unione Europea. Immediatamente sono scattate le vendite sul titolo di stato della Grecia ed il rendimento del bond decennale del Paese è schizzato di 39 punti base al 7,12%. Il differenziale con il titolo equivalente della Germania, considerato il più solido dell'Eurozone, ha superato in giornata la soglia record dei 400 punti base, toccando il massimo storico a 405 punti base. Di riflesso sono schizzati verso l'alto tutti i rendimenti dei Paesi cosiddetti periferici come Spagna (+9 punti base a 4,18%), Italia (+5 punti base a 4,12%) e Portogallo (+17 punti base a 4,39%).
L'ipotesi estrema che si fa strada tra gli investitori, alimentata da una buona dose di speculazione, è che possa nascere un euro sdoppiato, uno per i Paesi "virtuosi" e uno per i Paesi "viziosi".
Della situazione di estrema incertezza ne approfitta il dollaro, che pur acciaccato si porta sui massimi degli ultimi 7 mesi contro euro a quota 1,396.
fonte: www.websim.it