L'incremento del debito pubblico e il deleveraging delle banche renderà difficile per l'economia globale un ritorno ai passati livelli di crescita.
Lo ha detto il membro del Comitato esecutivo della Bce, Lorenzo Bini Smaghi, specificando di ritenere che l'economia globale non possa tornare alla situazione pre crisi, dato che era divenuta insostenibile.
"La mia opinione è che coloro che la pensano così si stanno illudendo", ha detto Bini Smaghi alla Camera di Commercio di Francoforte.
La zona euro nel 2010 e nel 2011 è vista in crescita, moderata ma non omogenea, ed è verosimile che le economie avanzate in generale possano avere un recupero debole, continuando a subire i contraccolpi delle banche che ripuliscono i loro bilanci e il conto dell'incremento della spesa dei governi.
"E' verosimile che un numero di fattori possa pesare negativamente sulle prospettive dell'economia, rendendo difficile ottenere i livelli di crescita pre-crisi", ha aggiunto.
Un aumento della disoccupazione e i cambiamenti strutturali nella domanda mondiale e nei prezzi potrebbero a loro volta giocare una parte, ha specificato l'economista, riferendosi ai settori delle costruzioni e dell'auto.
Per quanto riguarda le banche, queste possono subire perdite di capitale da trading riducendo la loro disponibilità di credito. Le banche inoltre non dovrebbero usare per bonus i profitti generati da aiuti pubblici.
Fonte:www.reuters.it