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Davos: l'Obama pensiero sulle banche divide gli economisti

Assente da Davos, Barack Obama e la sua riforma delle banche rischiano di diventare il convitato di pietra del World Economic Forum che si è aperto oggi a Davos in Svizzera. Tra chi lo accusa di "eccesso di populismo" e chi invece pensa che le sue proposte siano addirittura "insufficienti", gli economisti hanno dedicato il brain trust della mattina sulla "nuova normalità dell'economia mondiale" alle politiche Usa e al loro effetto di trascinamento negli altri Paesi.
Un "passo insufficiente", ha detto l'economista Nouriel Roubini, secondo cui "bisognerebbe tornare alla legge Seagull sulla separazione tra attività bancaria e di investimento". La proposta di Obama, ha detto "va nella giusta direzione ma non basta. Non si tratta solo di decisioni politiche, ha sottolineato l'economista, ma per avere un sistema finanziario più stabile "dobbiamo evitare un eccessivo leverage, i rischi dell'interconnessione e le distorsioni e anche le compensazioni".
Posizione non condivisa dagli altri economisti. "Gli investitori istituzionali temono che il Governo americano stia reagendo in modo eccessivo", ha notato David Rubenstein, Ceo di Carlyle Group. "Il rischio è che i progetti di regolamentazione si occupino solo degli aspetti più visibili e impediscano al settore finanziario di accompagnare la ripresa".
Quello che bisogna fare in materia di regolamentazione è molto difficile da spiegare nei dettagli alla gente, ha detto anche Raghuram Rajan, docente di finanza alla Chicago University. Mentre il numero uno di Pricewaterhousecoopers, Dennis Nally, ha insistito sulla creazione di "un dibattito populista".
Il più esplicito è stato George Soros, direttore del Soros Fund Management LLC e fondatore del The Open Society Institute, secondo cui la proposta dell'Amministrazione Obama per limitare le attività delle grandi banche è "prematura" perchè le banche non sono ancora fuori dal tunnel.
Soros ha poi affermato di supportare il piano in linea di principio, anche se ritiene che questo non sia "abbastanza" in quanto non considera i mercati finanziari. Nel pomeriggio il presidente francese, Nicolas Sarkozy, aprirà ufficialmente i lavori del Forum parlando di riforma del sistema bancario e, probabilmente, rinvangando le sue ultime dichiarazioni su un "capitalismo etico".

Francesca Gerosa
 
fonte: MF online