La crisi ancora non è finita ma il settore della moda italiana ne uscirà prima di altri. Serve, però, che il governo aiuti le imprese del comparto ad essere più competitive con misure fiscali e non.
Lo sostiene Michele Tronconi, presidente di Sistema Moda Italia, che oggi ha partecipato all'inaugurazione della 77esima edizione di Pitti Immagine Uomo a Firenze.
"Negli ultimi mesi dell'anno abbiamo registrato un cambio di passo, ora c'è un contesto favorevole per diversi motivi. La crisi ha avuto l'effetto negativo su tutto il commercio estero, gli economisti stimano un calo del 18% circa nel 2009, ma siamo convinti che il commercio estero così come si è fermato bruscamente, altrettanto velocemente ripartirà", ha spiegato Tronconi a margine dell'inaugurazione.
"Le vendite nei negozi in questo momento stanno andando molto bene. La crisi non è ancora finita, ma [la moda] è un settore che è andato in crisi prima di altri e prima di altri uscirà dalla crisi", ha aggiunto.
Tra le misure che il governo potrebbe favorire per aiutare il comparto ad uscire dalla crisi, Tronconi ricorda il credito di imposta, l'abbassamento del costo dell'energia e il sostegno per il sistema della tracciabilità.
"Il Governo in questi mesi è stato troppo 'dimentico' del settore tessile abbigliamento, ma dagli ultimi contatti avuti sono fiducioso che qualcosa si farà presto. Non abbiamo bisogno di sussidi, ma di essere messi in condizione di fare bene il lavoro che sappiamo fare", ha concluso.
Le stime diffuse da Sistema Moda Italia a fine novembre indicano una flessione del fatturato del comparto tessile-abbigliamento del 16% nel 2009 a 45 miliardi.
fonte:www.reuters.it